E' “Grida dal silenzio” il titolo dell’inchiesta di apertura di “Tv7”, in onda venerdì 31 gennaio a mezzanotte su Rai 1.
Il settimanale del Tg1, infatti, rompe il silenzio sull'Afghanistan e registra il grido di aiuto delle donne schiave sotto il regime talebano, raggiunte al telefono con grandi difficoltà: "Aiutateci! Tante di noi, donne attiviste, sono state rapite, torturate, violentate solo per avere reclamato diritti. Non possiamo né lavorare né studiare né parlare. Il mondo ci ha dimenticate". E' la testimonianza a viso aperto di una di loro, Razia Ehsani Sadat, riuscita a fuggire in Italia con la famiglia. Riccardo Noury, portavoce di Amnesty dice: "L’apartheid di genere deve diventare un crimine riconosciuto dalla comunità internazionale".A seguire, “Ombre coloniali”: fiaba artica o inferno di ghiaccio? Sterilizzazioni forzate, adozioni illegali, esperimenti sociali in nome della modernità: la Danimarca, che annuncia un piano da due miliardi di euro per la sicurezza nell’Artico in risposta alle mire di Trump, fa i conti con il suo passato coloniale in Groenlandia. E mentre il dramma del popolo Inuit si trasforma in sogno di indipendenza, l’inviato del Tg1 ha raccolto le testimonianze strazianti delle donne alle quali sono stati sottratti figli appena nati, di chi è stato privato della possibilità di concepirne e di chi ancora è alla ricerca delle proprie origini.
“Posto fisso addio”: la fuga dal lavoro è una scelta che si verifica sempre più spesso anche in Italia. A lasciare sono soprattutto i dipendenti pubblici: medici e infermieri, appartenenti alle forze dell'ordine e insegnanti, ma anche tanti dipendenti di aziende private. Insoddisfazione, stipendi bassi, desiderio di un equilibrio maggiore tra vita e lavoro. Secondo i dati Inail è soprattutto il disagio psicologico a determinare questa scelta, perché è sempre più spesso a rischio la salute. A “Tv7” le storie di chi ha deciso di lasciare il “posto fisso” per fare nuove esperienze: un ingegnere energetico che ora fa l'apicoltore e la direttrice marketing di una nota azienda che ha aperto un blog dedicato ai grandi dimissionari e ha scoperto di non essere sola.
Quindi, “Tornano le italiane”: boom di irregolari e spesa ,sempre più alta diminuzione degli stranieri (il 18% in meno tra il 2014 e il 2023) e aumento degli italiani (+ 20%). Per colf e badanti le famiglie spendono 13 miliardi di euro e, evitando ricoveri in case di riposo, fanno risparmiare allo Stato 6 miliardi. Ottocentomila colf e 400 mila badanti, per l’88% donne e per il 70% straniere, soprattutto dall’Est Europa: il loro lavoro vale l’1% del Pil italiano. Questa la fotografia del settore nel rapporto annuale di Domina, l’associazione delle famiglie datrici di lavoro. Ma il lavoro nero resta altissimo: nonostante una diminuzione negli anni, il tasso di irregolarità nel lavoro domestico è del 47%. A “Tv7” le storie di colf e badanti e di chi ricorre al loro aiuto, quasi sempre, insostituibile.
Segue “La brace”: in quattro giorni Goma, la seconda città più grande della Repubblica Democratica del Congo, con un milione di abitanti e un milione di profughi accampati nei sobborghi, è caduta in mano ai ribelli del gruppo M23 sostenuti dall’esercito ruandese. Scontri strada per strada fino alla conquista della città, ora in apparente tranquillità. Un conflitto mai sopito dai tempi del genocidio dei Tutsi in Ruanda nel ‘94, incentivato dalle mire sulle grandi risorse del sottosuolo, nella stessa regione in cui è stato ucciso in un agguato l’ambasciatore Luca Attanasio.
E ancora, “La guerra delle app”, una sorta di “Davide contro Golia”: una piccola start-up cinese che produce un modello di intelligenza artificiale capace di eguagliare i competitor americani pur usando, per allenare l’AI, una potenza di calcolo molto inferiore e a basso costo. Scaricata più di ChatGpt, i modelli creati dalla cinese DeepSeek - tra i primi dieci per la loro performance a livello globale - sono “open source”, con un software non proprietario che può essere modificato e visibile a tutti. Uno shock per Wall Street e perdite per tutti gli Hi-Tech. Ed è solo la punta dell’iceberg nel mondo delle app cinesi che, grazie all’AI, hanno lanciato la sfida al monopolio di Silicon Valley e all’America first di Trump che deve gestire anche la grana di TikTok. “Tv7” ne ha parlato con l’esponente di punta dell’AI italiana, Marco Trombetti e, dalla Cina, con l’hacker Fabio Pietrasanti, esperto di cybersecurity.
Poi, “Rieducazione civica”. Tutto è iniziato remando sui Navigli, a Milano, con i canottieri San Cristoforo di cui è istruttore, constatando in quale stato fossero i canali, invasi dai rifiuti. È iniziato così il recupero di bici, monopattini, persino carrelli del supermarket, gettati nei Navigli. Sono passati dieci anni e Simone Lunghi, 54 anni, non si è mai arreso e, anzi, ha ampliato il raggio d’azione per prendersi cura degli spazi pubblici. Con lui decine e decine di volontari, anche persone affidate dal Tribunale per la messa in prova, un’associazione - “Gli Angeli del bello” - e venti comitati di quartiere. Un’attività che gli è valso l’Ambrogino d’oro. “Tv7” l’ha seguito al parco Sempione e sui Navigli.
E ancora, “In arte Gazzelle”: un ritorno alle origini con un disco cantautorale, “Indi”, il suo quinto album, quello di Flavio Pardini, 35 anni, in arte Gazzelle. Un disco tra introspezione e provocazione perché: “I cantautori - dice a “Tv7” - scrivono canzoni non solo per andare in classifica, ma per lasciare qualcosa”. Un cantautorato che, aggiunge, deve resistere alle mode del momento e alla superficialità della “musica leggerissima”, citando degli amici.
Infine, “Come eravamo”: dagli archivi di “Tv7”, “Sanremo Prossimamente” del 1963: l’attesa febbrile della XIII edizione condotta da Mike Bongiorno, la prima delle sue cinque consecutive e delle undici in assoluto, la grande favorita, Milva, che sarà invece battuta da Tony Renis.