MONZA - È nel segno dei prodigi, cioè degli eventi che trascendono l’ordine naturale delle cose e che permettono di restare “in ascolto del presente con altri occhi”, la XII edizione di Monza Visionaria, il festival organizzato dall’associazione culturale Musicamorfosi, in programma da venerdì 3 a domenica 12 maggio nei luoghi più suggestivi e negli angoli meno conosciuti del capoluogo della Brianza: dieci giorni di musica, performance immersive, danze, laboratori, visite visionarie e molto altro, dieci giorni prodigiosi e resi possibili grazie al contributo del Comune di Monza e alla collaborazione con la Reggia di Monza, oltre al fondamentale supporto di una pluralità di partner, sostenitori e sponsor (Fondazione Cariplo, Fondazione Monza e Brianza, Ministero della Cultura, Siae, ProHelvetia, A5, BrianzAcque, I-Jazz, Fondazione Gioventù Musicale d'Italia, Concorso Rina Sala Gallo, Centro Educativo Il Carrobiolo, Associazione culturale San Fruttuoso, Regis, Conservatorio G. Verdi di Milano).
Afferma Arianna Bettin, assessora alla Cultura del
Comune di Monza: «Monza Visionaria mette in connessione diversi luoghi
simbolo della città, dalla Reggia al Teatro Manzoni, guidando i partecipanti in
un viaggio sonoro che supera i confini geografici, delle epoche e dei generi
musicali. Si tratta quindi di un’esperienza completa, sfaccettata e che
valorizza le bellezze e i luoghi di pregio della città, che quindi accogliamo
con grande piacere come Amministrazione, riconoscendone l’importante valore
aggiunto che conferisce alla già ricca offerta culturale che Monza è in grado
di proporre ai propri cittadini e ai visitatori». Le fa eco Saul Beretta,
direttore artistico del festival e mente creativa di Musicamorfosi: «Il
grande jazz nazionale e internazionale, la musica classica e contemporanea, il
format della musica spirituale e quello dei Notturni che quest’anno per la
prima volta raddoppia, invadendo anche gli spazi magici della Reggia. Ecco la
grande miscela di Monza Visionaria, capace di stimolare cultura, socialità e
solidarietà, beni immateriali di valore inestimabile che nutrono le nostre
anime e danno una spinta al senso dello stare insieme di una comunità».
Sarà
la pianista e compositrice cubana Jany McPherson, stella emergente del
panorama internazionale, dotata di uno stile inconfondibile e di un innato
senso ritmico, a inaugurare venerdì 3 maggio, con un doppio set in piano
solo alla Reggia di Monza (ore 19 e 21, Sala degli Specchi, ingresso
10 euro in prevendita; 15 euro alla porta), la nuova edizione del festival
con il suo meraviglioso jazz solare, ispirato al sound del Buena Vista Social
Club: la profonda intensità interpretativa delle
sue ballad e le travolgenti progressioni armoniche e melodiche della sua musica
fanno di Jany McPherson un’artista eccezionale, prodigiosa per l’appunto. I biglietti sono già tutti
esauriti. Prima dei concerti, il
bistrot all’interno della Villa Reale proporrà tre aperitivi pensati come un
omaggio a Cuba: il Savoia (Cubito o drink a scelta e patatine) a 7 euro,
l’Umberto I (Cubito o drink a scelta accompagnato da un piattino di aperitivo
misto) a 15 euro e l’Imperiale (Cubito o drink a scelta, flûte di prosecco e
tagliere reale di accompagnamento) a 20 euro.
