E' questa la prima istanza portata avanti nel dossier e questo il significato più evidente del logo appositamente realizzato: un elemento templare, sì decorativo, ma soprattutto strutturale, il telamone che sostiene la città. Con uno spostamento della prospettiva, che focalizza l'attenzione non solo sul monumento quanto su chi lo sorregge, non solo sulla città quanto su chi la abita. Il progetto di candidatura si è ispirato ai 2600 anni di storia di Agrigento, ma guarda alle persone che racconteranno il progetto di futuro, di visione della città e del rapporto con il territorio circostante. Telamone è stato uno degli Argonauti, uno degli eroi che, a bordo della nave Argo, ha intrapreso l'avventuroso viaggio sotto la guida di Giasone alla riconquista del vello d'oro.
Il viaggio attraverso il mare, anzi, i viaggiatori che attraversano il mare, alla ricerca di un mantello capace di guarire i mali dell'umanità. Telamone, viaggiatore mitico, sostiene la città e viene rappresentato nel logo attraverso un richiamo che risale indietro, alle radici del cosmo, composto da Aria, Acqua, Terra e Fuoco, il cui equilibrio costituisce al contempo la base e il punto di partenza dell'esistenza.
Il programma culturale di Agrigento Capitale italiana si ispira così alle quattro radici di Empedocle. Gli elementi, fondamentali per la vita, generano forza immortale se uniti. Prendendo spunto dai quattro elementi Aria, Acqua, Terra e Fuoco, che vengono tenuti insieme dal concetto di amore e odio, ogni volta che gli elementi, emergendo alla luce, si mescolano in forma di uomo, di bestie selvatiche, di piante o di uccelli, lo chiamano nascere; quando invece si separano, loro parlano di sventurata morte. L'elemento dell'Acqua permette di indagare il tema del Mediterraneo, della transfrontalierità della città, città di confine, città di arrivi e partenze, oggi e ieri. Il tema delle migrazioni, dell'inclusione, dell'accoglienza, della solidarietà.
La proposta progettuale include, infatti, Lampedusa con la sua ricchezza di suggestioni e visioni di una civiltà matura e inclusiva. Il tema della Terra riporta all'entroterra della provincia. Un entroterra brullo, a volte spoglio, giallo di grano, ma ricco di storie da raccontare. Borghi inesplorati che possono e devono arricchire l'offerta culturale del territorio. L'Aria riconduce al tema del digitale e della nuova necessità di connessione che la società si trova a dover affrontare dopo la pandemia, con rinnovati approcci. L'insularità e la posizione svantaggiata della città devono essere non più visti come limiti allo sviluppo, ma come ricchezza e nuova forza attrattiva. Al tema del fuoco sono legati anche i prodotti delle persone, i lavorati a mano, i prodotti artigianali. Il fuoco come metafora della comunità che vive questo territorio, come luogo dalle mille generazioni. Sono infatti le persone che oggi incidono sui luoghi e ne guidano le scelte future. "Sostenere Agrigento", dunque, in fondo per Sostenere l'Italia.