Dalla tragedia shakespeariana è in arrivo Riccardo III in una visionaria architettura del potere progettata da Luca Ariano e Pietro Faiella, in scena dal 22 ottobre al 10 novembre al Teatro India, una produzione del Teatro di Roma, in collaborazione con Lubox, che rinnova il successo teatrale della creazione già apprezzata e applaudita nella passata Stagione.
La
coppia di artisti firma il viaggio a perdifiato nella mente del Duca di Gloucester,
interpretato dallo stesso Pietro Faiella che restituisce tutta la
crudeltà del monarca condannato al perpetuo «inverno del nostro scontento», mentre
la regia di Luca Ariano lo immerge in un dispositivo sfolgorante di
luci e strappi visivi dentro una scatola/universo di un bianco accecante. Un’esperienza
immersiva nelle viscere più recondite del Potere, che prende forma
sulla scena attorno alla figura del re spietato e senza scrupoli, dalla sempre inappagata
smania di ambizione, in grado di manipolare la folla di personaggi, un reticolato
di cortigiani, avversari, rivali, servitori e parenti, tutti vittime della sua
ferocia. Nel biancore abbacinante la vicenda avanza quasi in contrapposizione con
l’oscuro destino che Riccardo di Gloucester incarna, facendo della medesima corruzione
fisica e morale la propria forza propulsoria, fino a quando il fiume di sangue che
va disseminando si dissolverà nel baratro in cui nessun trucco ha più effetto, nessuna
illusione è più efficace, nessuna minaccia ha più forza.
Così,
nella riduzione del testo shakespeariano, il Duca di Gloucester, poi Riccardo
III, è presentato nella sua ascesa al Potere come un Demiurgo, in grado di
modellare e modificare i luoghi, la realtà e le persone: senza abbandonare mai
lo spazio scenico, egli lo agisce, lo colora di tinte lisergiche e lo trasforma
in trappole caleidoscopiche. Attorno a lui errano, vagando e sbagliando, altri sedici
personaggi, distribuiti tra otto attrici e attori secondo schemi tematici
funzionali, avviluppati nella rete mortifera del Duca, fatta di inganni e
lusinghe, tranelli e mistificazioni. Qui si apre il divario irreconciliabile
tra emozione e freddezza. Laddove i personaggi maschili sulla scena mirano ad
approfittare di tale abbrivio, le donne, pur impotenti di fronte alla deriva
degli eventi, cercano con ogni manovra di salvaguardare i propri cari. Ma
quando Riccardo III, indossa la corona regale nel vuoto scenico che
ottunde le grida di vendetta e giustizia dei tanti sacrificati, l’uomo-Re senza
accoliti, il Demiurgo senza fedeli, l’Affabulatore senza auditorio, splende in
dorata solitudine, inconsapevole del baratro che lo attende. «Tra le pareti
bianche e asettiche di uno spazio scenico che è in sé installazione e progetto
artistico, attori e spettatori si ritrovano circonfusi dalla volontà di ascesa
al potere di Riccardo Duca di Gloucester – annota Luca Ariano –
Sul luogo, insieme palcoscenico delle azioni e materializzazione del pensiero
di Riccardo, mostro deforme e maestro dell’inganno, si muovono personaggi
ridotti a sbiaditi simulacri di umanità. Corrotti dal Potere e dall’Ambizione,
gli attori e con essi gli spettatori, vengono tramortiti da musiche e colori
disorientanti e dal continuo fluire delle superfici e degli spazi.»
22 ottobre - 10 novembre 2024
Luca Ariano
Riccardo III
di William Shakespeare
progetto di Luca Ariano e Pietro Faiella
regia Luca Ariano
con Pietro Faiella, Roberto Baldassari, Gilda Deianira Ciao,
Romina Delmonte, Luca Di Capua, Lucia Fiocco, Mirko Lorusso, Liliana Massari, Alessandro Moser
aiuto regia, traduzione e adattamento Natalia Magni
scene Luca Ariano con la collaborazione di Alessandra Solimene
costumi Elisa Leclè
disegno luci Luca Ariano
assistente alla regia Tessa Perrone
foto di Manuela Giusto
Produzione Teatro di Roma - Teatro Nazionale in collaborazione con Lubox
Orari spettacolo: dal 22 al 26 ottobre ore 21.30 | domenica 27 ottobre ore 19.30 | dal 29 ottobre al 9 novembre ore 20.00
domenica 3 e 10 novembre ore 18.00
Luca Ariano si avvicina alla regia grazie a Cesare Lievi con cui collabora (dal ‘92 al 2000), alla messa in scena di diversi spettacoli portati poi in tournée nei teatri stabili più prestigiosi. Dopo quasi dieci anni cambia percorso diventando imprenditore nel food and entertainment. Parallelamente fonda con Chiara Bonaspetti la Lubox srl e mette a disposizione l’esperienza e i mezzi acquisiti negli anni, per la realizzazione e la promozione di installazioni artistiche, progetti culturali e teatrali, firmando nel 2022 la regia di “Party Time” di H. Pinter andato in scena al Teatro Quirino di Roma. Nel 2023 idea, progetta e realizza una struttura scenica, vera e propria installazione artistica immersiva che racchiude in sé platea, palco e scenografia, nella quale allestire il “Riccardo III” di Shakespeare. Il pubblico, accolto all’interno di una scatola studiata per creare effetti prospettici di forte impatto visivo ed emotivo, viene invitato a sedersi in una platea composta da soli 60 posti e ad assistere ad uno spettacolo in cui lo spazio scenico e le sue regole sono in continuo mutamento. Nelle sue regie Ariano rilegge lo spazio e lo rinnova, attraverso proposte mai canoniche e un’attenzione al site specific, con il risultato accessorio della riqualificazione di spazi urbani non pienamente sfruttati. Il suo lavoro con gli interpreti si caratterizza per la richiesta di verità senza filtri, così da offrire agli spettatori le innumerevoli sfaccettature dei movimenti emotivi dei personaggi, mai succubi dei cliché legati alla tradizione teatrale, ma anzi connessi a modelli attuali. L’approccio ai testi classici è sempre in chiave contemporanea. Con “Riccardo III”, Ariano prosegue la sua ricerca artistica, ampliando l’analisi sul tema del Potere, centrale nell’opera shakespeariana, già iniziata con Party Time. Come grande sostenitore e promotore culturale, la sua missione é quella di creare una rete di imprenditori interessati a condividere la sua visione, in un’ottica di mecenatismo e condivisione progettuale delle quali l’amore per l’arte, la cultura e il teatro siano motore propulsore.
Pietro Faiella è attore di teatro, cinema e televisione. Ha recitato nei più importanti teatri stabili italiani diretto, tra gli altri, da Massimo Castri, Roberto Guicciardini, Mario Martone. Diretto da Cesare Lievi ha conosciuto Luca Ariano, con il quale ha stabilito col tempo un intenso scambio di collaborazione intellettuale e artistica. Al cinema e in televisione è stato diretto, tre gli altri, da Giulio Base, Michele Soavi, Ascanio Celestini, Andrea Molaioli, Donato Carrisi, Alessio Cremonini. Il suo ultimo impegno, è Supersex, coraggioso biopic sulla vita di Rocco Siffredi, dove interpreta il ruolo del padre, diretto da Matteo Rovere.
Foto di Pietro Faiella