Jazz,
ma non solo: come sempre, Monza Visionaria darà spazio anche alla
musica classica, valorizzando le eccellenze del territorio. Tra gli
eventi in agenda spiccano sabato 4 maggio, nella Sala degli Specchi
della Reggia di Monza, la maratona pianistica, in programma dalle ore
10.30 alle 15.30, con la partecipazione dei migliori studenti del Conservatorio
G. Verdi di Milano (in collaborazione con Fondazione Gioventù Musicale e il
Conservatorio stesso) e il doppio concerto con “degustazione pianistica” del maestro
Scipione Sangiovanni (ore 16 e 17.30, ingresso 5 euro). Vincitore di prestigiosi concorsi
nazionali e internazionali, tra cui il Rina Sala Gallo di Monza, Scipione
Sangiovanni è un autentico prodigio degli 88 tasti, in questo caso quelli
del mitico gran coda Tallone n.1 di proprietà di Fondazione Gioventù Musicale e
custodito negli spazi della Reggia di Monza. Su questo meraviglioso strumento
musicale, formidabile macchina sonora, il giovane pianista si cimenterà in un
vasto repertorio solistico, in un originale e fantastico abbinamento
Nel concerto-degustazione delle ore 16 toccherà a Mauro Maestri il racconto di
un pianoforte artigianale classe 1966 che rappresenta una delle grandi
eccellenze italiane. In occasione del secondo concerto, il virtuoso
della tastiera si cimenterà in un vasto repertorio solistico, spaziando da autori quali Johann Sebastian Bach/Ferruccio Busoni (Ciaccona in re
minore BWV 1004), Christoph Willibald Gluck/Giovanni Sgambati (melodia da “Orfeo ed
Euridice”) e Franz Liszt (Réminiscences
de Don Juan) a composizioni per clavicembalo (Jean-Philippe Rameau, Gavotte et six double; Carl Philipp Emanuel Bach, 12 variationen über die Folie
d’Espagne) fino al trovatore provenzale Giraut de Bornelh (Reis
Glorios).
Due
appuntamenti apriranno la giornata di domenica 5 maggio: a partire dalle
ore 10.30 (e fino alle 18.30) si svolgeranno le Visite visionarie,
il mitico format by Musicamorfosi, ai Giardini della Reggia. Indossate le
cuffie wireless, il pubblico potrà perdersi alla scoperta di un luogo magico e
incantato, guidato da un coinvolgente audio (disponibile in italiano e, per la
prima volta, anche in lingua inglese per soddisfare le crescenti richieste dei
visitatori stranieri).
Nella
Sala del Trono, invece, andrà in scena “Betty Boop” (quattro
repliche alle ore 10.30, 11.30, 16 e 17.30; ingresso 6/9 euro), spettacolo basato su una
serie di cartoni animati musicati dal vivo in quattro repliche di puro
divertimento per grandi e piccini, viaggio nell’universo di Betty Boop,
sensuale regina dell’immaginario e diva dell’hot jazz degli anni Trenta del
secolo scorso. A darle voce e corpo,
direttamente dai Concerti del Quirinale, la cantante Simona Severini,
accompagnata da tre musicisti di talento: Gabriele Boggio Ferraris (vibrafono),
Massimiliano Milesi (sax) e Alessandro Rossi (batteria).
Lunedì 6 maggio il
festival si sposterà presso la Chiesa di Santa Maria al Carrobiolo, sede
del concerto sacro della sassofonista tedesca Nicole Johänntgen che,
alla guida di una non convenzionale pocket brass band (completata da Jon Hansen
alla tuba e David Stauffacher alle percussioni), renderà omaggio a Duke Ellington con un’emozionante performance
spirituale (inizio live ore 21, ingresso libero con libera donazione;
prenotazioni suggerita su
www.eventbrite.com/e/concerto-sacro-omaggio-a-duke-ellington-tickets-879521020047).
A
proposito del Duca: si muove tra Ellington e i Beatles il progetto “Wood
Tales” in contrabbasso solo che Jacopo Ferrazza, talento
cristallino della scena nazionale e fresco vincitore di Nuova Generazione Jazz,
presenterà martedì 7 maggio alla Curt Lunga (ore 21, ingresso
libero con libera donazione; prenotazione suggerita sul sito): quello del giovane jazzista laziale è un
dialogo intimo e riservato alla ricerca di ogni singola nota, sfruttando tutte
le venature del suo strumento.
Tre gli
appuntamenti in programma nella giornata di mercoledì 8 maggio: si parte
alle 15.30 con un laboratorio musicale a cura di Alessandro Rossi,
uno dei più eclettici batteristi jazz in circolazione, che incontrerà i ragazzi
del Centro Educativo Carrobiolo, luogo inclusivo ad alta vocazione
sociale della città, si confronterà con loro e suonerà in un workshop aperto a
tutte le abilità, momento conclusivo
del progetto “Ogni luogo è un incontro” di Fondazione Monza e
Brianza. Questa iniziativa (e altre
simili) si propongono di costituire momenti di incontro e occasioni di
socialità e creatività condivisa tra musicisti, educatori, volontari e
ragazzi, semi preziosi da far germogliare.
