di Giovanni Chiaramonte. Interventi temporanei, settoriali, mirati come potrebbe essere, giusto per dare un esempio, una seduta ogni tanto da uno psichiatra? No, non è questa la logica corretta. Qui non siamo di fronte ad una patologia ma ad un diverso meccanismo di funzionamento. Serve educare, non curare: educare nella specificità del ragazzo. Educare è un progetto di vita mirante all'autonomia, nei limiti del possibile, del ragazzo con autismo, progetto che ha degli obiettivi a breve, medio e lungo termine. Soprattutto nel campo della comunicazione e dell'adattamento sociale purtroppo i ragazzi con autismo difficilmente fanno apprendimenti spontanei: ritengono quello che gli viene specificamente appreso. Pertanto, prima si comincia con un percorso pedagogico mirato, meglio è!
L'autismo in pillole: serve un progetto educativo o una terapia?
20 febbraio
di Giovanni Chiaramonte. Interventi temporanei, settoriali, mirati come potrebbe essere, giusto per dare un esempio, una seduta ogni tanto da uno psichiatra? No, non è questa la logica corretta. Qui non siamo di fronte ad una patologia ma ad un diverso meccanismo di funzionamento. Serve educare, non curare: educare nella specificità del ragazzo. Educare è un progetto di vita mirante all'autonomia, nei limiti del possibile, del ragazzo con autismo, progetto che ha degli obiettivi a breve, medio e lungo termine. Soprattutto nel campo della comunicazione e dell'adattamento sociale purtroppo i ragazzi con autismo difficilmente fanno apprendimenti spontanei: ritengono quello che gli viene specificamente appreso. Pertanto, prima si comincia con un percorso pedagogico mirato, meglio è!
Condividi con altre app