Morto Daniel Spoerri uno fra gli artisti più rappresentativi degli ultimi decenni

 


Si è spento a Vienna l'artista Daniel Spoerri (1930-2024), al quale il m.a.x. museo aveva dedicato una importante mostra correlata a Expo Milano 2015 dal titolo Daniel Spoerri. Eat Art in transformation. Per l'occasione sono state realizzate appositamente un'opera per il Padiglione svizzero e un'altra opera, poi donata alla Collezione d'arte del m.a.x. museo, dal titolo Klein Tisch II.

Daniel Spoerri (Galaţi 1930 - Vienna 2024) è uno fra gli artisti più rappresentativi degli ultimi decenni. A 12 anni si trasferisce a Zurigo con la madre e i fratelli, dopo che il padre è stato trucidato dai nazisti, presso uno zio dal quale prende il nome, Theophil Spoerri. Frequenta la scuola di teatro e danza di Zurigo, diventando primo ballerino dell'Opera di Berna (1954-57); si dedica poi alla coreografia e nel 1956 dirige la prima assoluta in lingua tedesca de "La cantatrice calva" di Ionesco e "La sonata e i tre signori" di Jean Tardieu.

Si interessa di poesia concreta, curando la pubblicazione del periodico Matérial (1955-61). Stabilitosi a Parigi dal 1959, crea multipli cinetici. Nel 1960 è tra i firmatari del Manifesto del Nouveau Réalisme. Realizza i primi Quadri-trappola, assemblages di oggetti di uso quotidiano, incollati a supporti e ribaltati nell'orientamento e li espone al "Festival d'art d'avantgarde" al Palais des Expositions de la Porte de Versailles, Parigi. Il Quadro-trappola "Petit déjeuner de Kichka" viene esposto e acquistato nel corso della mostra "The Art of Assemblage" presso il Museum of Modem Art (MoMA) di New York.

Nello stesso anno realizza la prima mostra personale nella galleria Arturo Schwarz di Milano. Nel 1971 si trasferisce a Toggwil, sul Lago di Zurigo e l’anno seguente si tiene una retrospettiva allo Helmhaus di Zurigo e al Centre National d'Art Contemporain, Parigi.

Nel 1978 insegna all'Accademia d'arte e design di Colonia, con il corso: "La storia dell'arte vista da vicino". Porta avanti diversi progetti con gli studenti (fino al 1984), quali “Banchetto Hommage à Karl Marx"; "Alice nel paese delle meraviglie” e altri. A successive serie di tableaux-pièges che introducono grottescamente animali morti, seguono opere che combinano romantici paesaggi o effetti trompe-l'oeil con elementi ready made.  Nel 1989 si dimette dall'incarico di docente dell'Accademia d'arte di Monaco, per concentrarsi sul suo lavoro. Vive fra Parigi e l’Italia (dove si trasferisce definitivamente nel 1997). Nei primi anni Novanta avvia una serie di installazioni nei dintorni di Seggiano, in Toscana, dove riceve la cittadinanza onoraria. Nel 1993 è insignito del "Grand Prix National de la Sculpture" dallo Stato francese. Negli anni Duemila si tengono numerose sue mostre in tutta Europa. Nel 2009 nasce nei pressi di Krems, Austria, l’edificio a fini espositivi “Kunststaulager”, oggi conosciuto come Ausstellunghaus Spoerri ad Hadersdorf am Kamp. A giugno dello stesso anno viene creato, accanto, il “Ristorante” “Eat Art” dove hanno luogo diversi eventi culinari e culturali. Sempre in quell’anno, Spoerri riceve il "Premio Michelangelo". Nel 2014, su ispirazione delle fonti di Monte Amiata, realizza “Acqua Golem”, una scultura di oltre 2 metri e mezzo, costruita assemblando elementi di condutture e saracinesche idrauliche utilizzate negli impianti di Acquedotto del Fiora. Dai lavori svolti a Seggiano nasce un progetto culminato con la creazione del Giardino di Daniel Spoerri (1997), parco artistico che al 2024 ospita 113 installazioni di 55 artisti e dove Daniel Spoerri ha accolto personalmente la delegazione dell'Associazione Amici del m.a.x. museo, con il suo presidente.

Il m.a.x. museo ha dedicato ad Daniel Spoerri nel 2015 la mostra monografica "Daniel Spoerri. Eat Art in transformation", realizzata in progetto integrato con la Galleria Civica di Modena, dove l'esposizione si è trasferita dopo che si è conclusa al m.a.x. museo (10.10.2015 a 31.01.2016).


Al Padiglione svizzero, Expo Milano 2015, si è volta la presentazione dell’opera  “Meissen Porzellan Puzzle”, alla presenza dell'Ambasciatore svizzero in Italia e di un folto pubblico. L'opera è attualmente conservata al Museo Meissen a Dresda.

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