Ulisse, Piero Angela: puntata speciale a un anno dalla morte



ROMA – Moriva un anno fa, a 93 anni, l’amato giornalista e divulgatore scientifico Piero Angela.

La Rai gli dedica una programmazione speciale e, stasera, una puntata speciale di Ulisse, il piacere della scoperta: Piero Angela – Un viaggio lungo una vita, in cui il figlio Alberto ripercorre tutte le tappe della sua carriera.

Piero Angela, torinese, inizia al carriera in Rai come cronista radiofonico, per poi diventare inviato, corrispondente da Parigi e infine conduttore di tg ed edizioni speciali. Entra nel cuore degli italiani come divulgatore scientifico. È lui il padre di trasmissioni di straordinario successo, come Quark e Super Quark, ma anche Viaggio nel Cosmo, La macchina Meravigliosa e Il pianeta dei dinosauri.

Piero Angela è stato tra i fondatori del Cicap , l’organizzazione nata per promuovere l’indagine scientifica sui cosiddetti fenomeni paranormali e sulle pseudoscienze. 

Il giornalista e divulgatore scientifico si è impegnato anche nell’attività di scrittore. All’attivo ha la pubblicazione di numerosi libri: Nel cosmo alla ricerca della vita (1980); La macchina per pensare (1983); Oceani (1991); La sfida del secolo (2006); Perché dobbiamo fare più figli (con L. Pinna, 2008); A cosa serve la politica? (2011); Dietro le quinte della Storia. La vita quotidiana attraverso il tempo (con A. Barbero, 2012); Viaggio dentro la mente: conoscere il cervello per tenerlo in forma (2014); Tredici miliardi di anni. Il romanzo dell’universo (2015); Gli occhi della Gioconda (2016). Nel 2017 ha pubblicato l’autobiografia Il mio lungo viaggio. 90 anni di storie vissute (Mondadori).

LA PUNTATA SPECIALE DI ‘ULISSE’ DEDICATA A PIERO ANGELA

Nello speciale di ‘Ulisse’, Alberto Angela racconterà il padre attraverso le voci dei tanti amici e collaboratori di Piero. Da Stefano Bollani a Riccardo Muti, sulla scelta del divulgatore di usare l’aria sulla quarta corda di Bach come sigla dei suoi programmi, dal Nobel per la fisica Giorgio Parisi all’astronauta Paolo Nespoli.

Protagonisti anche i racconti in prima persona di Piero: dall’infanzia sotto le bombe alla storia del padre, lo psichiatra Carlo Angela, che salvò dalla morte molti ebrei; dai sogni realizzati a quelli che ha dovuto lasciare a metà fino al suo ultimo invito, affidato a una lettera postuma pubblicata sui social della Rai:

“Ho cercato di raccontare quello che ho imparato. Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese”.

Fonte: Agenzia Dire

www.dire.it

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