Dalla letteratura al palcoscenico per costruire relazioni nel rispetto della diversità: nella XIX Settimana d’azione contro il razzismo, la Fondazione Intercammini, in collaborazione con l’Associazione culturale Spring, promuove il progetto “Oltre i banchi: laboratorio contro il razzismo”, finanziato da UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, Dipartimento per le Pari Opportunità, della Presidenza del Consiglio dei Ministri).L’intento è di ascoltare le voci di scrittrici, attraverso la lettura di alcuni dei loro racconti, che incarnano l’intercultura e si confrontano con il tema del razzismo e della paura delle differenze, per fare tesoro di testimonianze capaci di andare oltre la passiva coesistenza tra differenti culture.
Il laboratorio “Oltre i Banchi” sarà condotto da Cristiana Russo, mediatrice e formatrice culturale, Cinzia Sabbatini, presidente della Fondazione InterCammini e formatrice interculturale, Mauro Santopietro, operatore culturale, e Grazia Sgueglia, fondatrice dell’associazione
Spring e organizzatrice teatrale.
Spiega la presidente Cinzia Sabbatini: “Il laboratorio ‘Oltre i banchi’ intende favorire l’emersione di percorsi ed esperienza di inclusione e coesione sociale e di cittadinanza attiva per un
efficace contrasto del razzismo in tutte le sue forme. L’intento generale del progetto è quello
di sviluppare una coscienza di attori (dove il termine attore sta per colui che agisce) di una
società a cui sta a cuore l’inclusione e la diversità come ricchezza di una cultura del domani
attraverso il coinvolgimento di 20 studenti universitari dei Corsi di Mediazione linguistica e
interculturale e di Lingue dell’Università Sapienza di Roma, che si confronteranno con due
racconti dal libro ‘Future. Il domani narrato dalle voci di oggi’a cura di Igiaba Scego”.
Il laboratorio si svolgerà presso l’Università Sapienza di Roma (Edificio Marco Polo, Circonvallazione Tiburtina n. 4 – 00185 Roma) nei pomeriggi di lunedì 20, giovedì 23 e venerdì 24
marzo, durante i quali i soli iscritti al laboratorio, riconosciuto come attività formativa uni-
versitaria, si confronteranno con la parola scritta ed il palcoscenico; mentre la mattina di sabato 25 marzo l’ateneo aprirà le porte al pubblico per l’evento finale di riflessione e rappresentazione - declinato in una tavola rotonda, un reading e un workshop – affinché il messaggio di intercultura costruisca ponti di dialogo quanto più concreti e solidi possibili.
Stefano Tedeschi, docente di Lingua e Letterature Ispanoamericane nel Corso di Mediazione
Linguistica e Interculturale di Sapienza, sottolinea: “Nella formazione universitaria si avverte sempre più la necessità di inserire nei progetti formativi elementi che permettano una
sempre maggiore apertura verso la differenza e l’accoglienza degli altri. In tale dimensione la
partecipazione alla Settimana nazionale contro il razzismo vuole testimoniare questo impegno per una sensibilizzazione costante dei docenti, delle studentesse e degli studenti”.
Come si legge nel documento “Guidelines on Intercultural Education” dell’Unesco (2006),
“L’educazione multiculturale usa apprendimenti delle altre culture per produrre accettazione, o
almeno tolleranza, di quelle culture. L’educazione interculturale si propone di andare oltre la
passiva coesistenza, per raggiungere un modo di vivere insieme in evoluzione e sostenibile attraverso la creazione di comprensione di, rispetto per, e dialogo tra gruppi culturali differenti”.