Philharmonie Luxembourg, Daniela Musca dirige "Rolandopéra!" un viaggio attraverso la storia dell‘Opera. L'intervista di Fattitaliani

Fattitaliani

Mercoledì 18 febbraio 2023, accompagnati dall'Orchestre Philharmonique du Luxembourg, il tenore franco-messicano Rolando Villazón e il soprano estonanio Mirjam Mesak condurranno il pubblico in un viaggio nel meraviglioso mondo dell'opera offrendo al pubblico non solo momenti di puro divertimento, ma anche un'occasione per fare del bene: gli incassi della vendita dei biglietti della «Rolandopéra!» (il programma). Per l'occasione, Fattitaliani ha intervistato il M° Daniela Musca che dirigerà l'Orchestra.

Maestro, cominciamo da "Rolandopéra!": che cosa unisce tutte le arie che saranno interpretate?
Il filo conduttore della serata è un viaggio attraverso la storia dell‘Opera. Partiamo da Monteverdi e arriviamo al verismo attraverso tappe significative dell‘evoluzione operistica in Austria, Germania, Italia, Francia e Russia. È un programma molto variegato e bello da ascoltare, ma sicuramente impegnativo sia per i cantanti che per l‘orchestra con tutti questi stili diversi da interpretare. 

Lei ha cominciato da piccolissima: quando si è resa consapevolmente conto di voler trasformare la passione in un mestiere?
Bella domanda! Avevo 3 anni quando comunicai ai miei genitori che sarei diventata una direttrice d‘orchestra - nella mia testa non si trattava di un desiderio, ma di un fatto certo. In realtà ho fatto tanti mestieri musicali (pianista solista, musica da camera, maestro suggeritore, maestro collaboratore al pianoforte, assistente al direttore) fino ad arrivarci davvero. È dal 2015 che dirigere è diventato il mio lavoro a tempo pieno e mi ritengo ogni giorno molto fortunata. 


C'è qualcuno in particolare che l'ha incoraggiata e di cui tiene tuttora presente un consiglio?
C’è un episodio con il Maestro Rolf Reuter, un direttore tedesco (poi purtroppo venuto a mancare). Nel 2006, durante una lezione di direzione, mi prese in disparte incitandomi a continuare senza esitazioni nel percorso appena intrapreso anche se mi fossi trovata, di tanto in tanto, a remare controvento. Aggiunse che avevo molto talento: non so se avesse ragione, ma traggo ancora oggi tanta energia dalle sue parole.


A cosa pensa poco prima di cominciare a dirigere un'opera o un concerto?
A quanto sono felice di essere lì! Agli scambi bellissimi che avverranno con l'orchestra e con i solisti e alla musica che stiamo per regalare al pubblico. Per fortuna non soffro di ansia da palcoscenico. 

Durante la direzione, quali preoccupazioni o pensieri la bacchetta porta con sé?
La direzione d‘orchestra funziona sia per anticipazione che per reazione immediata agli imprevisti: il cervello è sempre un paio di battute avanti ma le orecchie ascoltano nel presente. Cerco di essere più chiara possibile con il gesto e penso a come fare per essere d‘aiuto a tutti quelli che stanno effettivamente producendo la musica mentre io, come direttrice d‘orchestra, sono l'unica che a fine serata non avrà emesso neanche un suono… 

Negli anni com'è cambiato a suo avviso la ricezione della musica e dell'opera da parte del pubblico?
Nei teatri in cui mi capita di lavorare vedo un pubblico eterogeneo e giovane, che magari non sa sempre bene quando è il momento di applaudire (e va bene anche così, impareranno) ma che si appassiona al racconto, alla musica ed esprime tanta gratitudine a fine spettacolo, anche sui social! Io cerco sempre di comunicare che non servono prerequisiti per godersi una serata a teatro: basta aprire gli occhi, le orecchie e soprattutto il cuore. 


Prossimi progetti?
Il mio progetto più vicino sono…le vacanze! Non me ne sono concessa dallo scorso luglio e sono felicissima di vederle avvicinarsi. Poi sarò per la terza volta ad Oslo con l'Orchestra della Radiotelevisione Norvegese: il programma comprende la prima esecuzione di un Oratorio per coro femminile e orchestra su frammenti tratti dal „Diario di Anna Frank“ e la Quinta Sinfonia di Mendelssohn. Subito dopo andrò al Royal Theatre di Copenhagen per lavorare con i giovani dell‘Accademia Operistica, poi a Malmö, a Graz e mi fermo qui, altrimenti cancello la vacanza e mi metto a studiare! Giovanni Zambito.

Fonte foto: danielamusca.com

Fattitaliani

#buttons=(Accetta) #days=(20)

"Questo sito utilizza cookie di Google per erogare i propri servizi e per analizzare il traffico. Il tuo indirizzo IP e il tuo agente utente sono condivisi con Google, unitamente alle metriche sulle prestazioni e sulla sicurezza, per garantire la qualità del servizio, generare statistiche di utilizzo e rilevare e contrastare eventuali abusi." Per saperne di più
Accept !
To Top