Il progetto, promosso da SEA, Aeroporti di Milano e Comune di Milano, completa il ciclo espositivo con tematiche ambientali e urbane “Orizzonte degli eventi”, ideato da Matteo Pacini con il suo team PACMAT Art in progress appositamente per questo spazio espositivo che rompe la continuità architettonica aeroportuale, catapultando il viaggiatore in un improvviso palcoscenico dal nero profondo in cui i concetti di spazio e tempo sembrano fondersi, tra reminiscenze passate e visioni future, legate al presente dall’identità granitica dell’installazione artistica.
Dopo la mostra “Rethink the city” di Matteo Mezzadri, che lo scorso anno ha indagato le strade possibili per ripensare la città del futuro, quest’anno Fabio Viale con MONUMENTUM riflette sulla testimonianza di un passato che arriva nel nostro presente, per stimolare interrogativi sul concetto di monumento come opera creata per commemorare e rendere immortali personaggi o eventi, e trasmetterne la memoria alle generazioni future. Il monumento detiene, infatti, un potente valore simbolico, non tanto per il valore artistico dell’opera in sé, ma per la sua portata storica, sociale e culturale, dato che si propone come rappresentazione di una memoria collettiva, di un’ideologia, di un’identità, per questo fra i primi obiettivi da distruggere da parte degli avversari in caso di rivolte e conflitti.
Nelle opere di Viale nulla è mai come sembra, a partire dal contrasto materico tra il marmo bianco di Carrara e i pigmenti colorati, che permette l’incontro tra l’arte greca, romana, rinascimentale e il body painting. In questo modo i linguaggi del passato e del presente si stratificano e si sovrappongono in un infinito cortocircuito visivo e temporale, che lega le più celebri sculture dell’antichità alla simbologia espressa dai tatuaggi dei carcerati sovietici o dagli Irezumi appartenenti al linguaggio della Yakuza, oppure ancora dai tatuaggi facciali propri dell’universo Trap. Viale reinterpreta, quindi, la classicità restituendo alle opere il colore, come già facevano gli antichi, ma con un linguaggio moderno e multiculturale; partendo dal concetto di replica, l’artista piemontese ci trae nell’inganno di un’identicità apparente, ma svela la diversità rispetto all’opera originale, di cui ne stravolge il significato, creando contrasti visivi volti a stimolare riflessioni sul senso dell’opera stessa.
Nell’installazione a Malpensa mitologia e memoria si fondono, quindi, in Venus (2017), chiaro riferimento alla Venere di Milo tatuata con spade, rose, catene e parole in cirillico, e in Souvenir David (2018), imponente testa ispirata alla celebre scultura di Michelangelo che porta in volto tattoo da rapper. E ancora, si possono incontrare Laocoonte (2020) e Torso Belvedere (2020), che rimandano agli originali esposti ai Musei Vaticani, sui quali sono impressi i soggetti tipici del tatuaggio giapponese. Completa l’esposizione Il Vostro sarà il Nostro (2022), replica di un pugno di una statua romana tatuata con scarabei, teschi e motivi vari dell’iconografia criminale.
«La scelta dei lavori da esporre in questa mostra – dichiara l’artista Fabio Viale – ha visto un’accurata selezione tra le mie opere di maggiore e di più immediato impatto, affinché possano rimanere impresse a lungo nell’immaginario collettivo. Bisogna, infatti, arrivare a catturare l’attenzione delle migliaia di viaggiatori che ogni giorno transitano da questo luogo, un po’ distratti o affrettati, che mai si aspetterebbero di imbattersi in un’installazione artistica».
«Attraversando di passaggio la “Soglia Magica” – spiega il curatore Matteo Pacini – i viaggiatori saranno catapultati in una dimensione parallela di collegamento fra passato e presente, un salto temporale dall’Antica Grecia al Rinascimento, dall’epoca barocca ai giorni nostri: un omaggio alla classicità attraverso la fedele riproduzione di alcune fra le più celebri opere raffiguranti i canoni di bellezza ideale, che nella visione di Fabio Viale attraversano il tempo, assorbendo tracce dell’epoca contemporanea, come i tatuaggi realizzati secondo la tecnica della penetrazione del colore nel marmo».
La mostra è realizzata grazie allo Sponsor Tecnico NICHELCROM LAB di Sesto San Giovanni, con light design a cura di Artemide, in collaborazione con ArtExtension.
Cenni biografici
Fabio Viale (Cuneo, 1975) è uno scultore che ha saputo imporsi sulla scena internazionale con delle opere in marmo così coinvolgenti da divenire eventi. Nel 2002 realizza Ahgalla, una barca di marmo in grado di galleggiare, ma anche di trasportare persone con l’ausilio di un motore fuoribordo; viene varata a Carrara, Torino, Roma, Milano, Venezia, San Pietroburgo e Mosca. Numerosissime le mostre in Italia e all’estero curate dai più accreditati critici d’arte, nelle più importanti gallerie, fiere e musei d’arte contemporanea, da New York a Basilea, da Miami a Londra; tra queste la personale del 2009 dedicata dal Loft Project Etagi di San Pietroburgo che ha registrato oltre 30.000 visitatori. Artista di interesse per numerose e importanti collezioni private e pubbliche, come il Museo del Novecento di Milano, nel 2010 realizza Cavour, un monumento a Camillo Benso Conte di Cavour per il Quirinale a Roma. Nel 2014 vince il prestigioso Premio Cairo e nel 2016, grazie alla collaborazione con la Galleria Poggiali di Firenze, è il primo artista a esporre due sculture di arte contemporanea nella Basilica di San Lorenzo a Firenze. Nel 2017 viene premiato al 52° Premio Internazionale “Le Muse” e partecipa alla 58^ Biennale di Venezia. È del 2021 la mostra di grande successo In Between presso Palazzo Reale a Torino e, in concomitanza, partecipa alla collettiva Canova tra innocenza e peccato ideata da Vittorio Sgarbi presso il MART di Rovereto. È del 2022 Aurum, esposizione che racchiude più di 40 opere suddivise in quattro spazi espositivi sparsi nel centro storico di Arezzo e che ripercorre le tappe di tutta la sua produzione, dai primi lavori con la carta e i copertoni, alle ultime opere con gli intarsi d’oro.
Coordinate mostra
Titolo FABIO VIALE. MONUMENTUM
Ideazione e a cura di Matteo Pacini | PACMAT Art in progress
Date 25 maggio – 1° settembre 2023, prorogata al 14 settembre 2023
Sede Aeroporto di Milano Malpensa – Terminal 1, Porta di Milano
Enti promotori SEA, Aeroporti di Milano e Comune di Milano
Coordinamento generale SEA Luciano Bolzoni e Chiara Alberghina
Assistente curatore Matteo Chincarini
Produzione Daniela Bogo e Jessica De Simone
Ingresso libero
Info pubblico tel. 02 232323
Catalogo Skira, bilingue italiano-inglese, a cura di Matteo Pacini e Luciano Bolzoni
(presto disponibile)