Una nuova locandina del Premio Pinocchio, disegnata dall’artista Fabio De Poli, per l’edizione del 198° per l’anniversario della nascita di Carlo Lorenzini, il padre di Pinocchio.
Le avventure di Pinocchio.
La storia di un
burattino è un romanzo fantastico per ragazzi scritto da Carlo Collodi, pseudonimo del giornalista e scrittore Carlo
Lorenzini, pubblicato per la prima volta a Firenze nel febbraio 1883.
Una favola legata a doppio filo con il
territorio della Toscana, ancorata alle sue colline, al mare, alle chiesette
dei borghi, ai giardini pieni di ragazzi, all’aria piena di salsedine. Una
piccola storia di un bambino ma che brilla di intensità e gentilezza, che porta, impressi sulla sua pelle,
frammenti d’anima di questa terra. Sfumature di colore, pronte ad infondere nel
cuore del lettore il proprio carico di sogni, di ironia, di saggia gentilezza
tanto da farne, dopo la Bibbia, il libro più letto e tradotto al mondo.
Infatti Pinocchio è
senza età perché parla ai cuori, non è solo un burattino come si evince
dall’immagine, ma è solo un bambino, fragile, insicuro, credulone, perennemente in lotta per diventare vero come
tutti gli altri, in carne ed ossa.
Pinocchio è il simbolo
della vita, ogni personaggio del libro è una realtà, tra verità e bugia, tra realtà e magia, fra
buoni sentimenti e trappole, fra luoghi di educazione e ipotetici Paesi dei
Balocchi dove si finisce per essere trasformati in ciuchi.
Ma ti insegna
altro..... che la vita deve essere fatta anche di giochi semplici, di ironia e di
scelte importanti che insegnano e guidano ad una vita retta e onesta, a dei
valori incorniciati dal sorriso finale
al raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Pinocchio è un
burattino che interroga bambini e adulti e oggi, in una realtà sfuggente e
fatta di maschere, il compito, diciamo la mission, che si è prefissato il Premio Pinocchio, creato nel 2011 dall’Associazione
Culturale Pinocchio di Carlo Lorenzini e
presieduto da Anna Maria Iacobacci, è
quella di dare
un riconoscimento, attribuito anche quest’anno a ben 11 personalità di spicco
nel panorama culturale italiano, e prevede, come da tradizione, l’abbinamento
di ciascun premiato con uno dei personaggi del più celebre romanzo
lorenziniano.
Il Professor Cosimo
Ceccuti ha aperto la manifestazione con un intervento
dedicato alla figura del celebre scrittore fiorentino: “Carlo Lorenzini era un patriota devoto all’insegnamento di Giuseppe
Mazzini. La sua religione era il dovere, che rappresenta anche la morale de “Le
avventure di Pinocchio”: il burattino diventa un ragazzo in carne ed ossa
allorché compie il proprio dovere in famiglia e nella società. Se ognuno di noi
facesse altrettanto, rispettando i diritti degli altri, la pace nel mondo
sarebbe assicurata.”
Il Premio Pinocchio
vuole essere una esortazione a porre lo sguardo dei rischi legati alla
pressione sociale, alla tecnologia e alla mancanza di relazioni autentiche,
sottolineando quanto queste dinamiche possano influire sul benessere
psicologico delle nuove generazioni. Ma anche all’importanza dell’educazione
emotiva insistendo sul fatto che l’intelligenza emotiva è cruciale tanto quanto
quella accademica, e che i genitori, gli insegnanti e le istituzioni devono
impegnarsi per coltivarla nei giovani. Questo approccio è volto a promuovere
l’empatia, la consapevolezza di sé e la capacità di costruire relazioni sane e durature, considerandole fondamentali per il
benessere psicologico, trattando,
attraverso i personaggi premiati, una
vasta gamma di tematiche, tra cui l’amore, la famiglia, la solitudine e la
paura, invitando il pubblico a riflettere su come affrontare i momenti di crisi
e cambiamento nella vita, incoraggiando le persone a sviluppare il coraggio di
sognare e affrontare l’incertezza.
I personaggi della società, premiati,
sono adattabili a quelli del libro, per un approccio propedeutico e
costruttivo, piantare nel cuore degli
alunni, fin dai primi tempi della scuola, semi di bellezza dove la scuola è una importante “maestra” di vita.
Di seguito riportiamo l’elenco dei
premiati della XIIIa edizione del Premio Pinocchio di Carlo Lorenzini: Premio Pinocchio (Realtà e Fantasia) a Franco
Vaccari. Premio Mastro Geppetto (Artigianato / Impresa /
Commercio) a Paolo Penko. Premio Grillo
Parlante (Sapere / Scienza / Cultura / Critica) a Jacopo
Gori. Premio Mangiafoco (Cinema / Spettacolo / Teatro /
Televisione) a Renato Raimo. Premio Gatto e
Volpe (Ambiente) a Sara Funaro. Premio Albero
degli zecchini (Economia / Finanza) a Dieter
Schlenker. Premio Fata Turchina (Moda / Arte / Educazione)
a Maria Grazia Giuffrida. Premio Osteria Gambero
Rosso (Ristorazione / Accoglienza / Nutrizione) a Gianni
Mercatali. Premio Paese dei Balocchi(Gioco / Divertimento
/ Creatività) a Felice Limosani. Premio
Colombo (Mecenatismo / Associazionismo) a Paolo Bacciotti. Premio
I Carabinieri (Sicurezza / Legalità) a Lorenzo Falferi.
Insieme ad Anna Maria Iacobacci, a comporre la giuria
del premio sono stati Lionardo Lisci Ginori, in veste di presidente, Rossana
Capitani, vicepresidente dell'Associazione Pinocchio di Carlo Lorenzini, Lucia
Livatino, Virginia Fabrizi Gori, Roberto Giacinti.
L’evento, che si è tenuto alla Sala delle Feste al
Palazzo Bastogi, Regione Toscana, via Cavour, 18, è stato presentato dalla giornalista Elena
Tempestini e da Stefano Baragli.
Writer: Cristina Vannuzzi