la Folgore di Atena, un gruppo di ricercatrici esaltano i territori rurali siciliani legati all’archeologia e alle voci delle donne

 


Era marzo quando nasceva la Folgore di Atena dall’idea di un viaggio da nord a sud, una voce narrante femminile che percorre vie poco battute. Il progetto si concretizza come una residenza per artiste donne, che non solo dà voce a un territorio ma anche sottolinea la possibilità inedita di un progetto tutto al femminile.

Le compagne di viaggio sono Lara Lisa Coppola (Marsiglia), Arianna Marcolin (Venezia), Mara Jvonne Raia (Ravanusa), Stephanie Sant (Malta). Tra questa giovani artiste si è creato un equilibrio di complementarietà, fatto di lingue e modalità espressive diverse. Hanno composto un programma concentrando l’interesse sull’esplorazione dei siti di Statio Philosophiana, Morgantina, Museo di Aidone, Cala Paradiso, Muos e Sigonella, Licata, Piazza Armerina, Villa Romana del Casale, e naturalmente la Città di Mazzarino con la guida del sindaco Marino e l’assessore D’Alessi, che hanno fatto visita alle artiste presso il campo base e hanno messo a disposizione del progetto il patrocinio del comune.

Dichiara a tal proposito l’arista Arianna Marcolin: «Il punto focale di questo primo capitolo era comprendere la cultura e i paesaggi delle aree interne e meno accessibili, metterli in relazione con tutto ciò che per noi era consueto e porre in discussione le idee che fino a quel momento avevamo. Mi riferisco non solo a un aspetto culturale ma anche alle necessità quotidiane che, quando si vive in tenda senza elettricità e si attinge l’acqua da una cisterna con le taniche, sono ovviamente soddisfatte diversamente. Ci siamo poste in una posizione di scomodità ricercata, che ha innescato riflessioni e pensieri che in una camera d’hotel non sarebbero emersi.  Attraverso una traduzione poetica dei contenuti raccolti dai nostri sopralluoghi sul territorio, abbiamo presentato le prime suggestioni il 6 agosto, a Palazzo Tortorici, coinvolgendo Farm Cultural Park e Andrea Bartoli. La nostra è una ricerca poetica, che raccoglie immagini, suoni, odori, storie della gente locale e li restituisce trasformati dal nostro sguardo, umano e singolare. La funzione dei testi che andremo a comporre avrà una valenza spirituale ed evocativa e ci auguriamo che possa risvegliare le coscienze delle persone, innescando in loro il desiderio di riscoprire il contatto con la terra, e con loro stessi.»

la Folgore di Atena tornerà a Mazzarino in ottobre e durante la prossima sessione proseguirà le interviste con i cittadini e gli intellettuali locali, raccogliendo testimonianze e dando voce alle realtà presenti.

Le artiste del progetto tengono a precisare che: “Noi intendiamo l’arte come voce che ci si porta dentro per sviluppare un proprio immaginario e una propria identità, per comprendere quali siano le necessità di ognuno, a prescindere dai condizionamenti sociali. La responsabilità dell’artista e dell’intellettuale sta nell’arricchire il tessuto culturale e sviluppare un pensiero critico e indipendente, coinvolgendo in primo luogo i giovani: menti emergenti superstiti dal confinamento covid e dalla smaterializzazione della rivoluzione digitale.»

LINK DI RIFERIMENTO: Per maggiori informazioni oppure prendere parte al progetto scrivi a lafolgorepress@gmail.com

 

Fattitaliani

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