“Qualcosa di vero nel Mondo” raccontato da Luciano Tarullo LA NOSTRA FORTUNA La canzone 'La nostra fortuna' affronta il tema dello smarrimento e della perdita di identità. Si apre con l'evocativa frase 'ho perso ogni contatto con la terra, che rappresenta sia la sensazione di perdita di controllo interiore sia la disconnessione fisica dal nostro pianeta. I riferimenti alla natura attraversano il testo, sottolineando la profonda connessione tra l'uomo e il mondo circostante. La speranza, però, risiede nella condivisione del dolore e nella consapevolezza che l'isolamento non è un'esperienza solitaria. L'astronauta solitario, alla ricerca della luna, rappresenta la solitudine esistenziale, mentre i cori pinkloydiani che chiudono la canzone aprono la porta verso l'infinito e la speranza, suggerendo che, nonostante tutto, esiste un senso di connessione e possibilità oltre l'oscurità. QUELLO CHE SIAMO DIVENTATI Questo brano incarna l'essenza più "rock" dell'intero album, trascinando l'ascoltatore in una nuova dimensione. Se il primo brano, "La nostra fortuna", esplora un malessere prevalentemente interiore, qui ci si immerge completamente nella realtà sociale attuale. L'elemento centrale resta il concetto di "vuoto", ma ora mi interrogo su dove questo vuoto ci abbia condotto. "Quello che siamo diventati" sembra essere il risultato di questo vuoto, che non è solo interiore ma anche culturale. Non solo abbiamo perso la capacità di distinguere tra bene e male, ma lo consideriamo quasi normale. Ognuno racconta la propria verità, in un mondo dove le informazioni ci vengono imposte e scegliamo quelle che ci aggradano senza analizzarle a fondo. "Quello che siamo diventati è un Mostro che non ha paura di venire fuori" è la frase chiave della canzone, e anche la più inquietante. C'è qualcosa di corrotto nelle vite di molti, pronto a emergere senza timore. IL MONDO CAPOVOLTO La canzone 'Il mondo capovolto' ci trasporta in un universo surreale e fantastico, dove la realtà è completamente rivoluzionata. Qui, la guerra è solo un ricordo lontano, i bambini assumono ruoli da adulti, e il concetto di tempo si mescola in una danza senza regole. Ogni elemento familiare diventa distorto e stranamente affascinante. Tuttavia, in mezzo a questo caos invertito, c'è Chiara, l'unica ancora di normalità che osserva il mondo da dietro le finestre della sua stanza. Mentre i treni sfrecciano e la luna brilla costantemente nel cielo, Chiara rimane saldamente ancorata alla realtà, anche se tutto intorno a lei è sospeso nell'irreale. PER TUTTE LE VOLTE In questo brano ritorniamo alla realtà più profonda, con una scena semplice: una stanza, un foglio e una penna, un pianoforte. La canzone si presenta come una dedica sincera a coloro che ci hanno sostenuto nei momenti difficili. È un invito a tendere una mano, a ascoltare e a essere presenti l'uno per l'altro. Il messaggio è chiaro: sono qui per te, così come tu sei stato sempre qui per me. Ancora una volta, verso la fine della canzone, compare la parola "Universo", già presente nei testi precedenti. Se nella prima canzone rappresentava la solitudine e nel "mondo capovolto" era un universo immaginato, qui assume un significato diverso. In questo contesto, l'universo trova un equilibrio perfetto nella semplice presenza di due persone che si sostengono reciprocamente e hanno bisogno l'una dell'altra. PUOI CHIEDERMI QUELLO CHE VUOI Il testo della canzone esplora temi di solitudine, isolamento, ricerca di conforto e connessione umana, sia a livello personale che sociale con la semplicità e la profondità del piano e voce. “Quante volte abbiamo giocato la carta sbagliata", cioè quando abbiamo commesso errori o scelto la strada sbagliata, voltandoci dall'altra parte e trovandoci soli senza nessuno su cui contare. Ci si sente stanchi e disillusi, senza speranza per il futuro. Poi la critica chi giudica senza conoscere, chi preferisce l'ombra alla luce dei fatti, e chi non cerca di comprendere realmente gli altri. Ci si interroga sulla totale mancanza di fiducia nei confronti della nostra nazione e sulla possibilità di trovare silenzio e pace interiore in mezzo al rumore e alla confusione del mondo. Il testo esplora le sfide e le contraddizioni della vita moderna, riflettendo sulle relazioni umane, sull'importanza di aprirsi agli altri e sull'aspirazione a una maggiore comprensione del mondo. INSEGNAMI A SORRIDERE ANCORA Prendersi cura degli altri e permettere agli altri di prendersi cura di noi è l'unico modo per emergere da questo caos assordante. Questo concetto è al centro di una delle canzoni più significative dell'intero album, poiché incarna quasi interamente il suo significato. La frase "Qualcosa di vero nel mondo" dà anche il titolo all'intero disco. Tuttavia, la verità non è qualcosa di assolutamente sicuro o definitivo, ma piuttosto un concetto che attraversa l'intera opera. L'album è permeato da un senso di incertezza e dubbi, riflettendo il caos e la complessità del mondo che ci circonda. La ricerca della verità diventa quindi un percorso continuo, un'avventura che richiede coraggio e determinazione. La verità non è qualcosa di fisso o stabilito una volta per tutte, ma piuttosto qualcosa che deve essere costantemente cercato e scoperto in ogni istante della nostra esistenza. DI ROSSO E DI VIOLE All'interno del disco trova spazio anche 'Di rosso e di viole', una canzone che ha visto la luce come singolo nel 2020 e che ha portato con sé una grande fortuna e affetto da parte del pubblico. Inizialmente, non avevo pianificato di includerla in nessun album, ma ascoltando tutti i brani del nuovo lavoro, mi sono reso conto che questa canzone, che affronta un tema così importante come il valore dell'attesa, fosse perfetta per essere inserita in un concept che ruota attorno alle relazioni umane. “Di rosso e di viole” su YouTube QUANDO SCOPRIREMO DI ESSERE GRANDI L'album si conclude con una canzone dal tono nostalgico, breve sia nel testo che nella durata, con un'atmosfera folk e una sonorità molto cantautorale. Il brano riflette sulla consapevolezza che le cose erano più facili e più semplici in passato. Tuttavia, questa consapevolezza non è accompagnata da un senso di rimpianto, ma piuttosto da un'accettazione della natura mutevole della vita. La canzone trasmette l'importanza di affrontare le difficoltà insieme, in due. Ognuno ha bisogno di qualcuno a cui aggrapparsi per “mettere sul piatto le nostre paure e provare a dividerle insieme”. La frase "Prima che si faccia troppo tardi, e scopriremo di esser grandi" sottolinea l'urgenza di vivere pienamente il presente, di affrontare le sfide e di crescere insieme, prima che sia troppo tardi per apprezzare appieno il cammino compiuto e il raggiungimento della maturità. “Quando scopriremo di essere grandi” su YouTube |