Cineteca Nazionale: con la mostra "Hello, César! Le fabuleux monde des péplums" anche il CSC nella Parigi delle Olimpiadi



Grande successo a Parigi per la mostra fotografica sui Peplum, Hello, César! Le fabuleux monde des péplums, realizzata in occasione della terza edizione di Dolcevita-sur-Seine, la festa del gemellaggio Roma-Parigi con immagini dell’Archivio Fotografico del CSC – Cineteca Nazionale.

Installata dal 9 al 16 luglio alle Arènes de Lutèce, l’anfiteatro romano di Parigi nel cuore del quartiere latino, dove si è svolta la terza edizione di Dolcevita-sur-Seine, la mostra è stata ora trasferita nella piazza del Panthéon fino all’11 agosto.

« Siamo molto fiere della volontà del comune di Parigi, partner della festa del gemellaggio, di aver voluto prolungare la mostra e soprattutto di aver proposto un’installazione cosi’ prestigiosa , sulla piazza del Panthéon” spiega Cristina Piovani dell’Associazione Palatine, organizzatrice di Dolcevita-sur-Seine: “La cosa non ci ha sorpreso, perché la mostra è bellissima, sta attirando molto pubblico ed è raro poter offrire un’esposizione di questa qualità, en plein air, in accesso gratuito ».

Le immagini  degli Ercole e Maciste degli anni ‘50 e ‘60 e dei set dei film mitologici dell’epoca, tutte provenienti dagli archivi del CSC - Cineteca Nazionale, hanno ricevuto il label “Olympiade Culturelle” attribuito dal Comune di Parigi e dall'Institut Français a manifestazioni culturali di rilievo durante l’estate olimpica della capitale. Si trovano ora in pieno centro, accanto al monumento-mausoleo in onore dei personaggi che hanno segnato la storia francese. Ogni giorno sono circa 2800 i visitatori del Panthéon. Considerando il pubblico di Dolcevita-sur-Seine e quello delle prossime settimane, composto anche da molti turisti, la mostra “Hello César” potrà essere vista potenzialmente da oltre 20 mila persone.

 

« Gli uomini forti sono stati un tratto caratteristico del cinema italiano, prima negli anni dieci e poi negli anni Sessanta. Sono stati protagonisti di film che hanno fatto il giro del mondo, e hanno raccontato sensibilità diverse – racconta il Conservatore del CSC – Cineteca Nazionale Steve della Casa - I Maciste muti rappresentavano la voglia di gloria e di impero che trovò tragicamente sbocco nel fascismo. Invece negli anni Sessanta Maciste è il simbolo della ricchezza, del boom economico, di una dieta che consente uno sviluppo muscolare inaudito, di un nuovo concetto di bellezza maschile e femminile basato sull’opulenza e sull’esibizione sfacciata delle forme. In quei piccoli film che tanto successo riscuotevano nei cinema di quartiere, ignoti culturisti erano affiancati a nomi destinati a chiara fama: Gian Maria Volontè, Raffaella Carrà, Giuliano Montaldo, Michelangelo Antonioni, Citto Maselli, Serge Gainsbourg. E oggi quei film ci raccontano un’epoca felice, in cui il cinema di risalto e il cinema popolare camminavano fianco a fianco in una stagione irripetibile ».

In occasione di una giornata dedicata ai Peplum nel programma di Dolcevita-sur-Seine, lo scorso 14 luglio, una visita guidata della mostra è stata organizzata con Giusto Traina, docente di Storia Romana alla Sorbona. La proiezione de “Il Colosso di Rodi” è stata invece preceduta da una presentazione di Steve Della Casa, Conservatore del CSC - Cineteca Nazionale.

 Foto: ©Kokoedit

Fattitaliani

#buttons=(Accetta) #days=(20)

"Questo sito utilizza cookie di Google per erogare i propri servizi e per analizzare il traffico. Il tuo indirizzo IP e il tuo agente utente sono condivisi con Google, unitamente alle metriche sulle prestazioni e sulla sicurezza, per garantire la qualità del servizio, generare statistiche di utilizzo e rilevare e contrastare eventuali abusi." Per saperne di più
Accept !
To Top