Protagonisti un poker di grandi baritoni: nella parte del giullare di corte si alterneranno infatti nelle quattro recite Roman Burdenko (1 luglio), Ludovic Tézier (7 luglio), Luca Salsi (20 luglio), Amartuvshin Enkhbat (4 agosto). Accanto a loro altre grandi voci internazionali come Rosa Feola (al suo debutto in Arena, 1 luglio), Nina Minasyan (20 luglio) e Nadine Sierra (4 agosto) nella parte di Gilda e Yusif Eyvazov (al debutto nel ruolo, 1 e 7 luglio), Juan Diego Flórez (20 luglio) e Piotr Beczała (4 agosto) che interpreteranno il Duca di Mantova. Sul podio dell’Orchestra e del Coro della Fondazione Arena di Verona Marco Armiliato. Le scene sono curate da Juan Guillermo Nova, i costumi da Valeria Donata Bettella, le luci da Paolo Mazzon e le coreografie da Luc Bouy.
«Ci siamo orientati verso gli anni Cinquanta: un periodo ancora drammatico, precedente il boom economico - prosegue Antonio Albanese - Le ferite della guerra sanguinavano ancora, in molte zone del paese, poverissime, si moriva di fame, di pellagra o di colera. E abbiamo optato per un paesaggio padano, malsano e stagnante, lo stesso che si ritrova in tanti film neorealisti, che hanno saputo documentare vividamente le atmosfere e le contraddizioni dell’immediato dopoguerra. Ecco perché in questo Rigoletto abbiamo avvertito l’esigenza di sviluppare un discorso coerente con quelle suggestioni cinematografiche».
Il cast è completato da Gianluca Buratto (Sparafucile), Valeria Girardello (Maddalena), Agostina Smimmero (Giovanna), Gianfranco Montresor (Monterone), Nicolò Ceriani (Marullo), Riccardo Rados (Borsa), Roberto Accurso e Francesca Maionchi (Conti di Ceprano), Giorgi Manoshvili (usciere), Elisabetta Zizzo (paggio).
Info: https://www.arena.it/it/