Un'odissea di cronaca nera che ha visto coinvolta anche l’FBI, che ha tenuto a lungo con il fiato sospeso le comunità forestali della zona negli Anni 90 e che la Spencer (Miglior Attrice non protagonista per The Help) ha deciso di raccontare per portare alla luce una storia poco nota e che merita attenzione, soprattutto dopo aver scoperto che il colpevole “sarebbe potuto essere catturato decenni prima, se qualcuno avesse ascoltato le donne che avevano sospettato di lui”.
Tutto inizia con la scomparsa della tredicenne Rachanda Pickle, nel 1990. I detective responsabili delle indagini scoprono una lunga scia di donne scomparse e uccise lungo uno stesso, desolato tratto autostradale: la Highway 20 che collega coast to coast Boston a Newport e attraversa il selvaggio Oregon. Qui, per decenni, un assassino ha agito indisturbato e si è nascosto in piena luce. Un documentario avvincente che vede protagonista anche una intraprendente giornalista locale, Noelle Crombie dell’Oregonian, che ha contribuito a portare alla luce gli oscuri segreti del luogo.
Grazie al ruolo di Octavia Spencer come produttrice della serie – e voce narrante della versione originale – il documentario di discovery+ suscita interrogativi toccanti sul ruolo e sulla considerazione di cui godono le donne nella nostra società. Oggi come allora.
“HIGHWAY 20: IL MISTERO DELLE DONNE SCOMPARSE” (3x60’) è prodotto da Orit Entertainment e October Films per Investigation Discovery e discovery+. La prima puntata della serie sarà trasmessa anche su Nove sabato 25 novembre.