La cittadina dei cortometraggi. CALVI FESTIVAL 2024, officina creativa per giovani talenti



L'officina creativa di Calvi dell'Umbria diventa un crocevia per scambi internazionali tra giovani talenti e artisti affermati.

In questo scenario particolarissimo dove si svolge da 9 anni Calvi Festival, molti artisti, maestranze, studenti e studiosi di cinema, hanno l'occasione di incontrarsi, conoscersi, confrontarsi per poi auspicabilmente collaborare in futuro, costituendo i nuovi orizzonti del cinema. Mentre si svolge  la Rassegna  dei cortometraggi dal Globo d'Oro, che ha ospitato ben 11 autori,  ["E' stata un'esperienza interessantissima" - così si è espressa una rappresentante della Giuria popolare dei cortometraggi del Globo d'Oro - "un'occasione per incontrarsi condividendo argomenti che costituiscono una passione che si rinnova e non si esaurisce ma fa da volano per un arricchimento ulteriore, fatto di scambio e di approfondimento"] , il borgo è già in grande fermento creativo.

Calvi dell'Umbria continua ad essere una fucina laboratoriale del cinema "in fieri", con il "tournage" dei cortometraggi dalle sceneggiature vincitrici del Premio Roberto Rossellini 2024. Tra dibattiti, proiezioni, programmazioni estive di cinema e teatro ci si può imbattere in quelli che potrebbero in futuro diventare i cineasti più importanti del nostro cinema e di quello internazionale. Il borgo si è trasformato in un set cinematografico e gli abitanti di Calvi sono spesso coinvolti nelle riprese in funzione di attori, comparse, collaboratori fondamentali dei set e delle troupe. Si respira un'atmosfera frizzante e insolita che facilita gli scambi, le scoperte, gli approfondimenti e la comunicazione.  Molti gli avventori dai comuni limitrofi e i turisti curiosi. 

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La Giuria del Premio Roberto Rossellini 2024 composta da Gabriella Boccardo, Silvia D'Amico Bendicò, Alberto Bassetti, Alessandro Rossellini, Rosario Tronnolone, Presidente onorario Renzo Rossellini, dopo un’attenta selezione delle numerose sceneggiature pervenute, ha scelto:

1)   PER NON DIMENTICARE di Zoe Perfetti e Vincenzo Merlo.
2)   SCUSA di Giulio Novelli.

3)   TRENTASEI SENSEI! di Leonardo Gaspa, Elisa Angeli e Matteo Franchetti.

Motivazioni della Giuria:

"Per non dimenticare", rendendo omaggio alle vittime di Calvi dell'Umbria, pone l'accento sulla nostra Storia recente e sull'importanza della memoria, attraverso il rapporto affettivo tra due generazioni non contigue. Un Passato da recuperare.

"Scusa" rappresenta con grande delicatezza e asciuttezza, ma con altrettanta capacità di suscitare l'emozione, lo strazio interiore di una scelta definitiva e il sentimento di un'amicizia che condivide tutto e che accompagna fino alla fine. Un Presente da condividere.

"Trentasei Sensei" riflette con surreale leggerezza sul tema della formazione, sulla responsabilità degli educatori e sulla fiducia nella capacità di apprendimento degli allievi, anche nei casi apparentemente più difficili. Un Futuro in cui credere.

I giovani sceneggiatori e i registi lavoreranno in collaborazione con gli abitanti del borgo, coinvolti insieme agli attori - noti professionisti - per la realizzazione delle opere cinematografiche. Un’atmosfera creativa che coinvolgerà l’intera comunità in una preziosa occasione di approfondimento e di nuove esperienze.

Ideato da Renzo Rossellini, regista e produttore cinematografico, il premio ha l’intento di promuovere i giovani talenti, onorando la memoria e l’impegno che ha sempre caratterizzato l’opera di Roberto Rossellini, uno dei grandi autori del cinema italiano e internazionale. Nel corso delle diverse edizioni tutti i cortometraggi vincitori del Premio Rossellini sono stati proiettati in prima nazionale alla Festa del Cinema di Roma, e molti di essi hanno ricevuto premi e riconoscimenti in festival internazionali.

La storia del Premio

Il Premio Roberto Rossellini nasce sulla Croisette negli anni ‘90 per iniziativa del direttore in carica del Festival, Gilles Jacob. L’intenzione era di ricordare il grande regista Roberto Rossellini che proprio pochi giorni prima della sua morte nel 1977 era stato il presidente della Giuria del Festival di Cannes. Il premio allora consisteva in una serata mondana con i nomi più altisonanti del cinema mondiale.

Renzo Rossellini che da sempre è portavoce ed unico erede del grande regista, non riconosceva in questa manifestazione lo spirito di suo padre, che era propenso ad aiutare i giovani cineasti con strumenti meno effimeri. Dare la possibilità a dei giovani cineasti di realizzare un corto scritto da loro che avesse superato la selezione delle sceneggiature inviate: l’idea di offrire un piccolo supporto che stimolasse gli autori a realizzare nelle immagini filmiche i contenuti delle sceneggiature - un pensiero che attraversa un sogno e lo restituisce in un’opera cinematografica - ha preso forma in un riconoscimento concreto.


Fattitaliani

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