«Il malessere adolescenziale va identificato come una condizione di fragilità dei ragazzi, costituita da disregolazione emotiva e cognitiva, mancanza di limiti e confini, non accettazione delle trasformazioni del corpo, fuga nel mondo virtuale, relazioni con una competenza genitoriale omissiva.» (Giovanna Perricone)
Una buona lente di ingrandimento
gestita con metodo, un progetto
bussola e una Rosa dei Venti per
rileggere fatti e misfatti, reati che coinvolgono adolescenti e giovani adulti.
Questo
l’unico possibile orientamento che la Garante
dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza del Comune di Palermo, Prof.ssa Giovanna Perricone, ritiene si
debba perseguire per intervenire in una logica di prevenzione, cura e
riabilitazione, che consenta una presa in carico efficace della condizione
degli adolescenti e dei giovani adulti della città di Palermo.
La
Garante, infatti, unendosi al coro di condanna e denuncia della viltà, degli
oltraggiosi atti criminali messi in campo da minori e giovani adulti, sottolinea però come non si possa
prescindere dallo spostare l’obiettivo verso la vera emergenza costituita dal
malessere adolescenziale e non da queste condotte/reati che sono
epifenomeni oltre che sintomi da perseguire senza se e senza ma, senza
giustificazioni di sorta, neanche quelle relative al degrado sociale.
È
importante sottolineare che il malessere
adolescenziale va identificato come una condizione di fragilità dei
ragazzi, costituita da disregolazione
emotiva e cognitiva, mancanza di
limiti e confini, non accettazione delle trasformazioni del corpo, fuga nel mondo virtuale, relazioni con
una competenza genitoriale omissiva;
questa fragilità diventa l’humus che può portare ad un rischio di
vulnerabilità, con lo sviluppo di psicopatologie, dipendenze, forme critiche di
ritiro sociale, violenza con mancanza di riconoscimento della dignità
dell’altro, fuga nel mondo virtuale, senso del possesso estremo nella relazione
con l’altro.
La
Garante, pur plaudendo ad eventuali tavoli ritiene che, intanto, questi debbano
consentire di inquadrare la vera natura
dell’emergenza, inquadramento che costituisce
un’ineludibile lente di ingrandimento
funzionale alle
reti di riferimento dei tavoli per evitare la messa in campo di azioni senza univocità,
definendo, invece, un progetto bussola (progetto pro-minori)
con visione e metodo univoci, pur nella specificità dei soggetti istituzionali
coinvolti. Questo progetto deve però essere attraversato da un monitoraggio rigoroso e articolato condotto
da veri esperti, che consenta di individuare quali azioni possono diventare
Buone Pratiche da “portare a regime”. Si tratta di un progetto che, attraverso le azioni di prevenzione, di riparazione del danno, di riabilitazione,
possa promuovere negli adolescenti una Rosa
dei Venti (consapevolezza,
orientamento, autoregolazione, etc.) che li metta nelle condizioni di
attraversare le cause del malessere ricomponendo quelle rotture evolutive e quindi quell’incapacità di gestire le
difficoltà, accettare trasformazioni e cambiamenti verso l’età adulta.
Contestualmente
un progetto che individui azioni coerentemente collegate tra loro e con quelle
rivolte agli adolescenti, che prendano
in carico la condizione della competenza genitoriale, l’insufficienza delle politiche a favore di
minori e adolescenti, la stesura dei bandi e l’investimento di risorse
economiche.
In
tal senso e secondo questa visione, il
Garante ha promosso tra le altre iniziative, alcune azioni concentriche, quali la promozione di Centri di Orientamento alla Vita nelle 8
Circoscrizioni della città, rivolte agli adolescenti, per un supporto a gestire le criticità e difficoltà
della quotidianità, costituendo così anche un “filtro” rispetto al carico dei
Servizi, a cui inviare solo chi ha veramente bisogno di un intervento di questi
e supportarne l’invio.
Tra
le azioni concentriche la formazione
degli operatori dei Servizi alla gestione della tecnica
del Child Neglect Assessment (tecnica
validata dalla Società Italiana di Psicologia Pediatrica) per sostenere la competenza genitoriale omissiva e
ancora un’intervista rivolta a studenti
di scuole secondarie di secondo grado rappresentative delle otto circoscrizioni, sulla
rappresentazione delle forme estreme di
ritiro sociale (dal 5/10/2023), una giornata dedicata alla presa in carico
del malessere giovanile (11/10/2023).
Non
ultima tra le considerazioni della Garante, la condivisione con l’Autorità
Garante Nazionale, Carla
Garlatti, dell’insufficienza relativa all’inasprimento delle pene previste
dal decreto “baby gang”; nel senso che la prof.ssa Perricone rivendica con
estrema categoricità l’esigenza che la città si dia un progetto minori
(Progetto Pro-minori) chiaro, univoco che ad oggi non si vede neanche nei
tavoli istituzionali.
A tal proposito
la Garante Giovanna Perricone dichiara: «Dov’è la Lente di ingrandimento sul
malessere degli adolescenti? Dov’è il progetto Bussola? E dov’è la Rosa dei
venti con cui gli adolescenti possano attraversare la criticità della loro
quotidianità? – continua Giovanna
Perricone - La visione e l'impulso al
Governo che il Sindaco Roberto Lagalla
sta promuovendo diventa, però, la condizione
di garanzia pe trovare risposte positive a tali domande. Alla conclamata
capacità di amministratore del Sindaco, alla sua lungimiranza dell'azione e
ancor prima alla saggezza della valutazione, io, in qualità di Garante della
Città di Palermo mi affido e, ritengo, si debba affidare la nostra comunità
cittadina perché Palermo abbia il suo “Progetto pro-minori”. Forza Sindaco, che
Lei possa essere ancora una volta un nocchiero al timone anche di questa ardua
impresa che vede sotto i riflettori nazionali e internazionali gli adolescenti
della nostra bellissima città».
https://garanteinfanzia.comune.palermo.it