Che cosa rappresenta essere tra i finalisti
di Meeting Music Contest?
Sono molto
orgogliosa di essere in finale, penso sia una bellissima opportunità e sono
felice che la mia canzone sia arrivata fin qua, anche per il messaggio che porta.
Hai un carattere battagliero? Quando
affronti una gara o una selezione ti dici «ce la devo fare» oppure
«l'importante è partecipare»?
Decisamente
sì, sono una persona molto tenace e quello che più mi piace è partecipare e
incontrare altre artiste e artisti al di là della vittoria.
Quanto dice di te il brano presentato? ce ne racconti ispirazione e realizzazione?
Mare nero è
nata di getto, dopo aver letto l'ennesima notizia in cui decine di persone
avevano perso la vita nel Mediterraneo, ho voluto parlare di questo e della
negligenza, dei respingimenti e delle politiche inumane; ho pensato alla prima
canzone che si impara a suonare con la chitarra e l'ho messa in minore, poi ho
iniziato a cantare a ruota libera e solo in un secondo momento ho rimaneggiato
il testo. È una canzone di denuncia verso l'indifferenza e il razzismo, contro
l'ipocrisia e il benaltrismo. Quello che avviene ogni giorno nel Mediterraneo è
uno dei più grandi crimini contro l'umanità. E ho voluto anche ricordare chi
attraversa i confini via terra, attraverso le montagne. Pensando a tutto questo
ho cercato di far emergere il contrasto tra le persone che cantano allegre in
spiaggia attorno a un falò e chi rischia la vita attraversando il mare, un muro
nero.
Quali sono i riferimenti artistici
cui guardi spesso?
Mi interesso
di musica popolare, canti di lotta e resistenza. Con un particolare sguardo
alle cantautrici che hanno in molte trasmesso un patrimonio orale inestimabile.
Tra quelle che più amo sicuramente c'è Rosa Balistreri, Dodi Moscati e Margot
Galante Garrone, che ha cantato a lungo con i Cantacronache. Ho anche scritto
un libro, Voci. Storia di un corredo orale (ed. Armillaria) per raccontare la
memoria delle nostre antenate che col canto hanno tracciato sentieri e Cantautrici
(ed. Sonda). La mia musica riflette molto anche il presente e cerco di portare
uno sguardo antirazzista, intersezionale e femminista.
Ti piacerebbe prendere parte a un talent
show? che ne pensi?
Penso che i
talent siano delle grandi opportunità per permettere visibilità ad artisti e
artiste emergenti. Non credo che però il mio repertorio sia abbastanza pop da
destare interesse in un programma televisivo.
Che cosa ti auguri che la giuria al di là
della vittoria possa capire di te e del tuo modo di fare musica?
Ciò che
esprimiamo con la musica ha a mio parere un grande peso sociale, perché
attraverso una melodia e le parole possiamo far passare importanti messaggi
oltre che veicolare emozioni. Spero che si percepisca la mia passione per la
ricerca storica anche in campo musicale e il mio cercare di esprimere al meglio
la mia unicità, che non scimmiotta altri cantanti e che è una voce autentica
che ho portato ad esprimere in tutta la sua verità e profondità.
Biografia
Alice Mammola, nata a Torino, scrive e compone musica da quando è piccola. Influenzata dalla
musica tradizionale e popolare, approfondisce questo repertorio presso il Folkclub di
Torino (masterclass con Giovanna Marini, coro Union des amis chanteurs) e labperm
partecipando allo spettacolo Ribeltà.
Ha avviato un progetto su Instagram in cui interpreta canzoni della tradizione, in
particolari brani di cantautrici come Rosa Balistreri, Giovanna Daffini, Margot
Galante Garrone.
Autrice del saggio Voci. Storia di un corredo orale (armillaria ed.) e Cantautrici
(sonda ed.)
https://www.instagram.com/lhacantataunafemmina/
alicemammola@gmail.com
328 2483952
Cantautrice, etnomusicologa e ricercatrice nel campo della musica popolare e
cantautorale, lhacantataunafemmina è un progetto nato per valorizzare il cantautorato
femminile. Il canto popolare è da sempre espressione della working class e nasce
come strumento partecipativo di espressione e di denuncia delle ingiustizie.
Alice Mammola, a partire dalla valorizzazione di questi canti, compone canzoni di
evocazione del repertorio combattente e popolare.
Studi e premi:
Diplomata in solfeggio al conservatorio e cantante fondatrice del coro a cappella Le
Barricate ha svolto numerosi concerti in Piemonte. Nel 2016 è vincitrice del bando
Accendi La Resistenza promosso dal Polo del Novecento. Nel 2015 partecipa al
Bando Fuorirotta promosso da Andrea Segre, con un progetto di esplorazione del
territorio sardo alla ricerca del canto dei Tenores.
Canta nel duo Le Villanelle (canti della Resistenza).
Studia composizione e tecnica vocale con Chiara Effe.
Fa parte delle Associazioni musicali “Antidogma” e “Dolciaure” con cui ha svolto
numerosi concerti tra cui Settembre in musica, e rassegne di musica antica in
Piemonte.
Social:
Instagram: https://www.instagram.com/lhacantataunafemmina/
Facebook: https://www.facebook.com/alicemammola/about
Live Link: https://www.instagram.com/p/COFaF8Flcca/
Canale youtube: https://www.youtube.com/channel/UCDluVUe3b72OfVkLnHe1fKw