“Dubiti” è il brano inedito che l'astigiano Simone Beltracchini canterà il 30 agosto alla finale del concorso CampusBand Musica & Matematica al Cortile delle Armi del Castello Sforzesco di Milano davanti alla commissione di esperti composta dal direttore artistico Mario Lavezzi e da esperti del settore. Fattitaliani lo ha intervistato.
Che cosa rappresenta essere tra i finalisti di Campusband?
Che cosa rappresenta essere tra i finalisti di Campusband?
È stata una grande emozione il giorno che ho ricevuto l’email che mi comunicava di essere stato preso tra i finalisti. Questo contest per me rappresenta un’opportunità e un’esperienza che mi aiuterà nella formazione per farmi crescere sul piano personale, artistico e professionale.
Hai un carattere battagliero? Quando affronti una gara o una selezione ti dici “ce la devo fare” oppure “l’importante è partecipare”?
Io ho un carattere molto battagliero però mi ritengo anche una persona umile pertanto preferisco sempre dirmi che l’importante è partecipare perché la musica è fatta di gioia, divertimento, condivisione e molto spesso ti aiuta a riflettere. Ed è con questi presupposti che vorrei trasmettere la mia musica.
Quanto dice di te il brano che presenti? Ce ne racconti l’ispirazione e realizzazione?
Il mio inedito mi rappresenta molto ed è stato il primo brano che sono riuscito a scrivere in una sola sera e racconta di una delusione d’amore che ho avuto da ragazzino, la storia ha avuto un lieto fine ed è durata 5 anni. Ad oggi non so se potrò passare ancora del tempo con questa persona ma sento di doverla ringraziare e di dirle che è stata il mio amore e la mia fonte di ispirazione.
Quali sono i riferimenti artistici cui guardi spesso?
Il genere che prediligo è il pop italiano però ne ascolto anche molti altri come jazz soul e rap sia in italiano che in inglese, prendendone a volte spunto. Altra fonte di ispirazione è anche la musica classica che ho affrontato con lo studio del flauto traverso per 8 anni.
Ti piacerebbe prendere parte ad un talent show? Che ne pensi?
In questo momento non so se parteciperei ad un talent show perché sono molto impegnato con il CPM Music Institute, l’università di musica che frequento a Milano.
Che cosa ti auguri che la giuria al di là della vittoria possa capire di te e del tuo modo di fare musica?
Spero che la giuria possa apprezzare il fatto che sono un ragazzo che si impegna molto per perseguire i propri sogni cercando di dare sempre il massimo in ogni cosa che fa.
Biografia:
Sono Simone Beltracchini, sono nato il 4 ottobre 2000 ad Asti. Qui ho trascorso i primi vent'anni della mia vita, scoprendo fin da giovane la passione per la musica.
Fin dall'età di 12 anni ho iniziato a studiare musica, affrontando lo studio classico del flauto traverso. Trascorso qualche anno ho avuto l’onore di studiare accanto alla talentuosa docente del conservatorio di Milano Marlaena Kessick, un'esperienza che ha arricchito il mio percorso musicale.
Ho anche intrapreso lo studio del pianoforte classico con il docente del conservatorio di Torino Fabrizio Spinoso.
Il mio percorso canoro è iniziato all'IEM Music Institute di Asti e all'età di vent'anni ho affrontato una nuova sfida, trasferendomi a Milano per iscrivermi al CPM Music Institute, dove sto per frequentare il terzo anno del percorso di laurea in canto pop rock.
La mia vita è stata accompagnata da due grandi interessi: la musica e lo sport. Queste discipline stanno forgiando il mio carattere spingendomi a superare ogni sfida.
Il mio desiderio più grande è che la mia musica possa arrivare al cuore delle persone, evocando in loro emozioni.
Questo desiderio è alimentato dalla gratitudine che provo per la mia famiglia, in particolare per mia madre che mi ha sostenuto anche nei momenti difficili ed ha sempre creduto in me e per mio padre che mi ha inculcato l’amore per il canto e la passione per la musica.
La mia storia continua a intrecciarsi con le note della mia musica, portandomi verso un futuro in cui spero di condividere sempre più emozioni con il mondo. Sono grato per ciò che ho avuto, fiducioso nel presente ed entusiasta di ciò che verrà.