MILANO - La nuova settimana con gli appuntamenti di “Suoni Mobili”, il festival musicale organizzato da Musicamorfosi e promosso dal Consorzio Brianteo Villa Greppi, giunto alla XIV edizione, si apre lunedì 17 luglio a Casatenovo (Lc), presso la Curt di Malurett, nella frazione Valaperta, con l’esibizione “elettrica” del duo formato dal tunisino Amine Mraihi (oud e oud elettrico) e dal bulgaro Angel Demirev (chitarra elettrica): gli spettatori scopriranno orizzonti lontani che uniscono culture apparentemente molto diverse e lontane, a dimostrazione di come la musica sappia superare ogni confine e ogni distanza.
Martedì
18 luglio la carovana
di “Suono Mobili” farà tappa a Villasanta (Mb), nella cui chiesa di
Sant’Anastasia è custodito uno dei più maestosi organi al mondo. Prima della
musica, l’esperto Mario Pessina svelerà al pubblico come si è arrivati a creare
questo esemplare (quasi) unico e i suoi segreti. A seguire, la miniesibizione
di Roberto Olzer che prelude al concerto delle 21.30 con “Khayal” (“immaginario” in arabo):
si tratta di un progetto in cui convergono tradizioni musicali millenarie, ai
confini della Tunisia, dell’India meridionale, della Spagna e del jazz. I
musicisti protagonisti di questa imperdibile performance sono Raphaëlle Brochet
(voce), Baiju Bhatt (violino), Amine Mraihi
(oud e oud elettrico), Shayan Fathi (percussioni) e Roberto Olzer
(organo).
Mercoledì
19 luglio ci si sposta
a Seveso (Mb): Villa Dho ospiterà lo spettacolo “Chiaroscuro” (nella foto) di Gaetano Colella, a cura della Piccola Compagnia di Canto e con la regia di
Andrea Chiodi. Le attrici-cantanti in scena daranno corpo e voce ad Artemisia,
ai suoi dipinti e alle persone che l’hanno ammirata, amata ma anche umiliata.
Il suo mondo sonoro è affidato a voci polifoniche perfettamente fuse con la
drammaturgia, che integra testi autografi di Artemisia e atti processuali
riguardanti la sua vicenda. Al centro della narrazione il doloroso processo per
stupro, uno dei primi ad essere documentati nella storia, che vede la giovane
Artemisia, non ancora la grande pittrice che oggi conosciamo, protagonista e
vittima. L’esito in scena è un affresco composto di luci ed ombre, come in ogni
opera di Artemisia, dove è condensata tutta la complessità della natura umana.
Si
respireranno tutt’altre atmosfere giovedì 20 luglio, a Milano:
nella chiesa di San Nicolao della Flue, in via Dalmazia 11 (ore 21), riflettori
puntati su “Tango sacro” con i musicisti argentini Paola
Fernandez Dell’Erba (voce) e Hernàn Fassa (organo), che proporranno un
repertorio che mira diritto al cuore e allo spirito, tra tanghi cantati e brani
strumentali.
Ancora
tango, ma questa volta “clandestino”, venerdì 21 luglio a Cesano
Maderno (Mb): nei giardini di Palazzo Arese Borromeo (ore 21.30) si
esibiranno Camilla Barbarito (voce), Tazio Forte (pianoforte), Eloisa Manera
(violino), Fabio Marconi (chitarra elettrica) e Andrea Baronchelli (basso tuba
e trombone). In scaletta non solo un’incandescente selezione di tanghi
argentini, ma pure sonorità orgogliosamente meticce e appassionate, un
repertorio per così dire “espressionista”, a volte ruvido, a volte vellutato,
popolato di storie da gridare e sussurrare.
Sabato
22 luglio sul sagrato
della Chiesa San Desiderio di Correzzana (Mb) sarà di scena alle 21.30
il Lisa Manara quartet, formato da Lisa Manara (voce), Federico
Squassabia (Fender Rhodes e bass synth), Fabio Mazzini (chitarra) e Paolo
Rubboli (batteria). Il progetto nasce dalla passione viscerale della leader per
la musica africana e, in particolare, per Miriam Makeba, l’intramontabile Mama
Africa, grande cantante sudafricana che per decenni ha inondato il mondo dei
suoi canti di gioia e dolore, ispirati dalla condizione della popolazione nera
in Sudafrica. Il repertorio della band è in equilibrio tra echi africani e
suggestioni capoverdiane e include le più famose canzoni di Miriam Makeba, Nina
Simone, Cesaria Evora e Fatoumata Diawara, con l’aggiunta di qualche brano
scritto e musicato da Lisa Manara.
Infine,
domenica 23 luglio sono in programma due appuntamenti tra loro molto diversi.
La mattina (ore 10.30), nel Salone da Ballo della Villa Reale di Monza
il pianista Simone Graziano e la danzatrice Claudia Caldarano porteranno
in scena “Piano solo corpo solo”, progetto in cui si toccano le
intime solitudini di due ricerche: Piano Solo, cioè i brani composti
(dall’album “Embracing the Future”) e suonati da Graziano per pianoforte
a coda preparato, e Corpo Solo, la composizione coreografica di Claudia
Caldarano. A Cesano Maderno (Mb), invece, il Cimitero Monumentale sarà
la cornice del concerto “Black Spirituals” (ore 21.30),
protagonista il gruppo Gospel Times, in cui spicca la presenza della
cantante Joyce E. Yuille, che presenterà un repertorio di brani gospel
“spirituals” e “traditional”, in cui il dolore si mescola alla gioia, la
sofferenza alla felicità.
Da
ultimo va ricordato che “Suoni Mobili”, grazie alla
collaborazione sempre più stretta con il centro culturale LAC di Lugano,
animerà per tre serate la rassegna “LAC en plein air”: giovedì 20 luglio sarà di scena il duo
svizzero Egopusher, composto dal batterista e produttore Alessandro Giannelli e
dal violinista Tobias Preisig; venerdì 21 sarà la volta di “No-Mad Spirits”
con Amine Mraihi (oud e oud elettrico), Angel Demirev (chitarra elettrica),
Valentin Conus (sax) e Axel Lussiez (batteria); infine, sabato 22 spazio al
quartetto di Nicole Johänntgen, sassofonista di origine tedesca che si è
aggiudicata diversi riconoscimenti internazionali con il suo sound ispirato al
jazz di New Orleans.
Qui
il calendario completo della XIV edizione: suonimobili.it