Debutta alla Scala nella ripresa di Die Entführung aus dem Serail (6 rappresentazioni dal 25 febbraio al 10 marzo; ultimi posti disponibili) il trentunenne Direttore principale dell’Opera di Francoforte Thomas Guggeis, già assistente di Daniel Barenboim alla Staatsoper di Berlino e apprezzato anche in città, dove è stato più volte ospite della Sinfonica di Milano.
L’ultima apparizione scaligera del titolo risale al 2017, sul podio Zubin Mehta che aveva battezzato la produzione al Festival di Salisburgo nel 1965 quando aveva 29 anni.Con la presenza
di Guggeis si completa il progetto di valorizzazione delle nuove leve
direttoriali nella Stagione d’opera della Scala, con la compresenza di tre
Maestri tra i 30 e i 40 anni: in questi giorni sono al Piermarini anche Lorenzo
Viotti, 33 anni, impegnato nelle ultime rappresentazioni di Simon Boccanegra
e in tre serate per la Stagione Sinfonica, e il milanese Michele Gamba, anche
lui già assistente di Barenboim a Berlino, che dopo il successo di Médée
prova la ripresa di Madina di Fabio Vacchi (in scena dal 28) ma è
impegnato anche in un concerto da camera con gli strumentisti scaligeri il 25.
Ogni anno la
Scala ripropone uno dei suoi spettacoli storici: quest’anno è la volta del
leggendario allestimento di Die
Entführung aus dem Serail presentato da Giorgio Strehler e dallo
scenografo Luciano Damiani nel 1965 al Festival di Salisburgo con la
direzione di Zubin Mehta e riproposto nello stesso Festival per otto volte e
alla Scala nel 1972, 1978, nel 1994 con Wolfgang Sawallisch e nel 2017 con
Zubin Mehta sul podio. La regia è ripresa da Laura Galmarini con le luci
di Marco Filibeck e i movimenti mimici di Marco Merlini.
Opera (o meglio
Singspiel) pirotecnica e spettacolare, Die
Entführung richiede acrobazie vocali a tutti gli interpreti, a cominciare
dalla protagonista che alla Scala è la
vertiginosa Jessica Pratt, che ha recentemente interpretato Konstanze a
Bilbao, dopo aver ripreso all’Opéra de Wallonie l’impresa di cantare tutte le
parti nei Contes d’Hoffmann. Il suo prossimo impegno in Italia sarà Bianca e
Falliero al Rossini Opera Festival. Belmonte è Daniel Behle, tenore
e compositore che sarà impegnato a fianco di Cecilia Bartoli a
Salisburgo nella Clemenza di Tito diretta da Gianluca Capuano. Jasmine
Delfs è Blonde, Michael Laurenz Pedrillo e Peter Rose Osmin.
La parte recitata di Selim è affidata a Sven-Eric Bechtolf.
Gli incontri nel Ridotto e la
diretta su LaScalaTv
Martedì 20 febbraio alle ore 18 nel Ridotto dei Palchi
Cesare Fertonani conduce l’incontro con ascolti e video “Nel vortice
dell’azione” per la serie Prima delle Prime, organizzata in collaborazione con
gli Amici della Scala.
Un’ora
prima dell’inizio di ogni recita, presso il Ridotto dei Palchi si terrà una
conferenza introduttiva all’opera tenuta da Franco Pulcini.
La rappresentazione del 3 marzo
sarà trasmessa in diretta su LaScalaTv (dalle ore 19.45); come di
consueto, nell’intervallo artisti ed esperti saranno intervistati da Mario
Acampa. Dopo la diretta il
video resterà disponibile on demand fino al 10 marzo 2024.
