VENEZIA – Il miglior film a Venezia 81 è “The Room next door” (La stanza accanto) di Pedro Almodovar (Spagna): a incoronare la pellicola, data tra l’altro per favorita, la Giuria presieduta da Isabelle Huppert e composta da James Gray, Andrew Haigh, Agnieszka Holland, Kleber Mendonça Filho, Abderrahmane Sissako, Giuseppe Tornatore, Julia von Heinz e Zhang Ziyi che ha valutato i 21 film in gara.
Nel corso della cerimonia di premiazione sono quindi stati annunciati e premiati i vincitori della Mostra del Cinema di Venezia 2024. Il film “allo scalino più alto del podio” è interpretato da Tilda Swinton e Julianne Moore e racconta una storia molto dura, quella di due amiche, una delle quali, malata terminale, decide di praticare l’eutanasia.
La vincitrice della Coppa Volpi femminile, quale miglior interprete, è Nicole Kidman per il film “Babygirl” di Halina Reijn (Stati Uniti), ma l’attrice è assente alla cerimonia di premiazione a causa del lutto familiare che l’ha colpita mentre era al Lido: è venuta infatti a mancare la madre. Sul palco è stato letto un suo messaggio toccante: “Sono arrivata a Venezia per scoprire poco dopo che mia madre è mancata- scrive l’attrice- sono rimasta scioccata e sono dovuta tornare dalla mia famiglia. È incredibile questo momento, il mio cuore è a pezzi”. La Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile a Venezia 81 è stata vinta invece da Vincent Lindon per il film “The Quiet Son (Jouer avec le feu)” di Delphine Coulin e Muriel Coulin (Francia).
LEONE D’ARGENTO PER L’ITALIANO “VERMIGLIO”
L’Italia può alzare il Leone D’argento grazie a “Vermiglio” di Maura Delpero, una coproduzione Italia, Francia, Belgio, girata a Vermiglio, piccolo comune del Trentino. Il premio per la migliore sceneggiatura è stato vinto da Murilo Hauser e Heitor Lorega per il film ‘I’m still here’ (Ainda estou aqui) di Walter Salles (Brasile, Francia)
Il Leone d’argento per la migliore regia è stato vinto invece da “The Brutalist” di Brady Corbet (Regno Unito) con protagonista Adrien Brody.
Ad “April” è stato assegnato un Premio Speciale della giuria, vinto da April: il film della georgiana Dea Kulumbegashvili affronta il tema degli aborti clandestini (Francia, Italia, Georgia).