Proscenio, Barbara Folchitto a Fattitaliani: il bello trasforma le persone. L'intervista

Fattitaliani



Prosegue con successo la stagione serale del Teatro Le Maschere. Sarà in scena nella sezione serale dal titolo “parole appassionate” - dal 12 al 15 gennaio, STRANGE WORLD, 
con Giada Lorusso e Angela Sajeva, scritto e diretto da Barbara Folchitto, intervistata da Fattitaliani per la rubrica Proscenio.

In che cosa "Strange World" si contraddistingue rispetto ad altri suoi testi?

Strange world è un lavoro completamente originale, un giorno mi sono messa seduta al computer e quando mi sono alzata Strange World era nato. Almeno nella sua prima versione. Poi ho continuato però a rivederlo e rimaneggiarlo molte volte fino ad arrivare alla sua versione definitiva questa primavera, quando abbiamo debuttato.
Il mio primo testo "Sotto la doccia vestita", era più il frutto di una ricerca tra articoli di giornale e libri da cui ho tratto ispirazione. C'è anche il cortometraggio "Non vedo l'ora", nato dopo aver osservato degli allievi di una scuola media in cui ero andata a supervisionare gli insegnanti per i saggi di fine anno.
Quale linea di continuità, invece, porta avanti ? 
Senza dubbio l'osservazione della gente. Io mi sposto in motorino o in metro ed ho modo, in caso e nell'altro, di guardare le persone. Quando sono in motorino al semaforo ho molto tempo per osservare e in metro, figuriamoci, lo stimolo è continuo.
Com'è avvenuto il suo primo approccio al teatro? Racconti...
Lo devo alla mia famiglia. Entrambi i miei genitori sono appassionati di teatro e mi portarono per la prima volta quando avevo 8 anni a vedere, credo un Pirandello al meraviglioso e compianto Teatro Valle a Roma. Non capii nulla ovviamente ma ne rimasi incantata. Da lì i monologhi me li organizzavo da sola in camera oppure costringevo mia sorella ad inventare storie da interpretare. Naturalmente c'è stata anche una scuola di teatro, ho avuto l'intuizione di partire e la fortuna di studiare alla Royal Academy of Dramatic Art di Londra. Poi tanta esperienza sul campo e lavoro e studio con tanti altri maestri, uno su tutti, il regista e psicodrammatista sloveno Tomi Janežič, con il quale ho lavorato per tre anni
Quando si scrive un testo nuovo può capitare che i volti dei personaggi prendano man mano la fisionomia di attrici e attori precisi?
Certo! Ora non potrei più rinunciare alle mie due attrici, Giada Lorusso e Angela Sajeva, che incarnano perfettamente le mie Annamaria e Marija. Anzi a dire il vero, già mentre scrivevo avevo in mente Giada, anche perché Annamaria canta e Giada canta meravigliosamente.
È successo anche che un incontro casuale abbia messo in moto l'ispirazione e la scrittura?
Nel caso specifico no, ma in generale, c'è una persona a cui sono molto legata che ha insistito tantissimo perché io scrivessi. Ogni volta che scrivo penso che sia lui il mio stimolo migliore.
Per un autore teatrale qual è il più grande timore quando la regia è firmata da un'altra persona?
Forse che non colga tutte le sfumature. Non mi è mai capitato ma sarebbe bello vedere come venga diretto un proprio testo!
D'accordo con la seguente affermazione di Julian Beck "Faccio teatro perché questa è la bellezza che offro in risposta alla distruzione del mondo"?
Sono d'accordissimo. Sono sempre più convinta che mostrare qualcosa di bello trasformi le persone. Se si riesce a toccare il cuore con una qualsiasi forma d'arte, quella persona non potrà più farne a meno. La bellezza salverà il mondo, non c'è dubbio. E noi artisti abbiamo una grossa responsabilità.
Il suo aforisma preferito sul teatro... o uno suo personale...
"La bellezza salverà il mondo" mi appartiene anche perché amo la cultura russa e il fatto che sia di Dostoevskij me lo fa sentire ancora più vicino. 
L'ultimo spettacolo visto a teatro? 
Ho passato per la prima volta il capodanno a teatro. Che esperienza bellissima! Ero a Milano a vedere uno strano musical spettacolo: Supermarket con la regia di Gipo Gurrado, niente male! Sufficientemente cinico e critico ma anche molto divertente e surreale delle nostre vite nelle quali spesso ci dimentichiamo di vivere.
Degli attori del passato chi vorrebbe come protagonisti ideali di un suo spettacolo? 
Avevo 19 anni quando ho girato il mio primo film da attrice e il protagonista era Vittorio Gassman, un uomo meraviglioso che mi raccontava di sé e che mi faceva compagnia su un set pieno di attori e attrici grandissimi. Io mi sentivo minuscola, con il mio libro di biologia generale di cui avrei dovuto dare l'esame di lì a poco (poi l'ho dato, presi 28!) e lui si metteva accanto a me e mangiavamo il cestino insieme. Sarebbe bello avere lui.
Il miglior testo teatrale in assoluto qual è per lei?
Il Gabbiano di Anton Cechov.
La migliore critica che vorrebbe ricevere?
Che scruta fino in fondo nelle fragilità e nelle infinite risorse di  possibilità di rinascita che hanno gli esseri umani.
La peggiore critica che non vorrebbe mai ricevere?
Spettacolo insincero, che strizza l'occhio...un coacervo di banalità, uno spettacolo furbo.
Dopo la visione dello spettacolo, che cosa Le piacerebbe che il pubblico portasse con sé a casa?
Il pensiero che ce la si può fare. Che qualcuno ad ascoltarci c'è sempre. Che c'è sempre una possibilità. E che le attrici sono bravissime!
C'è un passaggio, una scena che potrebbe sintetizzare in sé l'essenza e il significato di "Strange World"? 
Sì, quando Annamaria chiede a Marija se ha mangiato oggi.
E' un gesto di attenzione piccola ma fondamentale verso l'altra persona. Giovanni Zambito.

