Intervista a Fik y las Flores Molestas: il viaggio emotivo e musicale di "Onda di Mare"

In occasione dell’uscita del singolo “Onda di Mare”, tratto dall’album Primavera, abbiamo incontrato Fik y las Flores Molestas per esplorare l’essenza di questo brano che l’artista stesso ha definito “la canzone più bella e intensa” dell’album. Caratterizzata da una melodia potente e da un’armonia complessa, Onda di Mare rappresenta un viaggio musicale e narrativo che spazia dalla samba al surf, trascinando l’ascoltatore in un’immersione profonda.


Hai descritto "Onda di Mare" come la canzone più bella e intensa dell'album Primavera. Qual è stato il processo emotivo e creativo che ti ha portato a questa conclusione?

Onda di Mare é la canzone d’amore del disco, é un pezzo nato da un’esigenza comunicativa, dovevo fare arrivare alle orecchie dell’interessata la mia musicalità, la mia danza. Nonostante un’armonia un po’ dissonante, questa canzone presenta la melodia più forte e bella del disco, in particolare nel secondo ritornello quando la samba si apre diventando un pezzo surf.

Hai paragonato "Onda di Mare" a "At the Station" del vostro album precedente Pissin'around. Quali similitudini e differenze ci sono tra le due canzoni in termini di carica emotiva e sonorità?

Le sonorità sono molto diverse, At the Station è un brano con sonorità vintage jazz orchestrali nostalgiche di New Orleans, la voce spicca per la sua sonorità rock e la carica emotiva é maggiore perché esprime anche il tormento legato alla malattia prima dell’intervento del 2016.

Onda di Mare é un brano spiccatamente moderno, con una struttura più complessa dell’alternanza di strofe e ritornelli come in At the Station.

Hai espresso il desiderio che "Onda di Mare" possa creare risonanza con il pubblico. Cosa pensi possa colpire maggiormente gli ascoltatori di questo brano?

L’amore non corrisposto o corrisposto parzialmente, così come il coraggio di aspettare, sono esperienze di vita che ci riguardano tutti, spero di averle espresse in maniera universale.

Riguardo al ritornello strumentale, hai menzionato che tu e Fosco17 vi siete ispirati a "Tuyo" di Rodrigo Amarante. Cosa ti ha colpito di questo brano e come lo avete adattato allo stile di "Onda di Mare"?

Ci ha colpito l’amalgama, l’impasto di tanti suoni e ritmi che accompagnano una chitarra. Abbiamo tentato di fare la stessa cosa nel ritornello strumentale di Onda di Mare, teoricamente sono musiche completamente diverse ma la costruzione per sovrapposizione, stratificazione é simile e la frase suonata dalla chitarra é ben supportata dall’impasto che siamo riusciti a creare.

L’immagine dell'oceano e il surf samba sembrano evocare libertà e movimento. In che modo questi elementi musicali e tematici riflettono il messaggio che volevi trasmettere con "Onda di Mare"?

La canzone parla di altri porti, del desiderio di viaggiare per espandere i propri confini ma anche per allontanarsi un po’ da una città un po’ provinciale qual’è Padova. È un invito a proseguire questo viaggio assieme nel mare che, volendo, rappresenta un po’ il cielo, la libertà di muoversi, remare, nuotare, tutte cose che non si possono fare in terra ferma.

L'album Primavera sembra suggerire un nuovo capitolo per voi. In che modo "Onda di Mare" si inserisce nel contesto dell'album, e quali altri temi o influenze possiamo aspettarci di trovare?

Primavera é un album minimalista rispetto a Pissin’around, ha richiesto 3 mesi di registrazione e produzione contro i 3 anni del precedente, ed ha coinvolto 3 musicisti anziché 17. Sicuramente da un punto di vista stilistico - penso sopratutto ai generi musicali e alle strutture delle canzoni - questo album é innovativo rispetto al precedente ma a livello di produzione non potremo sapere come sarebbe potuto venire fuori se fosse stato creato con le stesse modalità di Pissin’around. Indubbiamente il produttore Luca Jacoboni Fosco17 ha fatto un lavoro eccezionale, forse siamo stati un po’ ansiosi di chiudere il progetto in tempi brevi.

La collaborazione con Fosco17 è stata centrale per lo sviluppo del brano. Com'è stato lavorare con lui, e in che modo ha influenzato la direzione sonora di "Onda di Mare"?

Lavorare con Fosco17 é stato stimolante e divertente, anche entusiasmante. Eravamo quasi sempre sulla stessa lunghezza d’onda. Fosco17 ha dato un grande contribuito nell’ammodernare le strutture delle mie song inserendo hook strumentali e ricercando sonorità più moderne, elettroniche, accattivanti. Ha riarrangiato in piccola parte l’armonia della canzone e fatto scelte importanti come quella di semplificare la linea del basso inizialmente concepita per essere suonata come in una samba tradizionale.

Se non ricordo male é stata di Fosco17 l’idea di inserire ritmi surf nella canzone, sapendo quanto io ci tenessi ad infarcire l’album di questa sonorità.


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