Oggi la blogger Giulia Quaranta Provenzano ci propone un’intervista di approfondimento al collezionista di carte da gioco Carlo Cristoforo Ronco, del quale è possibile visionare il profilo Instagram cliccando qui.
Ciao Carlo! Tu sei un collezionista di carte da gioco,
ma innanzitutto vorrei chiederti se ci racconti un po' di te e altresì di com’è
nata tale tua passione. "Ciao
Giulia e un saluto pure a tutti i lettori! Io sono sempre stato un cosiddetto collezionista,
tuttavia da bambino lo ero in piccola scala poiché i “numeri” di ciò che potevo
comprarmi erano ridotti sia data mia paghetta che per via della mancanza di un
mercato online (nel periodo coincidente alla mia infanzia, difatti, non si
usava acquistare su Internet). Quando ero un bimbo, collezionavo i fumetti di Cattivik
e i Pog – ovvero dei dischetti, di cartone o di plastica, con raffigurato sopra
principalmente un cavernicolo …solo in seguito, col passare degli anni, ho
iniziato la mia prima raccolta di carte Pokémon e ad appassionarmi a quelle Magic.
Crescendo, però, mi è stato buttato via tutto per fare spazio ad altra roba ed
è stato proprio allora che ho preso a mettere insieme una mia personale raccolta
di film in copia fisica e di giochi della PlayStation ma anche di Action figure
e di Lego (e, inoltre, di giochi della Nintendo Switch). Ancora
successivamente, nella casa che ho ristrutturato con la mia ragazza, ho deciso
di non “ingombrare” uno spazio eccessivo con oggettivi di varia natura e così
ho optato per qualcosa che occupasse appunto meno spazio possibile… ho quindi venduto
parecchie collezioni e ora mi dedico soltanto alle carte, benché di vari giochi,
che metto in specifici raccoglitori e che ordino secondo il genere di appartenenza.
Ci tengo comunque a precisare che i collezionisti non sono degli accumulatore
in quanto i primi comprano e tengono in modo perfetto ogni oggetto, mentre i
secondi non stanno a guardare e a preservare meticolosamente l’integrità di ogni
minimo dettaglio (faccio notare, ad esempio, che per separare e per infilare con
un senso logico nei raccoglitori – cioè per catalogare – un blocco di cinquecento/mille
carte ci vogliono dalle quattro alle sei ore)".
…dato che le carte da gioco che hai iniziato a
collezionare per prime sono state quelle Pokémon, ti domando in base a che cosa
le hai scelte tra le tante altre in commercio. "Sì, le prime carte che ho iniziato a
collezionare – già da bambino – sono state quelle Pokémon… ma poi mi sono state
buttate via tutte, una prima edizione sprecata! Ecco che quindi, quando (alcuni
anni fa) ho ripreso ad acquistare carte da gioco, l’ho fatto da dove mi sono
(e, anzi, da dove sono stato) interrotto e ho dunque comprato piccoli lotti proprio
di carte miste Pokémon e altresì Magic e di Yu-Gi-Oh!. Ciò che mi ha fatto
“scattate” la voglia di proseguire seriamente a dedicarmi alla mia suddetta
passione è stato l’aver finito l’album di Fantasy Riders, di cui ho apprezzato
l’alta qualità e la notevole cura dei dettagli nella realizzazione di ogni particolare
…da lì ho cominciato ad acquistare in larga scala, a partire dalle card Panini
di Super Mario fino a quelle dei calciatori e di Formula 1".
A proposito dei soggetti delle carte da gioco che più
ti piacciono, so che – tra i tuoi numerosi tatuaggi – ne hai riprodotto sul tuo
corpo uno che ti è particolarmente caro... condividi con i lettori di quale
personaggio si tratta e come mai hai deciso di inciderlo sulla tua pelle? "Ho tutte e due le braccia tatuate, dalla spalla
fino al gomito… i miei tattoo sono di soggetti di vario genere, il primo che mi
sono fatto è stato Ripper Roo di Crash Bandicoot – ma quello inerente le carte Pokémon
è Scyther. Ho voluto avere inciso sulla mia pelle un canguro con la camicia di
forza, che dissemina esplosivi, perché sono del parere che ci voglia una certa
dose di “follia” controllata nella vita (vale a dire che penso che sia bene fare
anche cose fuori dagli schemi). Scyther invece l’ho scelto poiché, fin da quando
ero solamente un bambino, sono sempre stato appassionato di insetti e i miei
preferiti sono proprio le mantidi religiose (e, visto che Scyther è una mantide
umanizzata, da subito mi ha affascinato… inoltre tenendo presente che si evolve
in Scizor, diventando rosso, è il massimo in quanto per l’appunto il rosso è il
mio colore preferito). Per quello che riguarda i miei tatuaggi più in generale,
li ritengo una maniera adatta al mio carattere con cui raccontarmi… io, tramite
il mio corpo, ho piacere di esprimere le mie passioni e i miei interessi (dando
alle persone, senza dover parlare, una “visione” di ciò che fa parte della mia
personalità). Ormai la gente dovrebbe essere aperta di mentalità e non barricarsi
dietro a tanti tabù, tant’è che le cose che si fanno per un ideale o con uno
scopo sarebbe doveroso che fossero rispettate e non invece sentenziarvi sopra sulla
base di preconcetti. Bisognerebbe restare pure ognuno di noi con le proprie
idee, nondimeno non giudicando quelle altrui e in più senza nemmeno avere l’intera
visione e comprensione delle varie situazioni".
