La
tradizionale Festa della Birra, in collaborazione con la
gemellata tedesca di Peiting, ha trasformato il borgo dal 23 al 25
agosto in un accogliente itinerario bavarese. Un’iniziativa all’insegna
dell’unione tra i due comuni, con cibo tipico e musica della banda in costume
tradizionale, che accompagnerà tutte le serate. Un’occasione di svago e di
scambio “culturale”.
CALVI MUSICA DOMENICA
25 AGOSTO ore 18:30 Piazza Mazzini - Una eccezionale performance musicale, un concerto con oltre 15
batteristi della BIG DRUM ORCHESTRA diretta dal Maestro Gabriele
Giovenali, chiude la settimana di Calvi Festival. Ingresso gratuito.
MERCOLEDì 28 AGOSTO CALVI TEATRO: Teatro dei Giardini del Monastero ore 21:15
“PER GUERRA O PER AMORE. Amori e conflitti a Roma” testo e regia di Riccardo Leonelli che
ne è anche interprete, con Damiano Angelucci, Martina Paiella,
Beatrice Tasca, Vittorio Monarca. “Un ritorno all’ormai
quasi scomparso ‘teatro d’attore’. “Il mondo antico che evochiamo – dalla
nascente Roma all’epoca imperiale – ci aiuta, con la sua spensierata
semplicità, a capire meglio noi stessi e la nostra identità”.
Riccardo
Leonelli torna a Calvi Festival con una nuova sfida. "Per guerra o per
amore" è uno spettacolo comico dal sapore classico che mostra
spassosi
duetti nel contesto mitico dell'Antica Roma. Il progetto è finanziato dalla Fondazione
Carit e nasce in partenariato son il Comune di Calvi dell'Umbria, particolarmente
sensibile alla diffusione della cultura e dell'arte sul territorio. In questo
spettacolo gli interpreti, come nella migliore tradizione della commedia
italiana,
sono al centro della performance. Qui, la risata conduce lo spettatore lungo un
percorso segnato dalle baruffe di amanti curiosi, irriverenti e folli. Il mondo
antico che evochiamo – dalla nascente Roma all’epoca imperiale – ci aiuta, con
la sua spensierata semplicità, a capire meglio noi stessi e la nostra identità,
forse troppo violentata da “quest’epoca di pazzi” che ha sepolto l’amore
semplice sotto mucchi di paranoie, volumi di psicanalisi e tanta
superficialità.
La
regia di Riccardo Leonelli sposa la semplicità e sceglie una recitazione
lievemente sopra le righe per dei personaggi follemente bidimensionali,
affiancando a spadaccini che si contendono il cuore della stessa innamorata,
buffi caratteri di molièriana memoria, secondo uno stile di contaminazione di
generi ed epoche che non è più un tabù per il teatro contemporaneo.