Sono oltre 68.000, con una media di più di mille al giorno, i visitatori che da ottobre hanno già varcato le porte di Palazzo Te a Mantova per visitare la mostra Rubens a Palazzo Te. Pittura, trasformazione e libertà, a cura di Raffaella Morselli in collaborazione con Cecilia Paolini.
Forte del successo ottenuto dall’esposizione – parte del progetto Rubens! La nascita di una pittura europea, nata dalla collaborazione con Palazzo Ducale di Mantova e Galleria Borghese di Roma, ed evento conclusivo di Mantova: l’Europa delle città, stagione espositiva 2023 della Fondazione dedicata al tema dell’Europa come patria culturale, custode del valore della libertà – l’istituzione mantovana ne annuncia la proroga fino al 28 gennaio 2024, ottenuta grazie anche alla collaborazione e alla fiducia delle tante realtà museali internazionali coinvolte.
«Il successo della mostra ci ha indotto a chiedere una proroga: resterà quindi aperta fino al 28 gennaio. Un grazie ai visitatori che ci hanno dato fiducia e alla generosità dei prestatori, dal Louvre al Prado, dalla Thyssen alla Barberini, Rubenshuis, Phoebus e molti altri», dichiara il Direttore di Fondazione Palazzo Te, Stefano Baia Curioni.
Rubens a Palazzo Te. Pittura, trasformazione e libertà indaga l’opera del Maestro, protagonista e archetipo assoluto del Barocco che, mescolando Rinascimento e Mito, riesce a elaborare un nuovo linguaggio figurativo né fiammingo né italiano ma, come afferma la curatrice,fiammingaliano o italianingo. L’immaginifica popolazione di divinità e di testi antichi inventati e citati da Giulio Romano a Palazzo Te sono la palestra ideale per il colto Pieter Paul Rubens (Siegen 1577 – Anversa 1640), intellettuale formatosi nelle Fiandre su testi e immagini dai classici latini e greci, che a Mantova trova il luogo perfetto per immergersi nei sogni antichi.
Le 52 opere esposte, di cui 17 di Rubens provenienti da prestigiosi musei internazionali, sono divise in dodici sezioni e sono state scelte in funzione del dialogo che riallacciano con i miti e l’interpretazione che ne diede Giulio Romano, con l’obiettivo di creare una rispondenza tra le opere del Maestro delle Fiandre e i motivi decorativi e iconografici del palazzo. Un percorso che dimostra quanto le suggestioni rinascimentali elaborate negli anni mantovani e italiani siano continuate, evolvendosi, nella pittura matura dell’artista, fino a trasmettersi nella sua eredità intellettuale e artistica.
Il risultato ottenuto dalla mostra si aggiunge a un altro importante traguardo: la concessione in uso di Palazzo Te a favore della Fondazione, approvata dal Comune di Mantova per un periodo di dieci anni da gennaio 2024. Una decisione storica, deliberata dal Consiglio comunale il 30 novembre 2023, che include il Museo di Palazzo Te e le opere della Collezione Gonzaghesca di monete, pesi e misure.
La concessione sottolinea gli obiettivi prioritari condivisi tra il Comune di Mantova e la Fondazione, tra cui migliorare la fruizione e la conservazione del patrimonio, incentivare interventi di restauro, incrementare l'offerta culturale e promuovere la conoscenza del patrimonio attraverso iniziative di comunicazione e educazione.
Rubens a Palazzo Te. Pittura, trasformazione e libertà è promossa dal Comune di Mantova, prodotta e organizzata da Palazzo Te, con il contributo di Fondazione Banca Agricola Mantovana, in collaborazione con Factum Foundation e Phoebus Foundation, con il supporto di Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani, con il supporto tecnico di Aermec e in sinergia con Mantova città d’arte e di cultura.
Allestimento, illuminazione e grafica di Paolo Bertoncini Sabatini
Progetto grafico Francesca Pavese
Catalogo Marsilio Arte
Foto: David Teniers (Il Giovane), Il bagno di Betsabea