Arriva nei cinema a partire dal 14 novembre Do Not Expect Too Much From The End Of The World del pluripremiato regista rumeno Radu Jude, distribuito esclusivamente in versione originale da Cat People - qui alle prese con il suo primo film inedito - e grazie ad I Wonder e Arthouse.
Premio Speciale della Giuria all’edizione 2023 del Festival di Locarno, Do Not Expect Too Much è una commedia nera sul precariato lavorativo e sulla gig economy, surreale nella forma quanto spietata nei contenuti, tra spunti autobiografici e sperimentazioni.
Film segmentato e anarchico, libero e pop, mescola cinema del passato e del presente, riprese in pellicola e filtri Instagram, bianco e nero e colori sgargianti. Definito dallo stesso regista come «un film di superfici», è proprio in questo giocare con le forme in modo semplice e diretto che trova la sua forza, tra incastri e contraddizioni, capaci di trasformare il gioco stesso del cinema (realizzato, narrato, rubato) nella più disarmante critica sociale.
Tra Rossellini e Godard, muovendosi sull’asse della contemporaneità più pura senza mai cadere nella semplice provocazione e nell’irriverenza, quello di Radu Jude si conferma essere un cinema post-edgy che, andando oltre il semplice cinismo politico e ammiccante, sceglie di affrontare tutte le tematiche in modo diretto e consapevole, e da cui emerge l’amore per il paradosso piuttosto che quello per la satira più canonica.
“Ordinatamente sregolato”, con scelte di regia e montaggio alla soglia dell’estremo Radu Jude trasforma un racconto grezzo in qualcosa di incredibilmente vicino e intimo, con un ritmo ondeggiante tra tematiche ormai ampiamente trasversali e un’espressività personalissima e, in tutti i sensi, senza regime.
La protagonista è Angela (Ilinca Manolache, investita di numerosi riconoscimenti) un’assistente di produzione incaricata di effettuare interviste per una campagna aziendale sulla prevenzione degli incidenti sul lavoro. Sempre in macchina su e giù per Bucarest, divisa senza sosta tra interviste, riunioni e social network, deve anche affrontare l’intenzione di un’azienda edile di voler appropriarsi del terreno del cimitero in cui è sepolta sua nonna per costruire un condominio di lusso.
Impreziosito dalla presenza di Nina Hoss, in un piccolo ma cruciale ruolo, e dal cameo nei panni di se stesso del vituperato regista tedesco Uwe Boll, Do Not Expect Too Much è, dopo Sesso Sfortunato O Follie Porno (vincitore dell'Orso d'Oro nel 2021), un nuovo film imperdibile per tutti i cinefili hardcore.