Ritorno a Genova per l’artista italo svedese di fama internazionale Camilla Ancilotto – nota per le sue suggestive e preziose opere realizzate con prismi rotanti ispirate alla Natura ed al Mito – che espone la sua arte nel progetto espositivo di Satura - Centro per la promozione e diffusione delle arti APS - che inaugura sabato 9 novembre 2024 dalle ore 17.00 presso le sale di Palazzo Stella a Piazza Stella 5.
La collezione intitolata Ad Astra: arte per una collezione è curata da Flavia Motolese e Mario Napoli è il frutto di un itinerario di ricerca e di un attento lavoro di talent scouting, mirato all'individuazione dei più significativi artisti contemporanei.
Dai principali artisti storicizzati della realtà artistica italiana del primo e secondo Novecento – tra cui spiccano Roberto Crippa, Giorgio Griffa, Mimmo Rotella, Emilio Vedova - ad una selezione di grandi artisti internazionali del XX secolo, tra cui Christo, Georges Mathieu, Pablo Picasso e Wifredo Lam.
Un percorso che si completa con la presenza di artisti mid-career in ascesa, che costituiscono una nuova prospettiva per il mondo del collezionismo. Il titolo della manifestazione - Ad Astra - suggerisce il concetto di un ideale viaggio verso il futuro, che prenda in esame le più rilevanti traiettorie seguite dagli artisti italiani e internazionali dagli anni Venti del Novecento, fino ad arrivare agli anni Venti del Duemila.
L’ambizione che muove il progetto espositivo mira a raggiungere le stelle attraverso la bellezza e l'eccellenza. L’obiettivo del progetto è quello di consegnare a chi guarda, ama e colleziona arte una selezione curata di opere di alcuni tra i più importanti artisti contemporanei internazionali insieme agli astri nascenti di oggi, dicono gli organizzatori.
Ad Astra ha l’obiettivo di presentare opere - storicizzate e non - capaci di lasciare un segno. Un invito a trovare il coraggio di misurarsi col valore di un'arte in grado di ispirare nuove idee, nuove visioni del mondo e generare nuove azioni.
Nella collezione di stelle selezionata da Satura, cinque sono le opere dell’artista Camilla Ancilotto, tra cui Llissos, ispirata ai marmi di Elgin custoditi al British Museum di Londra e la suggestiva Katharsis, opera del 2018 parte del corpus di lavori pitto-scultorei ispirati al Kinbaku, forma artistica di legatura giapponese e raffinata pratica erotica risalente alla fine dell’800.
“Il Kinbaku” – rivela Ancilotto – “è idea molto forte e rivoluzionaria nel panorama artistico contemporaneo. L’immagine del corpo femminile - usato e/o abusato, soggetto di forte attualità - legato stretto da funi induce a meditare sulla costrizione e sull’esercizio del potere. Il nudo di donna - emergente dal luminoso fondo dorato - allude alle icone bizantine e suggerisce il paragone tra la figura femminile legata, con le mani giunte in atteggiamento di preghiera, e la santa effigie di una Vergine”.
Di Camilla Ancilotto anche una delle sue opere più iconiche: Ab Ovo, una scultura in acciaio lucidato a specchio ed ottone dorato analoga ad un’altra esposta nella Sala dell’Arte Contemporanea del Museo Nazionale di Ravenna.
Tra gli artisti selezionati, oltre a Camilla Ancilotto, anche Giuseppe Amadio, Guido Annunziata, Filippo De Pisis, Lucio Fontana, Omar Galliani, Renato Guttuso, Alfredo Rapetti Mogol, Ottone Rosai, Mario Schifano, Mario Sironi, Zoran Vuckovic, Nevio Zanardi, Gianfranco Zappettini.
La mostra resterà aperta fino al 30 novembre 2024 con orario da martedì a venerdì 9.30–13.00 e 15.00–19.00, sabato 15.00–19.00.