Per lo chef Filippo Cogliandro, nominato da pochi giorni “ambasciatore di Pace” dall’ “Universal Peace Federation”, ogni evento è un pretesto per parlare della sua terra e lo fa con la sua cucina, precursore visionario e chef estroso e geniale del ristorante l’Accademia Gourmet nel quale Cogliandro mette in scena un’esperienza irrinunciabile e accende i riflettori sulla sua Calabria, un modello unico e dall’identità inconfondibile, affidandosi alla stagionalità e alla disponibilità del mercato facendo vivere ai suoi ospiti un incontro con gusto, piacere e stupore con la sua cucina colta, intelligente, alla ricerca di abbinamenti, tecnica e sapori antichi che ritrovano originalità innovativa e moderna nella nostalgia del passato.
Una Carta in continua evoluzione, una cucina eclettica, come il suo creatore, da consumare all’interno di uno spazio elegante e luminoso, circondato da immense vetrate e affacciato sul suo mare meraviglioso che arriva a sfiorare la Sicilia ma con un occhio anche alla carta, in continua evoluzione.All’Istituto di Istruzione Superiore Pellegrino Artusi il 27 febbraio scorso Filippo ha parlato
della sua terra con un evento unico, la Cena
della Legalità®, alla presenza del responsabile
Libera, sindaci, amministratori,
giornalisti, forze dell’ordine ed esponenti del mondo del volontariato per un
momento conviviale, ma principalmente l’occasione per fare un’importante
riflessione, infatti racconterà la sua esperienza di imprenditore che si è
ribellato alla logica del “pizzo”, portando un’importante testimonianza di
come, sconfiggendo la paura, si possa lavorare in modo onesto anche nei
contesti più ostili.
Una iniziativa
per sottolineare ancora una volta l'impegno del mondo dell'impresa, della
libera iniziativa, dell'artigianato, a favore della legalità e in difesa della
Legge, nella chiara consapevolezza che il mondo dell'associazionismo
rappresenta uno dei più forti baluardi a protezione del sistema di regole che
danno affidabilità al tessuto economico.
Portando le sue
cene della Legalità nelle scuole Filippo Cogliandro è da anni impegnato contro l’abusivismo, che
alimenta concorrenza sleale, lavoro nero, evasione fiscale, ma anche contro
l'immissione sul mercato di prodotti e
servizi senza garanzie di sicurezza e tutela della salute e dell’ambiente. E’
proprio grazie al comune impegno che si possono garantire pari condizioni per
lo sviluppo di una salutare concorrenza fra le aziende e contribuire a far
crescere le attività e l’intero territorio.
L’A GOURMET L’ACCADEMIA - Via Largo Cristoforo Colombo, 6, 89125 Reggio Calabria RC - www.laccademia.it
Pace, un’idea universale che non ha
religione, shalom, shanti, pax...unire, legare....un valore e un diritto, usando
educazione, politica, solidarietà, una condizione dinamica che chiama ad un
impegno costante per i diritti di tutti. Un sogno irrealizzato per donne,
bambini, uomini che hanno bisogno di forze politiche e governi forti di una
cultura di prevenzione e uno spirito di giustizia.
Ed è emblematica di questi giorni la
nomina di Nuovo Ambasciatore di Pace
conferita allo chef reggino Filippo Cogliandro dal Presidente
Carlo Zonato della Universal Peace Federation. Un lavoro lungo, portato
avanti da un’altra ambasciatrice di pace, reggina d’adozione, Miriam
Jaskierowicz Arman in due anni e mezzo con lavoro e dedizione. Premiata la
capacità dello chef di creare ponti di amicizia e collegamento
tra le persone indipendentemente dalla loro nazionalità.
Uno chef
“ambasciatore di pace”
«È una grossa responsabilità – afferma
Cogliandro – compio le mie
azioni, mi rendo disponibile nei
confronti degli altri senza nessun tornaconto. Oggi essere nominato
ambasciatore di pace è un impegno molto più gravoso rispetto a prima. È
una bella soddisfazione, mi
inorgoglisce tantissimo e certamente la città di Reggio Calabria godrà anche di
questa nomination. Essere ambasciatore di pace partendo da Reggio
in tutto io mondo darà soddisfazioni a un territorio che sovente viene
bistrattato è raccontato in negativo».
Una nomina arrivata in maniera informale, che a breve sarà
formalizzata. Per una missione che passa dall’amore per la cucina e
abbraccia il mondo. Un percorso lontano che parte dall’attività
dell’artista cosmopolita, Miriam Jaskierowicz Arman relazionatasi
con Maria Gabriella Mieli (responsabile per relazioni
internazionali interne ed esterne) della Universal Peace Generation che l’ha
portata ad essere ambasciatrice di pace: «Mi ha onorato con un compito importantissimo».
«Che combatte per i diritti umani – afferma Miriam Jaskerowictz Arman – contro il male e per il bene che, con umiltà
ma anche con forza e tenacia, ha creato un ristorante/galleria di classe
mondiale nella sua città. Da
qui è iniziato il percorso di suggerimento alla Upf di conferire questo titolo
importantissimo anche a Filippo. Dopo due anni e mezzo, tra difficoltà e pandemia ora ma
siamo riusciti. Sono molto fiera di questo lavoro e di avere accanto a
me una persona che rispetto e apprezzo moltissimo una persona onestà, civile».
Per Mieli: «La storia della sua
vita, della sua famiglia e quello che ha costruito, costituisce un bagaglio
importante per noi».
Il presidente Zonato chiarisce: «Abbiamo avuto il modo di conoscere il tipo
di attività formativa che lo chef sviluppa. Come Federazione della
pace, ci
adoperiamo per costruire una cultura di pace, ponti di collegamento fra le
nazioni, sperando che prima o poi le barriere scompaiano. Però possono scomparire anche
grazie ad attività come questa dello chef, che creano collegamento tra le
persone indipendentemente dalla nazionalità e creano ponti di
amicizia. Con questo spirito abbiamo sentito il desiderio di nominare
ambasciatore di pace lo chef Cogliandro». La motivazione del conferimento spiega: “Nello spirito di
realizzare la propria visione della pace nel mondo la Universal Peace
Federation riconosce come ambasciatore di pace quelle persone la cui vita
esemplifica l’ideale di vivere per gli altri e che dedicano se stessi agli
ideali di fondazione dell’ufficio. I valori morali universali e familiari,
la cooperazione interreligiosa, l’armonia internazionale, il rinnovamento delle
Nazioni unite, la
promozione delle responsabilità nell’informazione e la realizzazione della
cultura della pace, trascendendo
le barriere razziali e nazioni e religiose, gli ambasciatori di pace
contribuiscono alla realizzazione della speranza di ogni generazione in un
mondo di pace e di unità nel quale in dimensione spirituale e materiale della
vita sono in armonia. La Upf è orgogliosa di riconoscere quale
ambasciatore di pace con questo diploma chef Filippo Cogliandro”.
Grazie a www.ilreggino.it