Nel panorama della musica emergente, spicca una
voce che unisce profondità emotiva e forza creativa. Giulia Muti, con il suo
nuovo singolo "Perfetto", sta catturando l'attenzione di un pubblico
sempre più ampio. Questo brano non è solo una canzone, ma un viaggio attraverso
le emozioni, le esperienze condivise e la speranza di una rinascita. Abbiamo
avuto l’opportunità di parlare con l’artista per scoprire i retroscena di
questa produzione e il percorso che l'ha condotta qui.
Il tuo nuovo singolo ha già iniziato a
far parlare di sé: potresti raccontarci il processo creativo che ha portato
alla sua nascita? Quali emozioni, esperienze o messaggi hai voluto trasmettere
attraverso questo brano?
Questo brano nasce da una mia collaborazione con
Alessio Bernabei.
Il testo di Perfetto nasce da una sua creazione,
un testo a cui mi ha dato modo di mettere mano a modifiche e integrazioni per
renderlo anche mio.
Pur non conoscendoci prima di questa collaborazione ci siamo ritrovati a vivere lo stesso accadu- to e condividerlo in questo singolo. Quando mi ha presentato questo brano per la prima volta, già dal primo ascolto di una sua bozza ho capito che mi rappresentava, che parlava anche di me , di una situazione che avevo vissuto ed è stato più facile anche poterlo interpretare. Con questo singolo ho voluto trasmettere un messaggio di positività, rinascita, che dopo il buio c’è sempre la luce, di continuare a credere nell’amore anche se si è stati delusi o se si è attraversato un periodo buio tutto riprende forma, sempre se prima si ama se stessi.
Il videoclip che accompagna il singolo
sembra avere una narrativa molto precisa. Qual è l'idea di fondo che lo ha
ispirato? Come hai collaborato con il team creativo per tradurre questa visione
in immagini?
Collaborare con il team che ha prodotto il video
è stata un’esperienza fantastica e super divertente; il tutto è stato diretto
da mia sorella Valeria ed eseguito dalla sua troupe.
E’ sta un vero e proprio lavoro di squadra; il video doveva rappresentare le tre fasi che si attraversano in una relazione, o meglio in una relazione che stai finendo, prendendo come elemento principale il contatto con la natura. Infatti come si vede nel video abbiamo tre location: La prima si è immersi nella natura, nel bosco, con colori accesi quasi a simboleggiare lo stare bene con se stessi e con l’altro, chiamiamolo quasi una quiete prima della tempesta. Nella seconda arriviamo in una cava di marmo, in cui i colori diventano più grigi e spenti, a rappresentare la tristezza, il dolore ,anche se risalta il verde del vestito come simbolo di voglia di rinascita; per poi finire in un canneto con i colori del tramonto che trasmette la pace interiore, il ritrovarsi ancora e lo stare bene.
Ogni artista ha un momento particolare in
cui si rende conto che la musica sarà parte integrante della propria vita.
Ricordi quando hai capito che questa sarebbe stata la tua strada? Ci sono stati
eventi o persone significative che hanno alimentato questa passione?
Io ho sempre pensato alla musica come una
migliore amica, una “persona” che c’è sempre stata e sempre ci sarà, sia nei
periodi positivi che nell’aiutarmi ad affrontare i miei periodi negativi.
Ho capito che questa era la mia strada forse
dalle primissime lezioni di canto, grazie a quello che mi trasmetteva il
cantare, come unico modo di espressione di me stessa.
Sono sempre stata una persona determinata, ma devo ringraziare in primis la mia famiglia che mi supporta da sempre nel mio progetto. Poi sicuramente tra le persone più significative che hanno alimentato e alimentano la mia passione ci sono i miei insegnati, anche se ne ho diversi, ognuno a modo proprio mi trasmette la carica; i ragazzi del Take Away studios che hanno creduto in me per primi e ad Alessio Bernabei.
Nel panorama musicale ci sono moltissimi
artisti straordinari. Se avessi la possibilità di collaborare con uno di loro,
chi sceglieresti e quali aspetti della loro arte ti affascinano di più? Pensi
che un progetto comune potrebbe portare a esplorare nuove direzioni creative?
Sicuramente una delle artiste che più ammiro
nel panorama musicale è Elisa Toffoli; di lei apprezzo la sua versatilità,
vocalità e tanti altri aspetti che mi affascinano della sua musica. L’ho sempre
considerata un po’ come un riferimento musicale e sarebbe meraviglioso poter
condividere con lei una collaborazione.
Ma la lista è lunga di nomi di artisti/e con cui collaborerei e credo che con ognuno potrei esplorare diverse direzioni creative e vivere esperienze di crescita.
Guardando al futuro, quali sono i
progetti a cui stai lavorando o che sogni di realizzare?
L’unica certezza nel mio futuro è che la musica
sarà sempre presente. Sto scrivendo nuovi brani e spero in una nuova
collaborazione con Alessio.
Ci saranno anche tanti nuovi live, sto lavorando
per portare la mia musica in giro il più possibile. Il sogno è quello di
crescere sempre di più ed arrivare a calcare grandi palchi.