Dopo i saluti iniziali e l’applauso del pubblico di Che Tempo Che Fa: “Gioco e basta, penso poco quando sono in campo! Questo è un titolo molto speciale, giocare in Italia con il pubblico italiano… ci tenevo veramente tanto a fare bene. L’anno scorso eravamo molto vicini a vincere questo trofeo e abbiamo perso in finale, quest’anno è una sensazione totalmente diversa, vincere davanti a tantissimi spettatori per me è un grandissimo onore. Soprattutto una bellissima emozione, voglio ringraziarvi del tifo e del pubblico, soprattutto quando le cose non vanno benissimo perché lì sento tantissimo calore e affetto.”
A che punto sei del tuo potenziale? “Sono abbastanza sicuro che a 23 anni non puoi essere al 100%, ci sono delle aree di miglioramento… è normale, nessuno a 23 anni era perfetto, nessuno sarà perfetto. Ho il mio team intorno che mi spinge tanto e non vedo l’ora di riniziare a lavorare e cercare di far meglio. Questo mi renderà un giocatore ancora migliore perché se vuoi tenere questa posizione devi migliorare sempre, il lavoro non smette mai.”
Sui prossimi impegni e la Coppa Davis: “Parto domani [per Malaga], sarà una competizione molto dura. Speriamo di far bene anche lì, siamo una bellissima squadra con tanti giocatori veramente buoni. La soluzione per vincere in Coppa Davis è proprio fare squadra e noi a fare squadra siamo veramente bravi, speriamo di fare bene!”