Gli Zagreb e la forza di “Terra Bruciata”: un EP che scuote le coscienze

Con Terra Bruciata, gli Zagreb realizzano un disco intenso e viscerale, composto da cinque brani che esplorano con profondità il malessere, la violenza e l'isolamento sociale degli ultimi anni. Registrato in tre studi diversi, l’EP trae forza dalle collaborazioni e dall’esperienza della band, offrendo un viaggio sonoro eterogeneo ma straordinariamente coeso.

Ogni traccia affronta tematiche potenti: "Satelliti" scava nella mente di un carnefice per raccontare il dramma del femminicidio, mentre "Stai Attento" analizza l'ansia e la paura di essere sé stessi. "Vorrei Vedere Voi" celebra la resilienza e la determinazione di chi non si arrende ai propri sogni, e "Magnifica", impreziosita dalla collaborazione con il rapper Silek, mette in luce l'odio e la rabbia che permeano la società contemporanea. A chiudere, "Non Dimenticare" racconta una relazione tossica con una spontaneità che ne accentua l’urgenza emotiva.

Un lavoro che diventa il manifesto del disagio contemporaneo, in cui la band trasforma le ferite dell’umanità in musica capace di emozionare e far riflettere.

Dopo aver approfondito i temi intensi e attuali di Terra Bruciata, abbiamo avuto il piacere di intervistare Alessandro Novello, voce e autore dei testi degli Zagreb. Con lui abbiamo parlato del processo creativo, delle sfide affrontate e della visione della band per il futuro. Ecco cosa ci ha raccontato!

“Terra Bruciata” è composto da cinque brani che affrontano temi forti e attuali. Come vi siete approcciati alla scrittura di questo EP?

Ciao a tutti gli amici di Fatti Italiani e benvenuti a Zagreb!

Scrivere questo ep non è stato difficile: la società odierna racconta ogni giorno lo scempio che stiamo vivendo, racconta della violenza sempre più in crescita, di atteggiamenti sempre più solitari, di rapporti malati, di odio e intolleranza. Non potevo fare finta di nulla, mi sono chiuso nella mia stanza e i pensieri hanno iniziato a comporsi.

Qual è stata la sfida più grande durante la registrazione in tre studi diversi?

Lavorare in 3 studi diversi con 4 produttori diversi poteva essere rischioso, soprattutto per l’omogeneità dei suoni. Questo invece ha reso poi tutto eccezionale: ogni brano ha una sua unica identità, c’è del carattere e tanta passione. Ne approfitto quindi per ringraziare i produttori: Federico Viola (Animal House Studio di Ferrara), Andrea Sologni (Gazebo Penguins), Francesco Scarpa (Riviera Studio di Venezia) e Ivan Zora (Phonix Studio di Padova). Un lavoro di squadra incredibile, da rifare!

Cosa significa per voi il titolo “Terra Bruciata”? Qual è il messaggio principale che volete comunicare attraverso questo titolo?

La Società, piuttosto che evolversi, diventa sempre più arida, bruciata.

Si costruisce dove prima c’era del verde, gli spazi comuni diminuiscono, il cemento copre la terra. Di conseguenza l’uomo cambia, si adegua e diventa sempre più intollerante, disilluso e solo. Dobbiamo tutti risollevarci, non farci travolgere dal potere, tornare ad essere sereni e liberi. 

Dopo cinque lavori discografici, cosa vi tiene ancora uniti e motivati a fare musica insieme?

Zagreb non è solo una band che da 10 anni scrive, suona e gira il Paese. Zagreb prima di tutto è una famiglia: abbiamo avuto la fortuna di incontrarci per caso, crescere assieme, e nonostante alcune divergenze, ci vogliamo tuttora bene. A volte mi viene da fermarmi e chiedermi: ma come sarebbe il mio mondo senza la band? A tratti fa paura, meglio non pensarci. Abbiamo ancora tanta fame di rock and roll!

L’EP è composto solo da cinque brani. Come mai avete scelto di fare un lavoro più breve rispetto a un album completo?

Ogni due anni, da dieci anni, usciamo con un disco nuovo, e così è stato. Un ep perché i dischi non si vendono più, perché la gente non ha più tempo e pazienza di ascoltare più di mezzora del tuo lavoro. Usciamo quindi per la prima volta per singoli e sta funzionando!

Poi chissà, magari nel 2025 ne esce un disco!

Con quale spirito affrontate i concerti dal vivo? C’è qualcosa di particolare che volete comunicare o condividere durante le performance live?

Per noi la dimensione live è vitale, il palco la nostra casa e proprio qui che diamo il meglio di noi stessi. Non smetterò mai di dirlo: Zagreb non fa dischi per venderli, bensì per suonarli dal vivo. Siamo animali da palco, ci fa stare bene quando siamo assieme, quando ci ascoltano, quando a fine concerto veniamo contaminati e travolti dalla passione della gente.

Avete in programma un tour per promuovere “Terra Bruciata”?

Si certo, saremo un po' in giro, non quanto vorremmo, ma ci si accontenta! Il tour è in costante aggiornamento, i prossimi appuntamenti di fine Novembre sono a Roma e Forlì. Seguite i nostri social, ascoltateci e incontriamoci. Love, Zagreb!


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