Un grande giornalista guarda indietro alla sua vita e ne ripercorre le tappe.
Curzio
Maltese ci conduce in una cavalcata attraverso gli ultimi sessant'anni del
nostro Paese, un racconto in cui si ride e ci si emoziona. E' il racconto di
una vita incredibile, travagliata e gioiosa, quella che scorre sul
palcoscenico.
L’Italia
del boom, un Paese ancora ingenuo, rivolto al futuro, dove “persino i poveri
potevano essere felici”, il sabato alla Rinascente dove lavora la mamma
commessa, il profumo di Mariangela Melato, i foulard di Carla Fracci, le
vetrine di Giorgio Armani. La fine dell’innocenza, il 12 dicembre 1969, con la
bomba che scoppia a piazza Fontana. La lotta di classe al parco Lambro, il
liceo negli anni di piombo, e le risate degli anni ’70, con Beppe Viola, Dario
Fo, i comici del Derby: “ridevamo come pazzi e poi con un pensoso e penoso
senso di colpa passavamo alle cose serie, la politica, il giornalismo, la
cultura ufficiale. Pensa che scemi.” Dopo gli esordi nel giornalismo sportivo,
arriva a Repubblica, dove
inizia
a scrivere di politica quando scoppia l'inchiesta Mani Pulite, seguita dalla
discesa in campo di Berlusconi. Ma in Azzurro è l'uomo Maltese a parlare, ed è
emozionante il racconto di un'infanzia senza padre, della scomparsa della
sorella Cinzia, del grande amore per la moglie e il figlio, della gioia di
poter
seguire
da vicino il lavoro di artisti geniali come Roman Polanski, Renzo Piano, Paolo
Conte, Ken Loach e tanti altri. Una ricerca della bellezza che non poteva mai
prescindere dall'allegria, che diventa salvifica nei momenti più difficili.
Azzurro
è un racconto talmente coinvolgente da far pensare fin dalla prima lettura a un
naturale approdo al palcoscenico. Il cinema era una delle grandi passioni di
Curzio Maltese, così mentre cercavo una chiave per la
messa
in scena, ho pensato a una scenografia che attraverso pochi elementi
rappresentasse l'idea di una sala cinematografica: uno schermo, due poltroncine
e un'insegna al neon che riprende il titolo del libro,Azzurro. Questo spazio
ideale viene abitato dal protagonista in molti modi, permettendogli di
attraversare
diverse
dimensioni: il ricordo, l'evocazione, il ritrovarsi spettatore della propria
vita che scorre come su uno schermo, ma anche momenti di allegria che sfociano
in canzoni, quasi come in un musical. Antonio Catania mette il suo talento al
servizio di questo impegnativo compito e insieme al suo partner in scena, il
pianista Sergio Colicchio, ci trasporta nel viaggio della vita di Curzio
Maltese e di un'Italia in cui non possiamo che ritrovarci. Credo che nessun
attore meglio di Antonio Catania avrebbe potuto interpretare meglio Curzio
Maltese,
un uomo innamorato della vita anche nei momenti più difficili, la sua
recitazione non è mai enfatica o retorica, ma sempre capace di ironia e
umanità.
Allo stesso modo la scrittura di Maltese e l’adattamento teatrale di Paola Ponti si sposano alla perfezione con la musica del grande amico Nicola Piovani. Una presenza capace di creare un contrappunto perfetto al viaggio di una vita, nei suoi aspetti divertenti come in quelli più toccanti, in cui tutti possiamo ritrovarci.
Carmen Giardina
produzione Viola Produzioni - Centro di produzione teatrale
ANTONIO CATANIA
AZZURRO
di Paola Ponti
atto unico tratto dal libro “Azzurro, stralci di vita” di Curzio Maltese
con SERGIO COLICCHIO al piano
voci registrate Federico Baudino, Irene Colicchio, Carmen Giardina
musiche Nicola Piovani
elaborazione suoni Lorenzo Gardena
luci Danilo Facco • costumi Arabella Bettazzi
regia CARMEN GIARDINA
Coordinamento artistico: Norma Martelli
SALA UMBERTO
Via della Mercede,
50, 00187 Roma - prenotazioni@salaumberto.com
15 - 17 NOVEMBRE
ven. 15 novembre h 21
sab. 16 novembre h 21
dom. 17 novembre h 17
prezzo biglietto da 25 € a 18 € disponibili su www.salaumberto.com - www.ticketone.it