Intervista a Gae Vinci per il singolo “My favorite color”

“My favorite color” è il nuovo singolo di Gae Vinci, attualmente disponibile in radio e in digitale. Il brano è una ballata classica degli anni '60 caratterizzata da arpeggi di chitarre riverberanti sognanti, che grazie alla voce della cantante americana Cosette Gobat riesce a raggiungere la sua massima espressione.

 

Per l’occasione abbiamo scambiato quattro chiacchiere con lui. Buona lettura!

 

Ciao Gae, benvenuto. Il 20 gennaio è uscito il tuo nuovo singolo “My favorite color”. Cosa rappresenta per te questo brano?

“My Favorite Color” è il brano che ha dato inizio al mio progetto. È stato il primo brano prodotto cronologicamente, così l’ho voluto rilasciare per primo come singolo del mio imminente album. Come la maggior parte dei miei brani, rappresenta e manifesta le mie idee o sensazioni del momento durante la produzione.

A quale idea si ispira il videoclip per la regia di Rosario Sidoti?

Il video prende spunto dal sound del brano, quest’ultimo tramite la scelta dell’arrangiamento si rifà alla musica di band americane della west costa, così anche il video (che mette in scena il testo del brano) lascia spazio alla fotografia del continente americano.

Il brano è il primo singolo che anticipa l’album di debutto “Lonely Ballads” di prossima uscita. Puoi anticiparci qualcosa?

L’album riassume le emozioni, sensazioni degli ultimi anni. Ho fatto il possibile per avere un risultato coerente alle idee che avevo in testa.

Quali sono le tue influenze musicali?

Ascolto tanta musica e band diverse, sicuramente i Cocteau Twins, The Cure o Jesus And Mary Chain solo l colonna vertebrale della mia formazione musicale, ma sono influenzato anche dalle band che prima di me hanno assorbito questo sound per renderlo nuovamente originale ridefinendo successivamente questo genere come “Dream Pop, Shoegaze, etc”

Come e quando è iniziata la tua passione per la musica?

Credo di aver sempre avuto la passione per la musica. Adesso, pensando alla mia infanzia o agli episodi che mi raccontavano i miei genitori da piccolo, mi rendo conto che praticamente la musica è sempre stata con me, la esprimevo solo in modi diversi. Invece nella prima metà degli anni 2000, ho iniziato seriamente ad alimentare questa passione fino ad oggi.

Progetti futuri?

Produrre tantissima musica.


Fattitaliani

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