In Puglia è sempre festa a tavola grazie ai sapori autentici, con la variante paese che vai, ricetta tipica che trovi. Così le antiche usanze si rinnovano e si reinventano con creatività, proiettandosi verso un futuro sostenibile.
E sempre più aziende scelgono in maniera
volontaria di dotarsi del Bilancio di Sostenibilità, uno strumento che ha un
doppio fine: un maggiore controllo di gestione e una comunicazione efficace.
L’analisi non si
concentra infatti soltanto sui processi diretti interni, ma cambia la
prospettiva considerando un raggio più ampio di stakeholder come ad esempio
clienti, fornitori, dipendenti, comunità locale e ambiente in senso generale.
Inoltre il Bilancio di
Sostenibilità negli ultimi anni sta diventando un indice di affidabilità e
serietà, di governance e di coscienza circa i temi di maggior attualità.
Sempre più aziende, non
a caso, investono nel Bilancio di Sostenibilità anche in termini di
valorizzazione della propria immagine e posizione sul mercato.
La cultura
enogastronomica rappresenta una delle principali leve di sviluppo della Puglia,
ma deve stare al passo coi tempi.
Motivo per cui, il
senatore Piero Liuzzi, ex sindaco ed ideatore della manifestazione, ha pensato
bene di invitare il professor Francesco Lenoci, economista, per dare inizio
alla sagra enogastronomica “Bacco nelle Gnostre” a Noci, nella sua ventesima
edizione, che ha riaperto i battenti dopo l’interruzione per covid, con oltre
centomila presenze.
Così aveva
annunciato la sua presenza il senatore: “Accoglienza cordialissima e dialoghi
stimolanti. Sempre così gli incontri nello studio milanese del chiarissimo
prof. Lenoci. Al quinto piano del grattacielo conosciuto come Terrazza Martini,
in Piazza Diaz, praticamente ‘in Duomo’ come dicono da queste parti, il Nostro
elargisce generosamente idee e proposte. L’occhio sempre puntato all’economia
pugliese, alle eccellenze regionali. Sarà a Noci, nella Murgia dei Trulli in
occasione di Bacco nelle Gnostre, per una conversazione sull’importanza di
dotarsi del Bilancio di Sostenibilità. Raccomandato agli attori della filiera
agroalimentare! E non solo”.
Quindi,
in questa edizione di “Bacco nelle Gnostre” si è andato “oltre” la Sagra più
famosa del Sud Italia in materia di vino e gastronomia. Ciò grazie, alla
Conferenza che il professor Francesco Lenoci ha tenuto, dal titolo “VINO OLIO
FORMAGGIO E PANE: BILANCI DI SOSTENIBILITÀ”.
“Il tema è di assoluta attualità in quanto viviamo in un periodo in cui la materia della sostenibilità è sempre più sentita dagli stakeholder. Da ciò discende la necessità che un numero sempre maggiore di imprese si abiliti a una comunicazione non finanziaria ben fatta, vale a dire a una comunicazione che parli in maniera adeguata della strategia dell’impresa, di come l’impresa fa innovazione e sviluppo sostenibile, massimizza le opportunità sociali e relazionali, minimizza o gestisce i rischi energetici, idrici, climatici, nonché quelli legati alla gestione dei rifiuti” ha riferito il professor Lenoci.
Francesco
Lenoci, quando non fa lezione all’Università, o non lavora nel suo studio, “fa
attività di sviluppo”, incontrando in Puglia, al Vinitaly di Verona, al Cibus
di Parma, al TuttoFood di Milano, alla Bit di Milano, alla Milano Fashion Week,
a BookCity Milano, al Salone del Mobile di Milano, a Olio Officina di Milano,
al Due Mari Winefest di Taranto, al Pitti Immagine Uomo di Firenze, al Wine in
Venice, al Taste Firenze....produttori di salumi, maestri frantoiani,
panificatori dalla storia decennale, titolari di caseifici e di masserie,
produttori di vini, artisti della ceramica, stilisti. E li racconta con
sapienza mediante storie di creazione di valore, che emozionano e appassionano.
In conclusione, il
Bilancio di Sostenibilità, qualifica in maniera
precisa e puntuale le imprese che volontariamente lo scelgono come strumento
di trasparenza, controllo interno, gestione e responsabilità, anche
nei confronti dell’utilizzo efficiente delle risorse e delle emissioni, gli
aspetti energetici sono fondamentali.
È
un documento che ha lo scopo di rendicontare a una pluralità di
soggetti i risultati economici, sociali e ambientali generati dall’azienda
nello svolgimento delle proprie attività, anche con lo scopo di porsi
degli obiettivi e di raggiungerli, comunicandoli.
Un
documento guidato dai principi di responsabilità e trasparenza,
un’analisi degli impatti (sia positivi che negativi) che l’attività
quotidiana può avere sul contesto che la circonda, sia in termini di ambiente
che di persone e relazioni.
Così
come l’azionista deve essere informato sui potenziali margini di profitto, i
dipendenti devono essere a conoscenza di tutte le opportunità che possono
cogliere nel loro percorso lavorativo, la popolazione locale deve essere
consapevole dell’impatto delle fabbriche sul territorio, i fornitori devono
sapere in che modo la materia prima viene trattata e i rivenditori hanno il
diritto di conoscere le condizioni di lavoro interne all’azienda.
Vito
Piepoli