Dopo la serata inaugurale del 26 settembre con Eraclidi di Euripide, uno dei luoghi più rilevanti e iconici della storia del teatro italiano riapre ufficialmente le sue porte e lo fa con un cartellone di grande pregio culturale, consono alla sua storia straordinaria.
Il Nuovo Teatro Ateneo presenta dal 26 settembre al 19 dicembre 2024 la sua Stagione teatrale sperimentale. Il primo spettacolo in cartellone sarà martedì 1° ottobre h 20.30, Roberto Baggio di e con Davide Enia.Roberto Baggio
è un monologo commissionato dalla
Stiftung Fussball & Kultur EURO 2024 della UEFA e dal Ministero della
Cultura della Germania per il festival “Stadion der Träume” (10 maggio -14
giugno 2024, Monaco di Baviera). Il monologo,
diretto da Davide Enia e interpretato da Robert Dölle, ha inaugurato
il festival il 10 maggio 2024. Il testo,
scritto
intervistando medici e infermieri di Emergency, racconta di chi vive e lavora
nelle zone di guerra, partendo dall’omonimia
tra un medico anestesista e il calciatore. I gol di Roberto Baggio
diventano metafore, spiragli
di luce per ragionare e discutere sulle cose del mondo: la presenza del male, l’insensatezza della guerra, la fragilità del talento, la bellezza del gesto
puro e assoluto. Evento organizzato dal Prof. Di Palma
Il Nuovo Teatro Ateneo è un’istituzione
culturale di grande rilevanza che si inserisce nella lunga tradizione teatrale
e accademica della città di Roma e di tutta la storia del teatro italiano. Il
Teatro Ateneo fu costruito nel 1935. Nel 1954 fu fondato l’Istituto del Teatro, con il compito
primario di programmare l’attività del Teatro Ateneo. Ad esso si appoggiò
l’insegnamento di Storia del teatro e dello spettacolo della Facoltà di Lettere
e filosofia, tenuto prima da Giovanni
Macchia e poi da Ferruccio
Marotti. Successivamente, dal 1980 al 2014, il
Centro Teatro Ateneo ha contribuito a tutti gli effetti a fare del Teatro
Ateneo un luogo noto a livello internazionale.
La nascita del Teatro Ateneo
è il frutto di un'idea di valorizzazione della cultura teatrale all’interno
dell’università, con uno spazio
dedicato a produzioni artistiche e ad eventi che possano coinvolgere non solo gli studenti,
ma anche il pubblico cittadino. Durante gli anni, il Teatro
Ateneo ha visto esibirsi numerosi
artisti di fama, contribuendo così a consolidare la reputazione del
teatro come un crocevia di talenti emergenti e affermati. Il Teatro Ateneo
ha saputo adattarsi
ai mutamenti sociali
e culturali, affrontando tematiche attuali e
rilevanti e rimanendo al passo con le esigenze del pubblico moderno. Questo
approccio dinamico ha contribuito a rendere il Teatro Ateneo non solo un luogo
di spettacolo, ma anche un’importante fucina di idee e di creatività.
Oggi, il Nuovo Teatro Ateneo
ambisce ad essere nuovamente un faro
di cultura a Roma, rappresentando un esempio di come l’arte possa integrare e
arricchire le esperienze della comunità accademica e cittadina, promuovendo il
dialogo e la condivisione attraverso la magia del palcoscenico. Forte della sua
grande e prestigiosa storia – che ha visto passare sulle tavole del
palcoscenico i più grandi nomi del teatro italiano ed europeo – il Nuovo Teatro
Ateneo propone la sua prima Stagione sperimentale, che si distingue per una
programmazione che spazia dal teatro classico alla drammaturgia contemporanea e
alla danza.
Dopo un lungo periodo di chiusura terminato nel 2020, il Nuovo Teatro Ateneo intende riproporsi sulla scena culturale romana con un cartellone formato da quattordici spettacoli di prosa e di danza di richiamo nazionale e internazionale. La scelta degli spettacoli è stata effettuata dai docenti delle discipline dello spettacolo di Sapienza – in particolare, dai proff.ri Vito Di Bernardi, Guido Di Palma, Stefano Locatelli e Sonia Bellavia – ed è stata coordinata dal Centro Sapienza Crea-Nuovo Teatro Ateneo, diretto dal prof. Marco Benvenuti.
“La prima stagione teatrale sperimentale del Nuovo Teatro Ateneo vuole
segnare, concretamente, la riapertura del nostro Teatro a tutta la Comunità
Sapienza e al territorio, con un calendario di appuntamenti che mira a ricollocarlo nel panorama culturale
del Paese. – dichiara la Rettrice
Antonella Polimeni. – Andremo a
proporre un programma
di quattordici spettacoli di prosa e di danza,
opere che affrontano grandi questioni del
nostro tempo e che vedono coinvolti anche molti giovani artisti della scena
nazionale e internazionale.
