Intervista a Stefano Gianino, tanto talento e quell'io incosciente che gli dona forza



di Laura Gorini

Stare sul set? È come l'inizio di una nuova era

Giovane, bello, bravo e talentuoso. Così si può descrivere, e pure a buona ragione, Stefano Gianino. Attore di successo, ma anche apprezzato modello, lo abbiamo ammirato in Tv nelle serie Vanina e Makari. A livello internazionale è stato impegnato in The White Lotus.

Stefano, modello e attore di successo, quali credi che siano i fili rossi che legano le due professioni?

Direi che in entrambi i settori vi è la centralità della comunicazione. È uno scambio tra artisti e pubblico. Nella moda gli artisti sono rappresentati da stilisti e modelli, nel cinema da registi e attori, ma in entrambi i casi vi è l’esigenza di comunicare.

Il mondo della Moda, così come quello del Cinema, sono spesso criticati ma poi quasi tutti sognano di poterne fare parte. Non è forse una contraddizione per te?

Personalmente non ho mai sognato o desiderato fare il modello, ma si è presentata la possibilità dopo l’uscita della serie tv The White Lotus a cui ho partecipato come attore, quando un brand francese mi ha invitato alla Fashion week di Parigi. Diciamo che è stata un’esperienza che sentivo di dover fare, non perché dovesse essere la mia strada ma perché sapevo che mi avrebbe in qualche modo arricchito come persona.

Un famoso detto recita che non sempre è oro quel che luccica. Tu riesci ancora a notare una differenza nella vita e soprattutto sul lavoro?

Riesco a notare le differenze ma cerco sempre di prendere la parte buona di quell’oro sforzandomi di farlo brillare di più di prima e cercando di dare una nuova forma alla parte cattiva…Non sempre però ci riesco.

A proposito, come è una tua giornata tipo?

Una mia giornata tipo fuori dal set prevede: colazione, grandi momenti di riflessione sul “progress” di carriera. Vedo su Instagram come si muove l’industria del Cinema e cerco di informarmi il più possibile. Mi ritaglio del tempo per fare un po' di sport e fare letture ad alta voce, nonché lunghe telefonate con mio fratello.  Chiamo  i miei genitori, poi vedo  qualche amico e ascolto musica. Poi suono, cucino, scrivo e passo del tempo con la mia compagna ed il mio cane.

Quando sei sul set, che cosa ti manca di più?

In genere sul set ci sto molto bene, non sento la mancanza di qualcosa. E, come l’inizio di ogni nuova avvenuta c’è l’eccitazione, il voler conoscere, apprendere qualcosa di nuovo, a meno che i periodi non siano molto lunghi. In quel caso sento la voglia di tornare a casa a riabbracciare i mie affetti.

Una domanda un po' personale, qual è la persona che chiami per prima quando ricevi un nuovo lavoro?

Quella che ho sentito più vicina a me durante l’attesa.

Oggi a chi ti senti di dire un sincero grazie e perché?

Sicuramente alla mia agente Emanuela per il percorso che stiamo costruendo, per la sua vicinanza e la sua disponibilità.  Grazie anche a  tutte le persone che in cuor loro sanno di essere state importanti per me in questo mio “salto nel vuoto”. Un grazie, infine, pure a me e a quell’io incosciente che mi dà la forza.

Foto di Paolo Stucchi

Fattitaliani

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