POP UP THEATRE LIBERO TEATRO IN LIBERA CITTÀ dal 19 marzo al 26 maggio nelle piazze, nelle periferie della Capitale



Un nuovo progetto per la Compagnia Il NaufragarMèDolce. Dopo Agorà Teatro e Musica alle Radici e dopo Urgenze, la Compagnia nota per l’impegno culturale nelle periferie di Roma, ritorna a far parlare di sè con  Pop Up Theatre, libero teatro in libera città.

Dal 19 marzo al 26 maggio trentaquattro eventi, tutti a ingresso libero, animeranno ventiquattro giorni,  nelle piazze, nelle periferie della Capitale.

 

Pop Up Theatre segue la line artistica degli altri progetti firmati da Chiara Casarico, direttrice artistica: prima tra tutti l’integrazione. Per questo tutti gli eventi in programma sono destinati ad un pubblico eterogeneo, proveniente da diverse culture. Un occhio di riguardo anche ai minori e persone in stato di fragilità, nell’ottica dell’inclusione sociale e del riequilibrio territoriale.

Al centro della programmazione ci sono performance itineranti di alto livello artistico, agili, leggere e a zero impatto ambientale, in cui teatro, musica ed arti varie si mescolano per ricreare il senso di una comunità inclusiva, eterogenea e consapevole che si incontra per assistere all’atto artistico.

Bellezza, emozione, partecipazione, comunità, periferia. Sono le prime parole necessarie e salvifiche e a partire dalle si basa l’intero progetto.

“Se il conflitto sociale si esaspera nei periodi di crisi (pandemia, guerre, inflazione crescente, recessione economica), la cultura ha il dovere di ricucire e ricollegare le parti della società, dando a tutti la stessa possibilità di accesso alla bellezza perseguendo l’obiettivo di favorire una “rieducazione emotiva” di cui sentiamo la necessità, soprattutto nelle periferie” afferma Chiara Casarico.

 

Per questo motivo “Pop Up Theatre” esce dai luoghi preposti, come il teatro, per farsi strumento di aggregazione sociale a partire dalla strada, dalla piazza, dal parco, per restituire alla città questi primi nuclei di unione che sono appunto i luoghi all’aperto e coinvolgere attivamente il territorio in cui opera: Municipi IV, V, VII, IX, X, XIV.

 

La fruizione libera dell’atto artistico di qualità, al di fuori dei luoghi preposti, porterà a vivere la città con un maggiore senso di sicurezza, rilassatezza e di cordialità tra le persone, atteggiamento che - negli ultimi anni - sta diventando sempre più raro, soprattutto nelle periferie prescelte.

Oltre all’aggregazione, sarà stimolata la diffusione della Cultura e la riflessione sulla comunità, grazie alla presenza di alcuni contenuti di impegno all’interno delle performance.

Fattitaliani

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