LO SPETTACOLO

STRANGE WORLD

Scritto e diretto da: Barbara Folchitto
Con (in o. a.): Giada Lorusso e Angela Sajeva
Scene e costumi: Francesca Di Giuliano
Luci: Giuseppe Filipponio
Oggetti di scena: Giuseppe Roselli e Christian Pilato
Foto di scena: Lorenzo Poli
Produzione: Officine Papage

In Strange World le due protagoniste sono donne normali ma non ordinarie e usano “l’ironia” per andare avanti con la fiducia che ci sia sempre una possibilità, una via d’uscita. Infatti, così come ci suggerisce il titolo, strano e straniero ovvero non comune, non abituale, sono anche il modo di reagire e di non soccombere delle due protagoniste. Marija e Annamaria due donne delle pulizie, una macedone e l’altra italiana, di Conversano in provincia di Bari.

Come tante, hanno il lavoro che riempie loro la vita e i sogni che riempiono loro la testa. Sono due persone semplici che passano attraverso la vita come possono, con la loro storia, i loro ragionamenti, cercando il più possibile di guardare al presente. 

Il passato e il futuro sono troppo incerti per due persone come loro e li lasciano dove stanno; ogni tanto provano a farsi delle domande ma tutto è davvero più grande di loro.
Parlare, sognare insieme, condividere la fatica di tutti i giorni sono la base di un’amicizia solidale, che sostiene, che combatte contro la tristezza e la paura dell’incertezza continua. Ma chiedere e sapere che l’altra ci risponderà è ciò che le sostiene più di ogni altra cosa. 

La stagione completa della sezione serale del Teatro Le Maschere, dal titolo Parole Appassionate, è consultabile al seguente link:

https://www.teatrolemaschere.it/categoria-spettacoli/serali/

Orario spettacoli:

• giovedì 12 gennaio 2023 ore: 21.00
• venerdì 13 gennaio 2023 ore: 21.00
• sabato 14 gennaio 2023 ore: 21.00
• domenica 15 gennaio 2023 ore: 19.00.

Intero € 12,00
Ridotto € 10,00 Gruppi e Cral – Associazioni – Under 35 – Over 65 

APPASSIONIAMOCI OPEN – Novità 2022
Card per 6 ingressi € 54,00
Card per 8 ingressi € 64,00 

Sono previste riduzioni per gruppi CRAL e Associazioni. Per info: Tel. 06 58330817

Info e prenotazioni: tel. 06 58330817, e-mail: info@teatrolemaschere.it


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