BOLOGNA – Obiettivo: salvare gli allevamenti di Goro e Comacchio, nelle cui acque si produce oltre la metà delle vongole nazionali. Summit alla Prefettura di Ferrara tra enti locali, Regione e il commissario straordinario per l’emergenza granchio blu, Enrico Caterino.
ASSESSORE REGIONALE ALLA PESCA: “PRONTI A COLLABORARE CON IL COMMISSARIO”
“Come Regione collaboreremo con il commissario con serietà e responsabilità. Il granchio blu è una grave emergenza e servono strumenti straordinari per contrastarlo, come stiamo dicendo ormai da più di anno. E maggiori risorse rispetto a quelle stanziate fino a oggi dal Governo nazionale. La Regione ha già messo due milioni di euro”. Così l’assessore regionale all’Agricoltura e Pesca, Alessio Mammi, al termine di una riunione operativa che si è tenuta oggi a Ferrara presso la Prefettura. Ospiti del prefetto di Ferrara, Massimo Marchesiello, alla riunione hanno partecipato il commissario straordinario per l’emergenza granchio blu, Enrico Caterino, i sindaci di Goro, Maria Bugnoli, di Comacchio, Pierluigi Negri, il presidente della Provincia di Ferrara, Gianni Michele Padovani, e le associazioni che rappresentano le imprese di pesca.
“BISOGNA SALVARE GLI ALLEVAMENTI DI VONGOLE A GORO E COMACCHIO”
“Il commissario straordinario- prosegue l’assessore- deve essere messo nelle condizioni di operare pienamente dal punto di vista normativo e degli ambiti di intervento perché abbiamo bisogno di fare presto e lavorare in modo concreto per salvare gli allevamenti di vongole e l’acquacoltura delle marinerie di Goro e Comacchio. Questi territori sono un grande patrimonio per il paese: qui si produce il 55% delle vongole a livello nazionale e si tratta di un’occupazione fondamentale che ha anche un grande valore sociale per le comunità che vivono sul territorio”.
“FONDAMENTALE UNA STRATEGIA NAZIONALE OMOGENEA”
“È fondamentale una strategia nazionale omogenea per procedere con la raccolta e lo smaltimento del granchio. La Regione da parte sua- chiude ancora Mammi- ha disposto sul bilancio 2024 un indennizzo regionale di 1,5 euro al chilo per le imprese che si impegneranno nella raccolta, fino a un milione di euro di contributi complessivi, oltre al milione già stanziato nel 2023”.
PROSSIMA SETTIMANA NUOVO INCONTRO CON IL COMMISSARIO A BOLOGNA
Fonte Agenzia DIRE - www.dire.it