Poco
dopo, presso la Biblioteca del Carrobiolo, il luogo più antico di Monza,
spazio al concerto (ore 19, ingresso libero con libera donazione) di
Alessandro Rossi e del suo trio (con Michele Bonifati alla chitarra elettrica e
Manuel Caliumi al sax contralto): Heartbeat è un viaggio musicale
in cui non esistono confini stilistici e dove l’interplay tra i tre
strumentisti è continuo. In conclusione di giornata ci sarà la possibilità di
cenare con lo staff di Musicamorfosi e i musicisti Rossi, Bonifati e Caliumi al
ristorante En3 di via Volturno, consolidato punto di ritrovo per
ascoltare musica dal vivo di qualità a Monza: per l’occasione, si esibirà (ore
21.30) l’emergente Østrik quartet feat.
Oliseh Francesco Obiarinze, una delle formazioni selezionate nell’ambito
del progetto “Prodjgi”, iniziativa varata da Musicamorfosi con il
sostegno del Ministero della Cultura e della Siae per promuovere e valorizzare
i giovani talenti del jazz italiano: in programma un omaggio a J.J.
Johnson, considerato da molti il più grande trombonista della storia del
jazz.
Il momento
clou della XII edizione del festival è quello in agenda giovedì 9 maggio
al Teatro Manzoni di Monza con l’evento intitolato “Giovanni
Falzone Three Generations feat. Enrico Rava”: tre generazioni di
trombettisti - rappresentate dal giovane talento Paolo Petrecca, dal
grande maestro Giovanni Falzone e dal nume tutelare Enrico Rava -
daranno vita a un concerto imperdibile, in un dialogo sonoro che sarà anche un
suggestivo passaggio di consegne: in programma composizioni originali di
Falzone e Rava, oltre a una manciata di standard. Se il giovane (e bravissimo)
Paolo Petrecca si è appassionato al jazz grazie agli iconici Miles Davis, Dizzy
Gillespie e Clifford Brown e ha un debole per l’improvvisazione, il vulcanico
Giovanni Falzone è un onnivoro esploratore di suoni ed esperienze musicali,
legato da sincero affetto e profonda ammirazione (ricambiata) ad Enrico Rava,
il più famoso jazzista italiano di sempre, al quale ha dedicato anche una
ballad struggente, intitolata efficacemente “Il poeta del silenzio”. A
condividere il palco con i tre trombettisti ci sarà, in questa produzione
esclusiva di Musicamorfosi, una sezione ritmica giovanissima, formata da Diego
Albini (pianoforte), Enrico Palmieri (contrabbasso) e
Antonio Marmora (batteria). Il concerto inizierà alle ore 21 (ingresso
10 euro in prevendita su www.mailticket.it/manifestazione/PZ38; alla porta 18 euro).
Decisamente stimolante e insolito l’appuntamento di venerdì 10
maggio quando alla Reggia di Monza, negli ambienti che ospitano
alcuni capolavori dell’arte contemporanea, andrà in scena “Rite”,
incontro di architetture sonore, indefinite e contrastanti con la musicista
sarda Zoe Pia (clarinetto, campanacci e launeddas) e lo svedese Mats
Gustafsson (sax baritono e flauto). I due artisti daranno vita a un rito
che sarà una vera e propria frattura della routine quotidiana, sospensione
dell’ordinario, pausa dalla normalità (inizio live ore 21, ingresso 10 euro;
evento realizzato in collaborazione
con Fondazione Musica per Roma; prevendite: https://www.mailticket.it/manifestazione/Y638/rit).
Sabato 11 maggio spazio
alla musica classica con l’Orchestra
da camera Canova, diretta dal maestro Enrico Saverio Pagano, e il tenore
Thomas Hobbs che alla Reggia di Monza si cimenteranno con le “Piccole
serenate notturne”, ovvero la Serenata per tenore, corno e archi
di Benjamin Britten e la Fantasia su un tema di Thomas Tallis di Vaughan
Williams. Alle ore 18.30 è prevista la prova aperta, alle ore 21 il concerto nella Sala degli Specchi.
Contemporaneamente, sabato 11 e domenica 12 maggio dalle 18.30
alle 22 andranno in scena - novità di quest’anno - i Notturni in Reggia,
con postazioni disseminate
di musica live per assaporare l’arte e il design contemporaneo a fare da
cornice in una location che più esclusiva non potrebbe essere, mentre dalle
21.30 fino a mezzanotte gli spettatori si potranno lasciar incantare dalla
magia dei Notturni al Roseto, lo storico e seguitissimo format di
Musicamorfosi a base di spettacoli, performance, balli e maratona musicale che
da sempre caratterizza il gran finale di Monza Visionaria.
Qui il
programma completo, le informazioni e le modalità di prenotazione e di
acquisito dei biglietti della XII edizione del festival: www.monzavisionaria.it