"Tunnel" di Maria Masella: intervista

"Tunnel" di Maria Masella è un'avvincente storia di resilienza e ricerca di giustizia. Attraverso la vita di Lena, una donna vittima di una terribile violenza, il romanzo esplora con intensità e sensibilità i traumi emotivi e la lotta per la guarigione. Ambientato nei caruggi di Genova, questo thriller psicologico tiene il lettore con il fiato sospeso fino all'ultima pagina, offrendo una potente riflessione sulla forza dell'animo umano e sull'importanza del sostegno sociale. Una lettura indimenticabile che lascia il segno.

 

Parliamo dell'importanza del titolo "Tunnel". Qual è il suo significato simbolico nel contesto del romanzo?

MM: Due anni prima Lena è entrata in un tunnel fisico, reale; da quel tunnel non è uscita la stessa donna che era entrata: la voglia di vivere e il suo futuro erano rimasti là. Da quel tunnel aveva anche paura di uscire e di soffrire di nuovo.

Qual è il ruolo della famiglia e degli amici nel processo di guarigione di Lena, e come hai voluto rappresentarlo nel romanzo?

MM: Lena ha soltanto una nonna che neppure la riconosce. Non aveva amici. C’era un uomo con cui faceva sesso, rifiutando ogni coinvolgimento emotivo. Per lei contavano soltanto lavoro e carriera. Decide di lottare per la verità quando comincia ad accettare i sentimenti che inizialmente la spaventano ma poi si rivelavo un sostegno.

C'è stata una scena in particolare che hai trovato difficile da scrivere? Se sì, perché?

MM: Quando scopre che la verità spesso è diversa da come la vorremmo. Dovevo dire e non dire.

Come hai affrontato il processo di ricerca per creare l'ambientazione realistica del romanzo, specialmente riguardo ai dettagli di Genova?

MM: Sono genovese, conosco bene la mia città In quel parcheggio, molti anni fa, lasciavo l’auto!

Qual è stata la parte più gratificante di scrivere "Tunnel" e portare alla luce la storia di Lena?

MM: Sarà una sciocchezza, ma il bel Pietro… Mi piace raccontare uomini attraenti e di carattere.

Quali sono i tuoi prossimi progetti letterari? Hai già in mente quale sarà il tuo prossimo romanzo o hai intenzione di esplorare nuove tematiche?

MM: Dopo Tunnel ho scritto e pubblicato già due noir: “Un caso freddo” e “Sangue dal passato” entrambi per Fratelli Frilli Editori. Sto lavorando un terzo. Nuove tematiche? Mi piacerebbe parlare di come si propaga e si diffonde il male, del resto è tema che affronto spesso nei noir.


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