Che cosa apprezzi in particolar modo delle carte
Pokémon?
"Considerando che io ho vissuto la
“nascita” delle carte Pokémon e ne ho seguito tutta l’evoluzione, ho visto
quanto la grafica è stata via via migliorata – così come la cura dei dettagli.
Ad oggi, siamo già alla nona generazione (qualche giorno fa, è uscita la nuova
espansione “Scarlatto e Violetto – Paradosso Temporale”…). Tra Foil, Ex, V, VMax,
Vstar, Mega, Reverse, Lucenti, Full Art, TAG Team Power e Teracristal ci sono
un mucchio di tipi di carte che possono essere collezionate, dunque ognuno di
noi può dedicarsi anche soltanto a quelle che più trova interessanti (senza necessariamente
doverle affrontare tutte). Nel mio caso specifico, per massima precisione, ho
creato diversi album e mi sono organizzato con tre dedicati alle carte comuni, uno
per le carte giapponesi, uno per le carte V e per quelle VMax, uno per le carte
Fuoco, uno per le carte Acqua, uno per le carte Erba, uno per la carte Elettro
e per quelle Drago, uno per le carte Psico, uno per le carte Lotta, uno per le
carte Normale, uno per le carte Acciaio e per quelle Buio, uno per le carte con
aiuti e per quelle con strumenti e infine uno per le mie carte preferite Promo,
Full Art e TAG Team …ecco che pertanto, solamente per la mia collezione di
carte Pokémon, ho quindici album specifici che amplio costantemente (comprando appunto
carte o “sbustando” pacchetti nuovi). Ho poi un blocco di Card Cover di
plastica, con chiusura magnetica, dove ho riposto le mie carte di Scyther e di Scizor
e infine ho altresì una valigetta di sole carte gradate".
…alla luce del fatto che hai una valigetta di carte
gradate, ho una curiosità e cioè che cosa ne pensi e quali sono i tuoi progetti
futuri a tal riguardo. "Esatto… ho una valigetta con dentro riposte le
mie carte Pokémon di cui alcune le ho scelte io affinché venissero gradate, altre
invece le ho comprate direttamente (già gradate). Ci tengo a sottolineare che
acquisto sempre e solo ciò che piace a me, indipendentemente da qualsiasi
valutazione affaristica – non mi sono, infatti, mai basato e neanche ho mai curiosato
quale fosse e qual è attualmente la richiesta sul mercato dei soggetti che mi
entusiasmano. Chi è del settore sa che ci sono diverse case di gradazione ma
quella che personalmente preferisco è AiGrading (italiana) …questo non soltanto
per la serietà e per la professionalità di tale casa ma anche per l’applicazione
che AiGrading mette a disposizione dei clienti, permettendomi così di portare sempre
virtualmente in giro con il sottoscritto la mia collezione (posso guardarmela, sul
telefonino, in qualsiasi momento!). Tutte le carte che ho spedito a gradare ad AiGrading
hanno sempre ricevuto il voto che meritavano e quando è successo che due carte hanno
preso il punteggio <<cinque su dieci>> è stato per un mio errore (dunque
è stata una votazione giusta, visto che sul bordo del retro non erano perfette).
A onor del vero, possiedo pure una seconda valigetta nella quale ho racchiuso le
carte di One Piece, Vanguard, di Force of Will, Marvel e di Lorcana. Per chi volesse
intraprendere il mio medesimo progetto, o uno simile, consiglio di selezionare con
attenzione il materiale da inviare a valutazione e di affidarsi a gente seria e
qualificata come lo sono i ragazzi del team di ItaJ Store di Imperia. Io, che
abito a Oneglia, mi reco nell’or detto negozio di Jacopo Privitera (in Via
Giuseppe Berio n. 69) e mi trovo benissimo… affido loro le carte da spedire ad AiGrading
in maniera tale che facciano da tramite per l’operazione, poiché sono competenti.