L'obiettivo è rendere la programmazione del Nuovo Teatro Ateneo fedele al motto di Sapienza “IL FUTURO È PASSATO QUI”, onorando quindi
la tradizione del nostro Teatro e dei Maestri che lo hanno reso grande, Gigi
Proietti, Carmelo Bene, Eduardo De Filippo per citarne solo alcuni, conciliandola con le nuove
correnti culturali e
artistiche che stanno segnando il panorama internazionale. Vogliamo, inoltre,
offrire uno spazio in cui giovani talenti possono proporre, e condividere con
il grande pubblico, la propria
arte. Unendo così,
ancora di più, la tradizione all’innovazione, il passato
al futuro, vivendo il presente”.
“La stagione teatrale sperimentale del Nuovo Teatro Ateneo, che
presentiamo oggi, è una grande sfida sul piano culturale – dice il Direttore del Centro Sapienza Crea-Nuovo
Teatro Ateneo Marco Benvenuti – che
dimostra la vitalità e la capacità di innovare da parte di un’istituzione
pubblica qual è Sapienza. Sono certo che i quattordici spettacoli di prosa e di
danza che ospiteremo nell’autunno di quest’anno sapranno raccogliere l’interesse di un vasto
pubblico, interno ed esterno all’Ateneo, e costituiranno il punto di partenza
per nuove e più ampie iniziative non solo sul piano delle arti performative, ma
anche su quello della musica, del cinema e dei media digitali”.
In concomitanza con l’avvio della stagione teatrale sperimentale, Sapienza ha anche
deciso di selezionare un Direttore artistico per il Nuovo Teatro Ateneo. La
procedura è pubblica e sarà possibile presentare la propria domanda di
partecipazione accendo al sito del Centro Sapienza Crea-Nuovo Teatro Ateneo.
La stagione proseguirà giovedì
10 ottobre h 20.30 andrà in scena La Tempesta continua di Claudio Puglisi, spettacolo frutto di
un lavoro di ricerca teatrale del gruppo di attori guidati dal regista Claudio
Puglisi, con improvvisazioni ispirate al romanzo di Peter Handke “Immer noch
Sturm”.
Si prosegue giovedì
17 ottobre h 20.30 con Matrimonio con Dio di e con
Vito Di Bernardi; Vaclav
Nižinskij e la trasfigurazione della danza in luce. Racconto teatrale di
Vito Di Bernardi con immagini in movimento di Ilaria d’Agostino, è un percorso
a ritroso che prende le mosse dai Diari che
il grande danzatore russo
inizia a scrivere nel 1919.
Lunedì 21 ottobre h 17.30, spazio al progetto Dancing Days - DNAppunti Coreografici 2024
del Romaeuropa Festival, con la presentazione degli
spettacoli finalisti, selezioni fra oltre 70 candidature del bando DNAppunti
coreografici 2024. Un progetto di sostegno per giovani coreografi italiani
under35. Obiettivo del progetto è individuare un coreografo, una coreografa o
un collettivo italiani con un’idea da sviluppare, a cui offrire un percorso di
ricerca con sostegni eterogenei: residenze creative, attività di
accompagnamento critico e di tutoraggio, risorse economiche e repliche
dell’esito con un pubblico (il bando è realizzato dalla rete formata da Centro
Nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni, Operaestate
Festival/CSC Centro per la scena contemporanea del Comune di Bassano del
Grappa, L’arboreto -Teatro Dimora di Mondaino, La Corte Ospitale –
Centro di Residenza Emilia Romagna, Fondazione Romaeuropa, Gender
Bender Festival di Bologna, Triennale Milano Teatro).
Da lunedì 28 a mercoledì 30 ottobre, il Nuovo Teatro Ateneo, dedicherà uno
spazio ai progetti di Terza Missione “Promuovere il benessere
delle donne detenute. Lo spazio della pena, la pena dello spazio” e “Per un
teatro necessario. Università, carcere e scuola. Per un modello inclusivo di
public engagement e di formazione integrata attraverso il teatro”. Storia di un cortile regia di Simonetta
De Nichilo, sarà lo spettacolo in scena lunedì 28 ottobre
h 21.00; a Roma, nel quartiere di Rebibbia, c’è un cortile
conosciuto come lo spazio
dei passeggi. Si trova in mezzo a due alti edifici di mattoni rossi, dove
vivono donne private della libertà personale.
Contare i passi per arrivarci, oltrepassando soglie reali e metaforiche, è l’innesco di un
viaggio in un mondo ristretto
dove la storia da raccontare non è mai da sola. Martedì 29 ottobre
h 20.30, sarà Valentina Esposito con la collaborazione di Fort Apache Cinema
Teatro a proporre
lo spettacolo Mercoledì
delle Ceneri,
risultato di un percorso di ricerca artistica sul tema della violenza di genere
e del corpo ferito, segnato e abusato fino alla negazione dell’identità. AGENTI,
scritto e diretto da Mimmo
Sorrentino, sarà lo spettacolo in
scena mercoledì 30 ottobre h 20.30; racconta
il vissuto lavorativo e privato di nove agenti di polizia penitenziaria. A
intrecciare le loro storie sono i detenuti con cui hanno a che fare e che vediamo
tramite i racconti degli agenti.
