Sarà in scena al TeatroBasilica dal 15 al 20 ottobre 2024 “I MEZZALIRA - Panni sporchi fritti in casa”, scritto da Agnese Fallongo, in scena Agnese Fallongo e Tiziano Caputo con Adriano Evangelisti; regia di Raffaele Latagliata, musiche originali Tiziano Caputo.
Dopo Letizia va alla
guerra - la suora, la sposa e la puttana e ...Fino alle stelle! - scalata in musica
lungo lo stivale, spettacoli con i quali si sono posti all'attenzione della
critica e del pubblico negli ultimi anni, Agnese Fallongo e Tiziano Caputo
tornano con un nuovo progetto dal titolo insolito e curioso: I Mezzalira -
panni sporchi fritti in casa, terzo capitolo che conclude la “Trilogia degli
Ultimi” iniziata dalla Fallongo con la scrittura dei primi due.
Accanto a loro Adriano
Evangelisti che, dopo averli diretti in Letizia va alla guerra, questa volta li
affiancherà sul palcoscenico dando corpo e voce al protagonista - narratore
della storia. La regia è affidata ancora una volta a Raffaele Latagliata, che
già aveva firmato quella di “...Fino alle Stelle!”, ad ulteriore conferma
dell'ormai consolidato sodalizio di questo collettivo artistico.
Il titolo I Mezzalira -
panni sporchi fritti in casa nasce da un gioco linguistico che crea una fusione
tra il celebre detto popolare “i panni sporchi si lavano in casa” e il concetto
della “frittura” come simbolico spartiacque del binomio più antico della
storia: quello tra servo e padrone, tra chi produce l’olio e chi lo possiede,
tra chi può friggere tutti i giorni e chi non può friggere mai.
Se è vero che la
saggezza popolare insegna a mantenere celate le questioni familiari all'interno
delle mura domestiche lontano da occhi indiscreti, è altrettanto vero che quelle
mura non sempre bastano a contenere i segreti, i tabù e i non detti della
famiglia Mezzalira, protagonista del racconto, che, proprio come l’olio delle
olive che raccoglie, scivola in una spirale di infausti accadimenti che la
indurranno, inevitabilmente, a scendere a patti col mondo esterno.
Il tutto visto e raccontato
da Giovanni Battista Mezzalira detto “Petrusino”, il più piccolo della famiglia
che, una volta adulto, traccerà un vero e proprio arco della sua esistenza, in
un caleidoscopio di ricordi che attraverseranno una vita intera, una vita fatta
di luci, ombre e colpi di scena all’interno del medesimo focolare domestico.
Petrusino sarà costretto
a fare i conti con i fantasmi del passato per poter scendere a patti con il presente,
scoprendo di non essere stato il solo a custodire un segreto.
Un racconto tragicomico
che, ai toni brillanti della commedia all’italiana, mescola le tinte fosche del
giallo e che invita lo spettatore a guardare attraverso il buco della serratura
di una casa “qualsiasi” per rintracciare il proprio personalissimo passato, e
ricostruire così la propria storia, la storia della propria famiglia... non
sempre perfetta.
Una scena astratta ed
essenziale ma dal grande rigore estetico, realizzata da Andrea Coppi, fa da ideale
cornice alle vicende di questa storia ambientata in un tempo/non tempo e in un
luogo/non luogo, e restituita attraverso un linguaggio dal sapore dialettale e
inconfondibilmente nostrano che non si cristallizza in un unico dialetto o nei
vari dialetti regionali che caratterizzano la nostra penisola, ma tende
piuttosto ad una forma meticcia e di pura fantasia, nella quale il pubblico può
riconoscere una sfumatura del proprio vernacolo, ma mai una vera e propria
appartenenza. La stessa linea stilistica della scena la ritroviamo anche nei
costumi, realizzati da Daniele Gelsi.
La narrazione delle
vicende, in cui tragedia e commedia si confondono continuamente, procederà attraverso
una girandola vorticosa di ricordi rivissuti dal nostro protagonista, ma
restituiti sempre “in assenza”. Egli presterà la voce al sé stesso bambino, al
sé stesso ragazzo e al sé stesso uomo, ma in realtà sarà sempre assente dalla
scena. L’intera vicenda familiare, seppur legata dal fil rouge della
narrazione, si estrinsecherà per lo più in forma dialogica e gli altri
personaggi si relazioneranno sempre con lui, ma questi rimarrà defilato
fisicamente dalla scena in modo che il passato, quello cui la memoria del
protagonista/narratore riesce a dare forma, venga incarnato nel presente,
disarticolando e riarticolando il tempo della storia nel tempo del racconto e
non necessariamente seguendo una coerenza spazio-temporale. Il nostro
protagonista ricomporrà gli accadimenti a suo piacimento stabilendo da subito
un rapporto diretto con gli ascoltatori.
L'obiettivo è quello di
recuperare la potenzialità della grande tradizione orale italiana in cui, per mezzo
della rievocazione, ciascun individuo possa ricostruire e dare forma al suo
passato. Ma, in questo caso, il tempo passato del monologo prefigurerà quello
che per il pubblico è ancora a venire.
Il racconto, quindi, renderà il futuro un futuro sul quale non si potrà più agire, nonostante la continua speranza di poterlo fare. Infine la narrazione alternerà alla parola dei contrappunti sonori, realizzati in scena dagli attori stessi per restituire le atmosfere e creare suggestioni. Si ricorre, invece, alla musica, composta appositamente da Tiziano Caputo per lo spettacolo ed eseguita rigorosamente dal vivo, ogni qual volta le parole, non potendo reggere il peso del sentimento, debbano essere sublimate attraverso il canto. È un canto dell’anima, un canto di condivisione, un canto ancestrale di ritrovata connessione con la parte più profonda del nostro essere e con la terra d’appartenenza.
INFORMAZIONI
Il “TeatroBasilica” è diretto dall'attrice Daniela Giovanetti, il
regista Alessandro Di Murro. Organizzazione del collettivo Gruppo della Creta e
un team di artisti e tecnici. Supervisione artistica di Antonio Calenda. Tutte
le info sul TeatroBasilica a questo link:
https://www.teatrobasilica.com/chi-siamo
15 | 20 ottobre 2024
I MEZZALIRA
Panni sporchi fritti in casa
scritto da Agnese Fallongo
con Agnese Fallongo, Tiziano Caputo
e Adriano Evangelisti
regia Raffaele Latagliata
musiche originali Tiziano Caputo
scenografie Andrea Coppi
costumi Daniele Gelsi
Una produzione Teatro de Gli Incamminati
in collaborazione con Ars Creazione e Spettacolo
Distribuzione PigrecoDelta
Orari:
Dal
martedì al sabato ore 21:00 - domenica 16:30
Prezzi:
Biglietto intero € 18,00
Biglietto
ridotto € 12,00 (studenti, under 26, operatori)
Biglietto
online € 15,00
Carnet
4 spettacoli € 40,00
Dove
siamo:
Piazza
di Porta San Giovanni 10, Roma
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Foto di Tommaso Le Pera