Per quello che concerne i miei progetti futuri, ho dato recentemente da inviare
a gradare alcune carte di Yu-Gi-Oh! e alcune Magic al fine di ampliare la mia
raccolta di gradate appunto e sicuramente continuerò a farlo (nell’ottica e per
il puro piacere di variare e di avere materiale interessante da aggiungere continuamente
alla mia collezione privata)".
Appassionato collezionista anche delle carte di
Lorcana, che cosa più ti affascina delle immagini di questo gioco Disney? "Lorcana, per me, è stata una sfida
personale… da subito, mi sono posto l’obiettivo di collezionare tutte le carte
base (che sono duecentoquattro) e ciò pur sapendo che erano e sono, ad oggi, uscite
solamente in inglese e che quindi sarebbe stato molto difficile trovare i relativi
box …e si tenga a menta anche che i pochi box di carte che ho comprato avevano
già raggiunto, mesi fa, prezzi folli. Nonostante tutto, dopo il Lucca Comics
& Games 2023, con l'aiuto di ItaJ Store di Imperia – che ringrazio di nuovo
calorosamente visto che l’intero team mi ha seguito dall'inizio alla fine della
raccolta, procurandomi appunto alcuni box introvabili e dandomi una notevole
mano nella ricerca e nel pervenimento delle poche carte mancanti – sono
riuscito a completare l'album. Di questa sopra indicata collezione di carte, trovo
bellissimo il fatto che racchiuda i cartoni della mia infanzia. Le immagini di
Lorcana sono super curate e mi fanno ricordare quando guardavo le videocassette
Disney, degli Anni '90, con il videoregistratore… senza alcun dubbio, le due
carte che preferisco sono quella di Timon che mangia gli insetti sulla foglia (del
film d’animazione “Il re leone”) e quella delle scope che portano in giro secchi
pieni di acqua (del disegno animato “Fantasia”)".
Pensi che vi siano alcune collezioni di carte destinate
a permanere e/o a diventare un cosiddetto bene di valore oppure no? "Io colleziono per hobby, indi per cui prendo in
considerazione l’acquisto solo di quello che davvero mi piace e tendo a fare appunto
acquisti in nome d’un gusto personale. In passato, sino a poco tempo fa, non
esistevano gli store di carte e pertanto non è facile determinare cosa (e se
qualcosa) varrà in futuro… c’è però da dire che, soprattutto inerentemente le
carte Pokémon, vi è dietro un vero e proprio mercato che consta di continui rialzi
e ribassi come in Borsa (quindi, se uno volesse, tutto ciò si potrebbe farlo
diventare tranquillamente una fonte di guadagno). Per quello che riguarda proprio
i Pokémon, compro i pacchetti per “sbustarli”con la speranza di scoprirvi dentro
qualcosa di bello… ma se c’è una carta che mi piace e non la trovo nei
pacchetti, vado in negozio e la acquisto lì. Sono sempre in cerca di cose che non
ho mai visto, conseguentemente giro negli esercizi e contatto regolarmente persone
nuove per vedere se hanno materiale particolare da aggiungere a quanto già ho
scovato".
Prima di salutarci, avendo scoperto che esistono delle
aste online nelle quali è possibile aggiudicarsi alcune carte Pokémon e non
solo su codeste creature immaginarie, mi piacerebbe che ce ne parlassi. "Le aste online, in live, per me sono
un divertimento e ciò non tanto per aggiudicarmi una certa carta al prezzo più
basso ma per essere quello che se l'è vista assegnare prima di tutti. Le aste
che seguo io durano anche tre/quattro ore, tuttavia vengono concessi solamente
pochi minuti per ottenere il soggetto a cui si ambisce… magari in una serata ti
passano davanti quaranta/sessanta carte e, nondimeno, ritengo che sia bene
valutare sempre cosa si compra. C’è da dire infine che le carte possono essere
battute con riserva (cioè, se l’ultima offerta non raggiunge il minimo stabilito
dal venditore, la carta non viene venduta) o libere (e, in tal caso, si fa
tutto più interessante perché – qualora nessuno controbatta – si possono
acquistare carte veramente a poco prezzo). Diciamo che, per il sottoscritto, le
aste sono semplicemente un modo divertente di passare una serata diversa dalle
altre (seppure, di solito, non acquisto alcunché)".