Le donne richiedenti asilo e rifugiate accolte nel S.A.I. del Comune di Napoli sono portatrici di esperienze e vissuti intensi che non sempre riescono a emergere e a essere comunicate all’esterno. Acquisire consapevolezza di sé e autodeterminarsi sono un processo complesso, che diventa ancor più difficile se si vive in un contesto sconosciuto.
Forcella, che ospita il centro operativo del progetto di accoglienza, è un quartiere complesso ma inclusivo anche grazie alle attività e agli sforzi delle realtà associative e del Comune di Napoli di rendere gli spazi fruibili a tutti.
Con il progetto “Donne allo specchio” otto donne accolte nel S.A.I. di Napoli hanno realizzato una passeggiata fotografica a Forcella scambiando sguardi e parole con le donne del quartiere accompagnate dalla giornalista e fotografa Alessandra del Giudice. In precedenza, le donne hanno seguito un breve corso di composizione fotografica e si sono confrontate sui temi e le questioni che volevano affrontare nell’ambito dell’incontro al femminile.
Domenica, 19 marzo alle 16.00 a piazza Forcella, centro culturale del Comune di Napoli dedicato ad Annalisa Durante, verrà esposto il racconto fotografico dello specchiarsi e rispecchiarsi delle donne rifugiate nelle donne di Forcella.
MEDIHOSPES, “Persone che incontrano Persone”
Medihospes è la cooperativa con oltre 1.500 dipendenti che in tutta Italia offrono quasi 2 milioni di ore di accoglienza all’anno, assistenza e cura a oltre 7.500 persone ogni giorno. Guerra e calamità naturali sono le condizioni di fuga che descrivono la maggior parte degli assistiti a cui si rivolgono le prestazioni della cooperativa. Non solo, dietro al concetto e la consapevolezza di uno stato di profondo bisogno ci sono professionisti che, con empatia e competenza, e in unione tra di loro si prendono carico dell’assistito e danno origine a una grande cooperativa sociale, una tra le più influenti in tutta Italia.