Venerdì 8 e Sabato 9 novembre h 20.30, ancora all’interno del
programma del Romaeuropa Festival 2024, spazio alla danza con Sahara,
spettacolo della Compagnia Mòra di Cesena diretta dalla coreografa
e drammaturga Claudia Castellucci, vincitrice del Leone d’argento alla
Biennale Danza di Venezia del 2020; con Sahara si ricerca la
condizione iniziale dell’artista che ha, come materia, soltanto la propria
persona. La grande povertà di materie e di relazioni nel deserto spinge la
danza a considerare soltanto ciò che si ha: se stessi, come unico – primo e
ultimo – strumento.
Lunedì 11 novembre h 20.30 appuntamento con Risveglio di primavera di PoEM con la regia di Gabriele Vacis; con
la compagnia PoEM ed allestimento e scenofonia di Roberto Tarasco. Nel testo di Wedekind ci sono Moritz, Melchior, Wendla, Hänschen, Ilse, Martha, appena
quattordici anni a testa. E intorno a loro, insieme a loro, c’è una generazione
che non sa di essere persa. Come tutte le generazioni di adolescenti. Gli
adulti sono muti, non hanno le parole per reggere il cambiamento che sta
arrivando, e quando parlano non sanno cosa dire, e fanno guai.
È una tragedia di ragazzi
e in questa tragedia si riflettono tutti gli spettri
di un Novecento che stava arrivando. Fino al nostro nuovo millennio che protrae
all’infinito le adolescenze. Lo spettacolo verrà replicato anche martedì 12
novembre h 10.30.
Arriva poi Andrea Cosentino al Nuovo Teatro
Ateneo, che Giovedì 21 novembre h 21.00,
sarà in scena con Not Here Not Now. Un
incontro/scontro da teatranti con la body art, il lazzo del clown che gioca con il martirio del corpo come testimonianza
estrema. Marina Abramovic dice: il teatro, il cinema, l’arte sono limitate,
essere spettatori non è un’esperienza. L’esperienza
bisogna viverla. “Theatre
is very simple: in theatre
a knife is fake and the blood
is ketchup. In performance art a knife is a knife and ketchup is blood.” Il resoconto di
un’esperienza attiva con Marina Abramovic, sotto forma di dramoletto
polifonico. Un assolo da stand up comedian per spettatori fatalmente passivi e
programmaticamente maltrattati, con pupazzi parrucche martelli di gomma e nasi
finti. E ketchup, naturalmente.
Martedì 26 e Mercoledì 27 novembre h 21.00, Première, con i danzatori
del Balletto di Roma e la coreografia
di Andrea Costanzo Martini, celebra
l’umanità, indaga le biografie, le storie uniche e irripetibili di ognuno, dal
più delicato al più selvaggio e feroce, e ci
svela che una compagnia di danza in fondo è un villaggio, una tribù,
con i suoi bisogni primari che tentano di essere soddisfatti
dall’organizzazione in codici e regole. Tra luci e ombre, come sotto i
riflettori.
Martedì 10 e Mercoledì 11 dicembre h 21.00, spazio al progetto Vestiti della vostra pelle; non è un laboratorio
dove si
trasmettono tecniche o metodi da applicare, ma un luogo di incontro e di
scambio. Il progetto di residenze didattiche universitarie “Per un teatro necessario” – terza edizione è un atelier
creativo guidato da Andrea Cosentino, in cui quattro gruppi hanno portato avanti il proprio progetto autonomo di messinscena.
Al termine di un percorso
lungo dieci settimane, durante il quale il tutor ha accompagnato artiste e
artisti nella ricerca e nella costruzione dei singoli progetti, le compagnie presentano i propri lavori
in forma di corto.
La stagione si conclude, per quest’anno, Giovedì 19 dicembre h 21.00 con The
Body in Revolt. A glimpse in the
creative work of Emio Greco, con Emio Greco e Pieter C. Scholten. Lo
spettacolo prevederà un’esplorazione del corpo attraverso il sistema “Double
Skin/Double Mind” e l’analisi di alcune voci dei “Pre- Choreographic Elements”, che condurranno a visitare e ri-visitare (embodiment) alcuni passaggi coreografici del repertorio di EG|PC.
Info
Sapienza Università
di Roma
Sapienza CREA - Nuovo Teatro
Ateneo
Centro di servizi per le attività ricreative, culturali,
artistiche, sociali e dello
spettacolo
Edificio del Teatro Ateneo
CU017 Piazzale Aldo Moro 5, 00185 Roma
Telefono: +390649914115
Mail: segreteria.nuovoteatroateneo@uniroma1.it
Sito: www.sapienzacrea.uniroma1.it
Instagram: @sapienzacrea
https://www.vivaticket.com/it/venue/nuovo-teatro-ateneo/518435061
PER LO SPETTACOLO DI DAVIDE ENIA
Ingresso a pagamento
– costo dei biglietti: 15 euro + prevendita; 10 euro + prevendita per i dipendenti Sapienza; 5 euro
+ prevendita
per gli studenti Sapienza e riduzioni di legge.
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