Da giovedì 4 maggio 2023, è esposto il dipinto di Valentin de Boulogne, Allegoria dell’Italia, che completa la mostra L’Immagine Sovrana. Urbano VIII e i Barberini, a cura di Maurizia Cicconi, Flaminia Gennari Santori e Sebastian Schütze, dedicata a Urbano VIII Barberini, in occasione del quattrocentesimo anniversario della sua elezione al soglio pontificio.
Il dipinto, in prestito dall’Institutum Romanum Finlandiae di Roma, arriva dal Museo di Belle Arti di Gand dove è stato esposto dal 21 gennaio al 23 aprile nell’ambito della mostra Theodoor Rombouts. Virtuose du caravagisme flamand, monografica su Theodore Rombouts (1597-1637).
Inserito nella quarta sezione della mostra a Palazzo Barberini, Hic Domus, che raccoglie i capolavori provenienti dalla collezione Barberini, e fino a ora sostituita da una proiezione a grandezza naturale, l’Allegoria dell’Italia rappresenta una preziosa testimonianza dello straordinario mecenatismo e del famelico collezionismo della famiglia Barberini, che aspirava a delineare un’estetica e un immaginario a un tempo ideale e tangibile. Tale visione si concretizza nello stesso palazzo Barberini, teatro delle Muse, Parnaso di letterati, artisti e musicisti: quella nova domus della famiglia del papa che appariva ai suoi ammirati visitatori come luogo di meraviglie e labirinto di desideri.
L’olio su tela, commissionato dal cardinal nepote Francesco Barberini, è un vero e proprio manifesto di allegoria retorica: rappresenta l’Italia armata di lorica, lancia e scudo, su cui campeggiano le insegne del papato. Ai suoi piedi, le personificazioni dell’Arno e del Tevere, le cui sponde segnano la storia e la missione di Urbano VIII. E alle spalle della protagonista, uno sciame d’api, uscite in volo non in cerca di nettare, ma a difesa del proprio alveare. Il messaggio, ideologico e politico, era chiaro.
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Foto di Alberto Novelli