LA RIFLESSIONE DI BERNSTEIN SU PLATONE PER IL DEBUTTO DELLA VIOLINISTA KAREN GOMYO

 


Dopo i successi con grandi orchestre americane come la New York e la Los Angeles Philharmonic o la Pittsburg e la Chicago Symphony, e quelli con prestigiose compagini europee come l’Orchestra del Gewandhaus di Lipsia o quella di Santa Cecilia, debutta con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai la violinista Karen Gomyo, protagonista del concerto in programma giovedì 7 novembre alle 20.30 all’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino, trasmesso in diretta su Radio3 e in live streaming sul portale di Rai Cultura. Replica venerdì 8 novembre alle 20.

Nata a Tokyo, ha iniziato la sua carriera musicale a Montréal e a New York, studiando con la leggendaria pedagoga Dorothy DeLay alla Julliard School. Apprezzata sia in ambito cameristico sia come solista, Gomyo possiede una rara capacità di connettersi profondamente con il pubblico, qualunque repertorio scelga di interpretare. Molto attenta nei confronti della musica contemporanea e particolarmente apprezzata anche come interprete dei tanghi di Astor Piazzolla, con l’Orchestra Rai propone la Serenade per violino, orchestra d’archi, arpa e percussioni dal Symposium di Platone di Leonard Bernstein, eseguita per la prima volta il 12 settembre 1954 alla Biennale di Venezia. «La Serenade  disse l’autore ‒ non ha un programma letterario nonostante essa sia il frutto di una rilettura dell’affascinante dialogo di Platone, il Simposio. La musica, come il dialogo, è una serie di dichiarazioni di lode all’amore collegate tra loro, e in linea generale segue la forma del testo tramite la successione di diversi oratori al banchetto».

Sul podio torna Constantinos Carydis (foto di Thomas Brill)  già protagonista ai BBC Proms, con l’Orchestra del Concertgebouw di Amsterdam, con quella quella della Bayerische Rundfunk e con la Filarmonica della Scala ‒ che in apertura di serata propone l’Adagio per orchestra d’archi del compositore greco Perikilis Koukos. Classe 1960, Koukos è allievo di Jannēs A. Papaiōannou ma ha sviluppato uno stile proprio, alla ricerca di un equilibrio tra la tonalità e le ricerche più avanguardistiche. L’Adagio per archi è estrapolato dalla sua cantata I Persiani, tratta da Eschilo e composta nel 1993 con uno stile altamente espressivo ed eloquente.

Il programma del concerto comprende anche Hymn: Largo cantabile S 84/1 di Charles Ives: un brano breve, pensato nel 1904 per quartetto ma poi destinato a un’orchestra d’archi, costruito basandosi su due inni presbiteriani, che il compositore conosceva bene avendo servito come organista diverse congregazioni religiose.

Chiude la serata la Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore op. 97 di Robert Schumann, scritta nel corso di un solo mese nel 1850 e ribattezzata “Renana”, in omaggio all’amata Renania, dove si era trasferito con la famiglia due anni prima.

I biglietti, da 9 a 30 euro, sono in vendita presso la biglietteria dell’Auditorium Rai di Torino e online sul sito dell’OSN Rai. Informazioni: 011.8104653 – biglietteria.osn@rai.it – www.osn.rai.it.


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