Forse scrivo per sfogarmi, molto vorrei farlo per trasmettere la Storia, quella che non può essere cambiata perché vissuta, ma che viene invece raccontata in forma distorta anche nelle scuole di Gaza ed in Cisgiordania. Per coloro che mi hanno già letto nel tempo, sembrerò in gran parte arteriosclerotico, ma a quanto pare, risulta difficile far capire la realtà delle cose.
Anzitutto parliamo di Gaza e Cisgiordania, ossia di due
territori che vennero si conquistati da Israele dopo la Guerra dei 6 Giorni, ma
che prima erano terre egiziane o giordane e che non vennero richieste indietro,
quando i due stati firmarono la pace con Israele. Vennero lasciate alla mercé
dei terroristi di allora o delle figure riconosciute come grandi condottieri, da
gran parte dei sudditi del petrolio. Da allora è cambiato ben poco e quando
Israele viene attaccata si tratta di terroristi, quando si difende, diventano
poveri martiri palestinesi, vittime dello Stato invasore. In quelli che vengono
spesso chiamati territori occupati, viene insegnato alle nuove generazioni, ad
odiare l’Ebreo ed a crescere con una cattiveria pronta ad esplodere dopo aver
maturato anni di lavaggio del cervello. Nulla di diverso rispetto alle scuole
del Terzo Reich o del Regno d’Italia dopo le Leggi del 38. Lo dimostrano i
Fatti appena accaduti nel territorio israeliano, dove appaiono video e foto di
bambini imprigionati nelle gabbie, uno di pochi anni accerchiato da coetanei o
bimbi più grandi, che gli urlano frasi come “Giudeo…” e lascio immaginare,
donne spogliate e mostrate come trofei. Fosse comuni, bambini ed invalidi
deportati, donne ammazzate… solo perché nati ebrei.
Per una volta il mondo occidentale sembra compatto al fianco
di quello dello Stato Ebraico, dove sotto lo stesso passaporto vivono arabi mussulmani
– spesso cugini di coloro che non hanno voluto far parte di Israele -,
cristiani, agnostici, gay o etero, bianchi, neri, gialli e rossi, terrestri e
marziani, tutti sotto la stessa legge, gli stessi diritti, fra i quali quello
di morire con l’esplosione di uno dei 5000 missili iraniani.
Secondo qualche fonte di informazione, alcuni dei villaggi
occupati da Hamas vengono definiti “insediamenti” e non lo sono di certo…. Ma
credo che si tratti solo di incomprensione nella mente di chi scrive: (un morbo
definito anche “Ignoranza” che colpisce molti addetti all’informazione
ultraveloce. Malattia che invece si propaga quando vengono citati i “Campi
profughi”, ossia quei villaggi creati dalla gente in fuga nelle guerre del
secolo scorso e che adesso sono diventate delle metropoli, dove le autorità
locali ed autodeterminate – note come ANP, Hamas, già OLP od altri -, hanno
dall’inizio preferito non investire i miliardi di dollari ricevuti anno dopo
anno dal resto del mondo, in fognature od in altri beni essenziali, ma in armi
di ogni ordine e grado, a quanto pare essenziali per lo sviluppo della loro
inciviltà.
Certo, quando i romani invadevano e sottomettevano, cambiavano
e romanizzavano i territori conquistati…. I filistei con Golia, poi i fedeli e
gli infedeli, altri fedeli ed altri infedeli, tutti pronti per conquistare le
terre bibliche. Poi vennero i tempi dei romani con la voce “Palestina” che
comprendeva un vasto territorio del Medioriente, infine fra una crociata e
l’altra arrivò l’Impero Ottomano fino alla Grande Guerra. Nacque poi il
protettorato inglese e la creazione, come dico spesso, della Filarmonica
Palestinese creata il 26 dicembre 1936 da Toscanini in gran parte composta da
musicisti del luogo ma di religione ebraica. Venne anche la Brigata Palestinese
che liberò l’Italia nell’esercito inglese. Tra di loro non c’erano gli Abu
Mazen, gli Arafat, come non c’era quella sinistra estrema che ne vilipenda la
bandiera ad ogni 25 aprile: c’erano solo degli ebrei nati nel protettorato
definito “Palestinese” dalla dichiarazione Balfour.
Non c’erano i palestinesi a rifiutare la decisione di due
popoli, due nazioni: c’erano solo degli arabi figli di quel gran mufti di
Gerusalemme che trascorreva del tempo con l’amico Adolfo Hitler. Suo nipote, tale
Yasser Arafat, non si comportò in modo molto diverso negli attentati e nella
strage di Monaco. I suoi seguaci, pur sapendo utilizzare le armi fornite
dall’Iran, sono portatori sani solo di quelle atrocità che farebbero sembrare
moderni gli uomini delle caverne.
Ora si parla di guerra… normalmente uno stato entra in
guerra contro un altro e forse per questo il Papa ha detto oggi “Cessino le
armi in Israele e Palestina”, ma – me ne scuso con Papa Francesco -, non credo
che Gaza sia per ora la Palestina ed a dir il vero non lo è neanche la
Cisgiordania, nonostante l’Organizzazione delle Nazioni – arabe – Unite ne
abbia da tempo accettato la presenza. Mi chiedo anche quanti dovrebbero essere
gli stati palestinesi, visto che tra Gaza e la Cisgiordania (Egitto e
Giordania) c’è dal 1948 Israele.
Visto che il “muro del pianto” è stato riconosciuto
dall’Unesco come muro arabo mussulmano, non mi stupirei se presto, il rabbino
Gesù Cristo verrà storicamente posto come muezzin, nato e morto mussulmano.
Attenzione quando gli errori della storia diventano la
cultura di popoli e stati.
Ultima cosa invito a riflettere su due dei motivi per i
quali lo stato Arabo di Palestina (o chiamatelo come vorrete) non è stato
ancora creato:
-
anzitutto agli arabi non andava bene la creazione
di uno stato “Ebraico” ed accettarne uno arabo avrebbe significato
automaticamente riconoscere il primo;
-
se Israele venisse attaccato da uno Stato, non
dovrebbe più lanciare bigliettini con la scritta “stiamo per attaccare le rampe
lanciamissili”, sebbene protette dagli umani e Netanyahu – che dico
pubblicamente non goda delle mie simpatie – non avrebbe dovuto avvertire i
Palestinesi a lasciare Gaza perché sarebbero state colpite le postazioni di
Hamas. Con questa importantissima frase, Israele ha ancora una volta fatto
capire che non è mai stata in guerra contro un popolo (si definisca palestinese
o come vuole), bensì contro dei terroristi, siano Hamas, Hezbollah, o altri. Se
fosse uno stato confinante, Lo si sarebbe attaccato tout court senza tentare di
salvarne gli abitanti.
I veri nemici dei “Palestinesi” sono gli arabi. Non chiamate
quel che i filistei stanno facendo, delle bestialità: offendereste gli animali
Alan Davìd Baumann