Dal 27 ottobre 2023 sarà disponibile il nuovo album dei Bright Magus “Jungle Corner”, dal quale è estratto l'omonimo singolo.
“Jungle Corner”, il brano che da il titolo al
disco, è un flusso ritmico orizzontale con un un sapore afro-beat e funk sul
quale si aprono temi di tromba dalle suggestioni jazz-mediterranee. Il nucleo
centrale del brano nasce da una cellula primordiale di basso e batteria in
stile On The Corner.E’ il pezzo più percussivo dell’album, il dialogo
tra batteria, claps, bongos e cow bells danno un sapore dalle forti tinte
esotiche e solari.
“Jungle Corner” è un album in cui jazz, funk,
rock, avant e psichedelia si fondono in un sound fluido guidato e spinto dalle cinque
eccezionali personalità che interagiscono tra improvvisazione e scritture
originali dentro e fuori l’estetica di tale nume tutelare.
Il disco contiene 6 brani inediti registrati in
presa diretta, liberi da strutture rigorose e durate prestabilite.
L’ispirazione al lavoro di figure come Teo
Macero e Bill Laswell fa si che Calella/Rescigno attraverso un lavoro di
editing e post produzione sintetizzino l’attuale forma dell'album.
Commentano gli artisti
sul nuovo progetto: “L’idea primordiale è partita al Diabolicus
Studio, il piccolo studio che è il quartier generale di Giovanni Calella e
Leziero Rescigno, dove sono nati vari progetti e collaborazioni. Il grande
amore per l improvvisazione e le sonorità tipiche di Davis di quegli anni hanno
spinto appunto Giovanni e Leziero a immaginare un tributo, non tanto in termini
di rifacimenti e cover di Davis, ma un’impulso a creare quelle atmosfere
ispirandosi a quello che i musicisti di Miles facevano in quella circostanza.
Dopo questa breve teorizzazione del progetto, sono stati contattati in ordine:
Alberto che ha subito sposato l'idea, essendo pure lui grande appassionato di
quel periodo, successivamente Mauro e infine Gianni alla tromba, tutti
innamorati e profondamente conoscitori proprio di quei dischi.”
Aggiunge Giovanni Calella: “Ci siamo visti per un primo incontro, ma senza nessuna aspettativa…
alcuni di noi avevano suonato insieme e altri si erano intrecciati e comunque
noi cinque insieme non avevamo mai suonato. Dopo aver chiacchierato per quasi
un'ora di Davis e della sua enorme discografia, della sua vita e di che sound
avevano i suoi musicisti abbiamo iniziato a suonare nello studiolo di Gianni
che successivamente è stato chiamato Selim Studio. Il nome della Band è uscito
spontaneo ad Alberto che ha detto: chiamiamoci ‘Bright Magus!’ Oltre a noi
cinque c’era Tullio Treffiletti, nostra mascotte e uomo fondamentale nella band
che senza dirci nulla aveva registrato le due e oltre ore di improvvisazione radicale…. E’ stato
fondamentale perché alla fine della jam oltre all'entusiasmo che si percepiva
abbiamo potuto ascoltare quello che era venuto fuori…. Siamo rimasti sconvolti
perché c'erano già delle parti stupende e sembrava che suonassimo insieme da
tempo, avevamo captato i ruoli e tutto e’stato naturale. Quindi abbiamo deciso
di andare avanti... Abbiamo voluto sperimentare prima dal vivo e cosi abbiamo
fatto 6/7 concerti nell'area milanese. La risposta da parte del pubblico è
stata positiva, quindi il passaggio successivo è stato pensare ad una incisione.
Così a fine maggio abbiamo catturato delle improvvisazioni e abbiamo
formalizzato dei temi che Mauro aveva composto per questo progetto. Io e
Leziero ci siamo occupati della produzione artistica, quindi dei tagli, di
organizzare alcune stesure per farle entrare nel vinile, e del mix finale.”
TRACK LIST:
·
SELIM/MILES
·
JUNGLE
CORNER
·
INTERLUDE
·
LULLABY
FOR MY FATHER
·
A-WAY
· LONG LEGS
LINE UP:
Mauro
Tre: Piano Rhodes, Organo
Alberto
Turra: Chitarra Elettrica
Gianni
Sansone: Tromba, Percussioni
Giovanni
Calella: Basso Elettrico, MS20
Leziero
Rescigno: Batteria, Percussioni
Biografia
Bright Magus è un quintetto
strumentale che nasce sotto l’ascendente del metafisico periodo elettrico di
Miles Davis:
Giovanni Calella e Leziero
Rescigno condividono da sempre una passione viscerale e magica per Miles.
Spesso hanno immaginato di concepire musica ispirata al suo periodo più
eclettico e psichedelico, quello delle registrazioni per la Columbia dal 1969
al 1975.
Album come “In a Silent Way”,
“Bitches Brew”, “A tribute to Jack Johnson”, “On the corner”, “Big Fun” li
hanno fatti immergere in uno degli esperimenti più affascinanti che Davis abbia
generato nella sua lunga e prolifica carriera. Parliamo di musica difficilmente
inquadrabile in un genere, in questi capolavori si respira la contemporaneità
di quel periodo storico, si ridefiniscono i confini tra le contaminazioni, si
allarga lo spettro visibile in un sound multicolore. Jazz elettrico, Funk,
Psichedelia, Rock, Afrobeat, Ambient, trascinano in qualcosa di assolutamente
inedito, misterioso e a volte furioso.
Appena un anno fa Giovanni e Leziero si sono fatti coraggio e hanno dato il via al reclutamento dei musicisti che dovevano avere la giusta attitude e conoscenza. Il chitarrista Alberto Turra è stato il primo ad essere interessato al progetto, poi sono arrivati Mauro Tre Pianista/Tastierista e Gianni Sansone alla Tromba. Tutti sedotti da Miles e innamorati di quel periodo magico. Dopo alcune session di improvvisazione radicale, i cinque musicisti si sono resi conto che certe suggestioni sonore sono arrivate senza particolari difficoltà, tutti conoscevano la materia prima e si sono divertiti a rimescolarla liberamente, mantenendo intatte le loro personali caratteristiche espressive e creative. Prima di realizzare il primo album "Jungle Corner", la band ha fatto qualche live per amalgamare l'insieme delle idee venute fuori durante le impro registrate da Tullio Treffiletti nell'home studio del trombettista (poi battezzato Selim Studio). Il pubblico ha reagito benissimo ed è stato un segnale per capire che stavano andando nella giusta direzione. Qualche mese dopo presso l'Isola Studio nello spazio di Manuel Agnelli e con l'aiuto del bravissimo Guido Andreani, i Bright Magus hanno registrato in tre giorni di presa diretta tutto il materiale che nel frattempo si era arricchito di temi melodici più strutturati e stesure meno casuali. In questo è stato molto importante l'apporto di Mauro. La finalizzazione dell'album è stata poi gestita da Giovanni Calella e Leziero Rescigno nel loro piccolo "Diabolicus Studio" dove hanno curato editing, post produzione, mixing.
Ospite nel disco in due brani, al
flauto traverso e al clarinetto Enrico Gabrielle dei Calibro 35.