“Come un fiore” non è solo un cortometraggio, è un manifesto di amore ed accettazione.
Dieci donne, di differenti età ed etnie, sono le portavoce di questo messaggio che vuole far comprendere allo spettatore che ogni corpo merita di essere amato e rispettato.
L’idea nasce da un incontro avuto da Benedicta Boccoli (foto di Virginia Bettoja) in giovane età durante una vacanza estiva. La donna che conobbe era più grande di lei e portava sul petto i segni evidenti di una mastectomia, ma, invece che nascondere le sue cicatrici, la donna, aveva l’abitudine di abbellirle con dei fiori colorati. Questo gesto è rimasto negli anni impresso nella memoria di Benedicta come sinonimo, non solo di grande forza, ma anche di accettazione verso il proprio corpo.
Non importa come uno sia fisicamente, troveremo sempre dei difetti, dobbiamo iniziare ad avere una storia d’amore con il nostro corpo. “Mi amo e voglio il meglio per me stessa!”.