Ci sono luoghi che in sé hanno un fascino magnetico, che ti inebriano per la loro perfetta bellezza, per tutto quello che significano e la storia che si portano dietro: è il caso, per esempio dell'Odeon Erode Attico, teatro in pietra situato sul pendio meridionale dell'Acropoli di Atene, fatto erigere dal ricchissimo politico e sofista greco Erode Attico in memoria della moglie Appia Annia Regilla.
Ieri sera, l'arduo compito di risaltare la bellezza del luogo, è toccato a Anne-Sophie Mutter e al suo gruppo di Virtuosi che hanno deliziato i presenti con le composizioni di Vivaldi, Bach, Previn, Bologne de Saint-Georges.
Inutile sarebbe dunque caricarne ulteriormente l'importanza e la suggestione. Eppure, originariamente coperto e pensato per esecuzioni musicali, il monumento è stato restituito alla sua iniziale funzione diventando uno dei maggiori auditorium dell'Athens Epidaurus Festival, che da 68 anni si svolge d'estate nella capitale greca e offre opera, concerti, rappresentazioni teatrali e altri eventi culturali.
Nel corso della sua lunga carriera, la virtuosa violinista tedesca, che ha iniziato sotto l'ala protettrice di Herbert von Karajan, si è esibita in tutte le prestigiose sale da concerto di tutto il mondo e ha lasciato il segno nella musica classica. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali per le sue registrazioni, tra cui quattro Grammy Awards.
Al concerto di ieri sera il violinista maggiore è stato affiancato da un ensemble d'archi composto da attuali ed ex borsisti della Fondazione Anne-Sophie Mutter e da altri giovani musicisti selezionati, diretti dalla stessa Mutter.
Una bella serata che un'iniziale pioggerellina non è riuscita a rovinare: il pubblico si è lasciato sedurre dall'eleganza di tutti i musicisti, dal virtuosismo dell'artista, che, richiamata più volte da lunghi applausi, ha dichiarato la sua gratitudine di poter suonare in una cornice così suggestiva e ha ricambiato con altri brani. Giovanni Zambito.