Il
direttore
Thomas Guggeis ha studiato direzione
d’orchestra nei Conservatori di Monaco e Milano, oltre a laurearsi in meccanica
quantistica. Ha iniziato la carriera alla Staatsoper di Berlino, dove è stato
assistente di Daniel Barenboim e ha attirato su di sé l’attenzione generale con
una sostituzione all’ultimo momento in Salome, per poi assumere la
carica di Kapellmeister all’Opera di Stoccarda dalla Stagione 2018/2019. Dal
2020 è tornato a dirigere a Berlino e dalla Stagione 2023/2024 è Generalmusikdirektor a
Francoforte con un contratto di 5 anni. “Il bello del Ratto” - spiega Guggeis intervistato da
Valentina Crosetto per la Rivista scaligera - “è proprio l’esuberante
arcobaleno sonoro che Mozart cuce addosso all’esile trama: con un anno di tempo
per comporre l’opera la riempie di raffinatezze, cambi di tempo, variazioni,
nonostante l’orchestrazione non sia ancora così elaborata come nella trilogia
dapontiana. Sino a pochi anni fa, era considerato poco più che una ‘operetta’
giovanile, nonostante la maestria con cui si accostano (secondo la tipica
struttura del Singspiel) dialoghi teatralmente gustosi e arie di forma e
contenuto diversissimo”.
Giorgio
Strehler e la Scala
Nella Milano
della ricostruzione, la Scala affidava a un ventiseienne Giorgio Strehler la
regia di una nuova produzione de La
traviata con Margherita Carosio e la direzione di Tullio Serafin. La prima
ebbe luogo il 6 marzo del 1947; il 14 maggio con L’albergo dei poveri di Gorkij si sarebbe inaugurato il Piccolo
Teatro. Opera e prosa, Scala e Piccolo sarebbero stati i due volti di una
rivoluzione teatrale che avrebbe ridisegnato l’identità culturale della città
di Milano collocandola tra le capitali delle scene europee. Alla Scala Strehler
realizza tra il 1947 e il 1990 35 regie di 33 titoli per oltre 480 repliche
complessive. Tra gli autori proposti Cimarosa, Petrassi, Malipiero, Perosi, Ghedini,
Rota, Stravinskij, Weill, Dessau e Wagner ma sopra a tutti Mozart e Verdi. Del
primo Strehler porta in scena Die
Entführung aus dem Serail (da Salisburgo), Le nozze di Figaro (da Parigi) e Don Giovanni (scene di Frigerio, diretto da Muti per l’Inaugurazione
‘87-‘88); del secondo, oltre alla citata Traviata
e al Falstaff diretto da Lorin Maazel
nel 1980 e poi più volte ripreso da Muti, due titoli che hanno fatto la storia
del teatro musicale per la sinergia perfetta tra la regia, la direzione di
Claudio Abbado e interpreti vocali leggendari: Simon Boccanegra (Inaugurazione ‘71-‘72) e Macbeth (Inaugurazione ‘75-‘76).
Luciano
Damiani e la Scala
Tra i maggiori
scenografi del ‘900, Luciano Damiani nasce e studia a Bologna. A Milano debutta
nel 1952 con Il cammino sulle acque
di Orio Vergani al Piccolo Teatro con la regia di Strehler. E con Strehler
realizza per la Scala numerosi spettacoli di riferimento, a partire da Il matrimonio segreto nel 1955 fino a Die Entführung e Macbeth, passando per L’angelo
di fuoco, Mahagonny e Cavalleria rusticana. Alla Scala Daniani
collabora anche con Puecher, Bacchelli, Wallmann, Benois e Ronconi (Don Carlo, 1977). Nel 1984 Damiani firma
la regia di Idomeneo con la direzione
di Gianandrea Gavazzeni. Negli stessi anni la collaborazione con Strehler
prosegue al Piccolo con spettacoli storici come El nost Milan (1955), Vita
di Galileo (1963), Il giardino dei ciliegi (1974), La tempesta (1977).
25, 29 febbraio; 3, 5, 8, 10 marzo 2024
Wolfgang Amadeus Mozart
DIE ENTFÜHRUNG AUS DEM SERAIL
Singspiel in tre atti
Libretto
di Christoph Friedrich Bretzner
rielaborato da Johann Gottlieb Stephanie il Giovane
Produzione Teatro alla Scala
Direttore THOMAS GUGGEIS
Regia
GIORGIO STREHLER
ripresa
da Laura Galmarini
Scene e costumi luciano
damiani
Luci marco filibeck
Movimenti mimici Marco
Merlini
Personaggi e
interpreti
Selim Sven-Eric Bechtolf
Konstanze Jessica
Pratt
Blonde Jasmin Delfs
Belmonte Daniel
Behle
Pedrillo Michael Laurenz
Osmin Peter Rose
Servo muto Marco Merlini
Orchestra e Coro del Teatro alla Scala
Maestro del Coro
Giorgio Martano